ho deciso di sfruttare la combinazione di tre fattori: esigenza, desiderio, regalo del vetro, per dare vita al mio nuovo acquario.
Per non smettere di sognare, altri ornamenti seguiranno gradualmente, secondo esigenze della fauna, attuale e futura, anche se in fatto di allestimenti non ho troppe pretese.
Descrizione:
Vasca artigianale (realizzata su misura) volume lordo cm 200 x 52 x 60h sez. 15 mm vetro extra chiaro, forma geometrica: pentagono irregolare, capacità netta 460 litri c.a.
Doppio fondo in gres porcellanato, inerte, rettificato, sp 20 mm, con lastre giuntate (niente vetro) supporto in ferro con spallamento reggispinta perimetrale, rivestimento in legno massello (paduk, non ancora finito).
In ordine di realizzazione:
l’alloggiamento della vasca è stato realizzato con profili angolari di ferro a L mm 50x50, dov’è stato annegato il primo strato della base in gres porcellanato, sigillato in ogni giunta e con il metallo a L. Su questo primo strato si posano le pareti in vetro che formano la vasca.
All’interno della vasca è stata realizzata la seconda posa di gres porcellanato, sigillata a corpo unico con la base sottostante. Quest’ultima posa è in aderenza con tutte le pareti di vetro, con circa 1,5 mm di gioco, quale spazio per il sigillante e per le dilatazioni.
In buona sostanza, ogni parete di vetro si trova incastrata, nel punto di appoggio, tra il profilo verticale del ferro a L ed il secondo strato della base della vasca.
Lo scopo di questa tecnica è quello di contenere meglio la spinta generata dalla pressione dell’acqua, dove eventuali movimenti anche di una sola parete saranno contrastati dalla propria spalletta di ferro, dalla seconda base e dalla parete opposta.
Rinforzi angolari e tirante, quest’ultimo per ulteriore sicurezza, visto che anche la parete posteriore è composta da due lastre di vetro (a caval donato non si guarda in bocca); costruzione del filtro interno;
isolamento termico delle pareti non a vista con pannelli poliuretanici cm 3;
chiuso con vetri a specchio, isolati come sopra;
peso totale kg 620/640 c.a

05.12.2016 sostituisce quello precedente da 300l con:
recupero parziale dell’acqua;.
recupero totale del materiale filtrante (filtro interno già avviato), potenziato nel tempo, mai sostituito;
recupero degli ornamenti.
Sistema di filtraggio:
filtro interno (artigianale a 3 stadi) 1^ pompa da 2300 l/h, 2^ pompa 600 l/h entrambe con massima apertura. Per quanto riguarda la 1^ pompa (nel 1° stadio) è in fase sperimentale la durata giornaliera del suo utilizzo, probabilmente funzionerà a cicli di 15’ ogni 30’ di sosta, oppure ad intervalli, solo durante le ore diurne, secondo esigenza, mentre la seconda (nel 3° stadio) è in funzione normalmente h24.
L’elevata portata della 1^ pompa, oltre al comunissimo filtraggio, mira alla formazione di correnti sul fondale, finalizzate alla costante pulizia che, come da video, per il momento sembra funzionare.
Nonostante la preziosa azione denitrificante della sabbia, il fondale contiene solo pochi sassi a scopo decorativo.
Il fondale è perfettamente liscio e la denitrificazione è affidata unicamente al sistema di filtraggio (2° stadio) contenente cannolicchi, ghiaia vulcanica e ghiaia di terracotta entrambe di granulometria variabile da mm 6/8 a 15.
Sistema di illuminazione:
strip 160 LED (3 metri), inserito all’interno di un tubo neon per ulteriore isolamento, potenza 15 watt luce bianca 6000 k° con futuro inserimento, nello stesso tubo neon, di luce azzurra/blu 5 watt riflessa dagli specchi, ossia , luce proiettata verso l’alto (solo quella blu) utilizzabile anche come luce notturna.
Altri accessori
termoriscaldatore 300w, aeratore, al momento spento con tubo preforato nascosto (nessuna porosa);
vaschetta per avannotti o larve (l’asilo nido);
divisore in vetro per isolamento della coppia (v.si fauna) eventualmente sostituibile con altro materiale non trasparente.
Allestimento:
questo allestimento non si ispira a particolari habitat, ma tiene conto delle esigenze faunistiche, attuali e future, e della praticità delle manutenzioni, mirando anche al massimo utilizzo di acqua in rapporto al volume disponibile:
assenza totale di sabbia;
assenza totale di flora;
fondale liscio quasi a specchio;
tronco/radice di melo (produzione propria);
radice di albicocco, idem;
Roccia vulcanica modellata a mano, un pezzo di Sardegna (l’alcova);

sassetti in marmo (biancone di Carrara);
piccola costruzione di sassi (il forte apache);
pianta sintetica;
brocca di terracotta (la sala parti).
Manutenzione:
cambi d’acqua (s.c.) marzo e settembre, 1/3 dell’altezza o poco più;
interventi di pulizia all’occorrenza, il meno possibile (voja de lavorà saltam’addosso), secondo pregresse abitudini.
Frequenti pulizie solo del 1° stadio del filtro.
Ovviamente, nessuna sifonatura (che brutta parola!).

