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Il Betta splendens è considerato da molti il pesce combattente per eccellenza.
Nell’acquario si distingue per i suo colori metallici e vivaci, ama “pavoneggiarsi”, sottomettere e proteggere il suo harem. Conosciamolo meglio…


Eccolo qua:

Maschio di Betta splendens
Maschio di Betta splendens (Pubblico Dominio)

Scoperto nel 1910 da Charles Tate Regan, appartiene alla famiglia degli Osphronemidae (anabantidi è il sottordine anche se spesso vengono confusi).
I pesci di questa famiglia sono in grado di respirare ossigeno direttamente dall’aria, attraverso un organo chiamato “labirinto”; ma questo lo vedremo più avanti…

Originario del Sud-Est asiatico, nel bacino idrografico del fiume Chao Phraya (Thailandia) , abita acque stagnanti, risaie, canali, specchi lacustri e aree fluviali con deboli correnti, sopportando acque poco ossigenate.
Eccezionalmente è stato trovato anche in acque salmastre, ma non è accertato che ci possa sopravvivere.

Il Betta splendens ha un corpo robusto; il maschio è più schiacciato ai lati, a differenza della femmina che si presenta più tozza.
Il dimorfismo sessuale si manifesta soprattutto tramite il pinnaggio, più sviluppato nel maschio rispetto alla femmina.

Betta splendens femmina
Betta splendens femmina

Il labirinto

La bocca del Betta, come per tutte le specie che occupano la parte superficiale dell’acqua, è situata in posizione superiore per favorire l’alimentazione e la respirazione, che come abbiamo specificato prima, avviene anche tramite il labirinto.

Organo del Labirinto nel Betta splendens

Vediamo come quest’organo permette al Betta di respirare dall’atmosfera.
Tramite una membrana, posta sul retro del labirinto e irrorata di sangue dalla vena branchiale, l’ossigeno viene distribuito a tutti gli organi tramite il flusso sanguigno.
Il prodotto di “scarto” è una bolla aria contenente CO2.
Questo processo di “inspirazione ed espirazione” avviene ad intervalli regolari che oscillano tra i 2 – 3 minuti.

Varietà

Come dicevamo nell’introduzione, il Betta splendens, si distingue per la sua “regale” livrea.
possiede tre pinne singole (cioè quelle situate al centro della sezione mediana del corpo, denominate: dorsale, caudale ed anale) e due doppie (due ventrali e due pettorali) che sfoggiano colori meravigliosi e metallici.

Nel corso degli anni, grazie a vari incroci e selezioni, gli allevatori hanno dato vita a esemplari meravigliosi, con sfumature e forme di pinna perfette, tanto da portare all’istituzione di concorsi dedicati, con associazioni che gestiscono tali eventi.

Tra queste, le due varietà più rappresentative sono:

Il Betta splendens “Half Moon”…

Betta splendens "Half Moon"
Betta splendens “Half Moon”

…e il Betta splendens“Crowtail”

Betta splendens "Crowtail"
Betta splendens “Crowtail”

Valori dell’acqua

In acquariofilia, l’allevamento del Betta splendens risulta essere poco complesso, se si seguono semplici ma essenziali regole.
In natura vive prevalentemente in acque stagnanti, che come ha ben sottolineato l’amico Rox, per noi “basterebbe solo passarci sopra con un elicottero, per prendere il colera“.

Tuttavia, le continue selezioni ed ibridazioni di questo pesce hanno indebolito il suo sistema immunitario.
Infatti, pur restando un pesce piuttosto resistente, ha comunque delle necessità minime da rispettare.
Nello specifico:

  • NO3: <20 
  • pH: 6,0 – 8 (consigliati: 6.8 -7.5) 
  • GH: 8 – 10 
  • KH: 6 – 8 
  • Temperatura: 25-26°C 

Aggiornamento di Dandano

Proprio a causa delle continue selezioni effettuate su questo pesce credo sia necessaria qualche precisazione riguardo i valori del pH e, di conseguenza, delle durezze.
Negli habitat naturali del Betta, infatti, il range di pH indicato non è affatto inusuale: può infatti variare molto a seconda della stagionalità e delle precipitazioni. Purtroppo, però, i Betta che ci ritroviamo in vasca oggi hanno ormai ben poco in comune con le popolazioni wild; di conseguenza hanno esigenze leggermente diverse. In particolare, con selezioni caratterizzate da pinne lunghe e delicate come ad esempio Halfmoon ma soprattutto Rosetail e Feathertail (vedi articolo) si consiglia di mantenere in vasca un pH sotto la neutralità, utile a evitare eventuali problematiche comuni come la corrosione delle pinne. Un pH leggermente acido risulta comunque adatto a qualsiasi selezione di Betta.


L’acquario

L’acquario deve essere rigorosamente chiuso per mantenere la giusta temperatura e umidità, visto la necessità, già citata, di respirare dall’atmosfera.
Gli sbalzi di temperatura, causati da una vasca aperta, porterebbero ad un’infiammazione del labirinto, che nei casi più estremi potrebbe portare alla morte dell’esemplare.

