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pH, GH, KH, CO2, kelvin,… sono alcuni dei termini scientifici utilizzati in acquariofilia. Non abbiate paura, in questo articolo ve li spieghiamo, come ci piace fare, in maniera semplice e chiara.


La gestione di un acquario non è mai stata riservata a scienziati e ricercatori.
Ci appoggiamo ai loro studi, questo sì, ma la stragrande maggioranza degli acquariofili non ha né lauree in Biologia, né diplomi da Perito Chimico.

Tuttavia, dalla fine degli anni ’90, cioè da quando esistono i forum di acquariofilia, termini come “pH“, “CO2“, “Pterophyllum” o “kelvin“, vengono messi per iscritto, e la mancanza di cultura scientifica si fa sentire un po’ di più.

Noi Italiani, è risaputo, siamo un popolo di artisti e poeti. La Scienza è sempre stata un punto debole.
La nostra Scuola ci prepara molto bene sulle opere di Petrarca e Foscolo, ma pochissimo su quelle di Mendeleev e di Gay-Lussac (…e chi diavolo sono?…).

Questo ci penalizza parecchio quando si parla di certi argomenti, anche a livello di chiacchierata, perché ci espone a solenni figuracce proprio sulla scrittura dei termini scientifici.

Cerco di spiegarlo con un esempio.
Immaginiamo che qualcuno scriva: “Damte aligieri scrise la diwina comedia

Una simile montagna di errori ci fa pensare ad un bambino di 6 anni, magari ci strappa un sorriso, o peggio, una fragorosa risata.
E’ esattamente quello che penserebbero un tedesco o un giapponese, se leggessero discussioni scientifiche sui forum italiani, tra cui quelli di acquariofilia:

Se aumenti la co2, ti si abbassa il Ph. Le tue cabombe assorbiranno meglio gli No3, anche grazie ai tuoi 70 Watts di luce.

Messaggi come questo si leggono ogni giorno, purtroppo, dando una sensazione molto simile a quella frase su Dante.

Eppure, se certi termini si scrivono in un certo modo, c’è sempre un motivo.
Non è che “pH” si scriva con la “p” minuscola per il vezzo di qualche scienziato capriccioso.
Ogni simbolo ha un preciso significato ed una sua motivazione.

Chi volesse capirne di più, non solo sulla scrittura corretta, ma anche sul perché di certe convenzioni, non deve fare altro che dedicare qualche minuto, saltuariamente, a leggere i vari capitoli di questo articolo.

Ho sottolineato la parola “saltuariamente”, perché gli argomenti sono tanti, ricchi di aneddoti e curiosità, sono illustrati e… l’articolo è davvero molto lungo.
L’indice, che vedete qui sotto, vi permetterà di leggerne un capitolo per volta.

Per chi volesse commentare, precisare, arricchire un argomento o fare domande, vi ricordo che la registrazione al forum è libera, gratuita e veloce.

Tutte le immagini sono sotto licenza Creative Commons, se non diversamente specificato.
Approfitto per ringraziare gli autori che le hanno rilasciate.

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