I cambi dell’acqua (quella del Sindaco non decantata) solitamente avvengono in 30/40’ di graduale adattamento e la temperatura è testata a mano durante il riempimento del secchio.
L’acqua viene versata subito dopo in vasca molto lentamente su tutta la superficie ad intervalli decrescenti riferiti al tempo, tra un secchio e l’altro.
Fauna:
quella già esistente nella vecchia vasca, con future aggiunte e varianti.
Vi presento la manichetta di balordi che allevo:

n.1 Astronotus (Nerone) “l’imperatore”, imponente bestiola apparentemente docile e mansueta, gli manca solo la parola. Già implicato in alcune vicende di pescicidio durante la sua adolescenza, si scatena in prossimità dell’ora dei pasti, con largo anticipo, generando un particolare moto ondoso; n. 1 Citrinellus (Jhon Lemmon), “il trombettiere” (un nome, una garanzia), né docile né mansueto, ma pluri-pregiudicato per numerosi delitti contro la fauna e contro il patrimonio dello scrivente. Ha conseguito due lauree (architettura sommersa ed ingegneria edile) e non tollera nessun genere di intrusione, essendo particolarmente geloso del territorio, neppure le pulizie; n. 1 Parrot (Loretta) “Lambretta formosetta” dolce e sensuale, da circa un anno è unita in matrimonio con Jhon. “50 sfumature di grigio”, le tonalità prevalenti della prole fino al 5/6 mese di vita. Anch’essa tendenzialmente guerriera e territoriale, estremamente coraggiosa nel difendere la prole; n. 9 piccole tigri acquatiche di specie note per gli esemplari già evoluti (Labiatus, Red Devil, Citrinellum, Parrot, o almeno così sembrerebbe) ed altre in corso di definizione, per ciò che potrebbe risultare per le specie con mutamento itinere (una difficile equazione genetica con un numero imprecisato di incognite). Il tutto di provenienza genitoriale Amphilopus/Parrot, ossia, Jhon e Loretta, quale frutto del loro grande, grande, grande amore; n. 1 Ancistrus Dolichopterus, “il cornuto”, talvolta sembrerebbe sentirgli dire: “le mie corna son di oro!”. Molto, molto solitario e tenebroso, caratterialmente indisponente, a volte si da alla macchia con latitanza di mesi e mesi e non ama farsi immortalare.
Concedetemi un piccolo OT di collegamento:
ulteriori 100 esemplari di piccole tigri di varie nidiate sono disponibili nel condominio “manicomio” (una vasca da 100 litri divisa in tre vani) che allo stato, numericamente parlando, boccheggia e straripa di bastardini che aspirano a trasferirsi in villa. Una colonia di fratellini alimentati alcuni due altri tre volte al giorno, senza diete, onde evitare fenomeni di cannibalismo. Praticamente insaziabili, quando metto le mani dentro la vasca assaggiano anche me.
Sicuramente alcuni di essi otterranno il trasferimento (previo benestare del Ministero della genetica), anche se la burocrazia in Italia viaggia come una lumaca d’acqua dolce , altri saranno donati per scopi socio-umanitari a chiunque dovesse farsi avanti ed altri, aimè, barattati col negoziante per un Flower Horn, quale sorvegliato speciale da assoggettare a regime del 41 bis (carcere duro), nel nuovo acquario. Lo scopo sarebbe quello di farlo innamorare di una giovane lambrettina o limoncina, dalla cui specie ha origini il temerario unicorno (Citrinellus).
Scherzi a parte, la vasca è predisposta per ulteriori divisioni, pratiche ed immediate.
Alimentazione:
In questa vasca gli esemplari adulti solo una volta al giorno, senza dieta, (parola inesistente nel loro vocabolario) mentre le new entry due volte, anch’esse senza diete.
Prevalentemente mangimi completi, specifici per ciclidi, con validi supporti di gamberetti e piccoli pesci esiccati, oppure (quando cenano con me), pesce fresco di vario genere, solo se bollito o crudo, anche per quelli che hanno superato un mese di vita dentro la vaschetta.
Cuore di bue quando disponibile.
Per i più piccoli, mangimi specifici per avannotti e larve, le solite cose.
Periodicamente, per i più grandi e per chi gradisce, verdure bollite (zucchine, carote, cavolfiore), giusto per incrementare la produzione di fertilizzante.
Flora:
Purtroppo le piante per il mio acquario non vengono più allevate.
Fertilizzazione:
Vendesi concime acquatico di ottima qualità.
Somministrazione della CO2:
Elementi di chimica sperimentale…

Valori dell'acqua:

la temperatura dell’acqua nel periodo invernale è stabile a 25/26° C, nel periodo estivo secondo natura.
Il pH dopo 6 mesi tende a scendere anche sotto il valore 6, o molto vicino a 5, ma nessuno degli abitanti sembra patire per questo (uova, larve, avannotti compresi).
NO2-, NO3-,rispettivamente 0, saltuariamente piccole/medio piccole concentrazioni di nitrati e/o di ammoniaca.
Gli altri valori non li controllo mai, anzi, per un lunghissimo periodo (parecchi anni) non ho mai controllato nemmeno quelli appena citati.
Gli unici decessi venivano causati dall’associazione a delinquere di cui sopra, prima della divisione della vasca.
Ho ripreso i controlli dopo alcuni mesi dalle prime nidiate (maggio 2016), soprattutto per la vasca piccola, con sovrappopolamento alle stelle.

Note:
Test, valutazioni e abitudini di manutenzione sono basati sulla gestione e sulla conduzione della vecchia vasca.
Purtroppo la nuova vasca sfrutta già il massimo dello spazio disponibile.
Il mio sogno nel cassetto è ancora quello di poter realizzare per me un acquario ad angolo a forma di L (su due pareti), praticamente due rettangoli comunicanti disposti a squadra, ciascuno lungo 3 m, per un totale di circa 2000 litri….
ho perso la chiave del cassetto.