Al contrario di come mostrano certi negozianti, il Betta splendens non va allevato dentro un bicchiere o piccole bocce.
Ama acquari molto piantumati e spaziosi (consiglio un minimo di 30 litri, per 1 solo esemplare), dove poter nuotare liberamente.
Non deve esserci corrente superficiale, per favorire la respirazione e la riproduzione.

Riproduzione del Betta splendens

Molti appassionati raggiungono l’apice della loro passione acquariofila con la riproduzione del Betta.
E’ infatti un momento meraviglioso della vita di questo esemplare, si tratta di una danza amorosa che raggiunge l’apice con la deposizione delle uova.
Questa fase può essere stimolata negli esemplari innalzando la temperatura attorno i 29°C.

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Il maschio, stuzzicato dalla presenza della femmina in vasca, crea un nido di bolle a pelo d’acqua.
In seguito, invita la femmina ad avvicinarsi, quindi inizia il corteggiamento.
Accettato il maschio, inizia la vera danza (detta “abbraccio”) tra i due esemplari, che termina con la deposizione e fecondazione delle uova, che cadono su fondo.

Betta splendens - fasi di accoppiamento
Betta splendens – fasi di accoppiamento (Licenza Creative Commons)

A questo punto il maschio le raccoglie e le inserisce nel nido, pronte per la schiusa. In questa fase e consigliabile separare la coppia, lasciando il solo maschio in vasca.
Questo periodo può oscillare tra le 36 e 48 ore (addirittura 24h se la temperatura è costante a 29°C); le cure parentali sono completamente affidate al maschio, che sposta le uova da una bolla all’altra, mangia quelle non fecondate e ripristina il nido quando necessario.

Una volta schiuse le uova, i piccoli avannotti rimarranno appesi al nido in posizione verticale (fase del nuoto verticale) anche in questa fase il padre si occuperà di loro, recuperando con la bocca quelli che cadono dal nido perché incapaci di nuotare per poi risputarli nelle bolle.

Avannotti di Betta splendens appena nati, sotto il nido di bolle
Avannotti appena nati, sotto il nido di bolle (lic. Creative Commons)

Dopo qualche giorno (2 – 4 giorni) i piccoli passeranno al nuoto orizzontale, divenendo così autonomi, perché hanno riassorbito tutto il sacco vitellino ed hanno imparato a nuotare.
Da questo momento in poi, il padre smette di prendersi cura di loro ed anzi, comincia a predarli.
È quindi il momento di togliere anche il padre.

Per i primi 4-5 giorni i piccoli saranno nutriti con anguillole dell’aceto, per poi passare ai naupli di artemia salina appena schiusi, fino alle sei settimane di vita.

Guida all’acquisto

Come dicevamo, spesso troviamo i Betta splendens riposti in piccole bocce di vetro.
Anche se per noi acquariofili la cosa è molto fastidiosa, non giudichiamo il negoziante in base a dove tiene i Betta splendens, ma a come li tiene.
Evitate, infatti, di comprare da negozianti che tengono i Betta splendens in contenitori con acqua vecchia, magari ingiallita e stagnante, deve essere invece evidente un frequente cambio d’acqua.

Fatto questo scegliete l’esemplare che più vi piace, ma fate attenzione che non presenti:

  • pinne danneggiate
  • scaglie mancanti
  • ferite di qualsiasi genere sul corpo
  • puntini bianchi o rossi
  • scaglie sollevate

Molti chiedono di poter dare del cibo al pesce.
Questo non per capire se ha appetito (per istinto, anche se malati, cercano di nutrirsi) ma per notare i movimenti dell’esemplare, se sono fluidi.

Fatto ciò vi consiglio di portare con voi uno “specchietto” o anche un CD lucido. Avvicinatelo al Betta splendens e osservate la Parata.
In questa fase, un Betta in salute, crede di trovarsi di fronte un maschio rivale; si gonfia, estroflette le membrane branchiali e struscia vistosamente contro il vetro.

Betta splendens in Parata
Betta splendens in Parata

Se non si comporta così, oppure lo fa con fatica, vuol dire che non sta bene.
In tal caso, sarebbe preferibile evitare l’acquisto.


Aggiornamento del 02/04/19: l’acquariofilia è una passione in continua evoluzione e, di conseguenza, lo sono anche i nostri articoli.
Soprattutto perché, con il passare del tempo e le selezioni sempre più spinte, anche le esigenze e i comportamenti di questi splendidi pesci sono un po’ cambiati.
Per questo motivo vi invitiamo ad integrare queste informazioni con quelle che potete leggere nel più recente articolo: Betta: tra realtà e leggenda.


Vi aspettiamo sul nostro forum Acquariofilia Facile per vedere le foto e gli allestimenti dei vostri Betta.

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