
Naturale tra virgolette, perchè ovviamente è un termine improprio, al quale associamo un altro significato.
Un po' come questo L'acquario naturale!
Cioè una vasca gestita cercando di dar il massimo per l'allevamento dei coralli e di tanti altri animali della barriera, mettendo in secondo piano l'estetica, il design e l'aquascaping. Perchè dico questo? Facciamo subito un esempio, che rende tutto facile e comprensibile
Tizio entra in un negozio super fornito di coralli,
tizio : << che bella quell'acropora rossa con sfumature gialle, quanto costa>>?
negoziante : <<si è molto bella, è un' acropora australiana super rara, costa x€>>
tizio: <<d'accordo, me la dia>>
Vi starete chiedendo.. cosa c'è di sbagliato in questa situazione?
In poche parole...? Tutto.
Se c'è qualcosa che non abbiamo ancora capito nella moderna acquariofilia di barriera è che l'obiettivo principale dovrebbe esser quello di allevare e mantener in salute i coralli, non quelli di creare vasche per il solo gusto di avere mille colori e un'acropora australiana rarissima.
Cosa s'intende per allevare e mantener in salute ?
S'intende creare in 5 vetri un ecosistema tanto simile a quello che vi è in natura, dove i coralli non sopravvivono, ma vivono. Questo, sapete cosa comporta? Comporta tantissimo studio.
Facciamo un altro esempio, di come dovrebbe essere il dialogo tra un appassionato acquirente e un negoziante (un negoziante molto preparato però

caio : <<che bello quel corallo, cos'è?>>
negoziante : << è un corallo del genere Acropora, specie Acropora cervicornis
tizio : << d'accordo, mi informerò sulla specie in questione e forse, ripasserò>>
Caio, tornato a casa, cerca delle informazioni su questo corallo. Scopre che è un corallo caraibico (non solo in realtà ) con una crescita ramificata, che può raggiungere persino i due metri d'altezza, che vive in profondità comprese tra i 5-30 metri, che ogni ramo può crescere di 20 cm l'anno, che spesso è vittima di una particolare malattia che attacca proprio questa specie.
Fatte queste considerazioni, si giunge al momento di capire se l'animale è idoneo o meno alla vasca nella quale sarà destinato.
già, nella moderna acquariofilia di barriera non esistono vasche tematiche, esistono solo fritti misti.. Insomma, in analogia con il dolce, sarebbero acquari STRAPIENI di discus, scalare, guppy, betta, pangio e chi più ne ha ne metta

Quando tizio tornerà a casa con il proprio corallo, se è fortunato filerà tutto liscio, se è sfortunato (alta probabilità) il corallo solitamente si ammala fino alla morte (la maggior parte delle discussioni presenti in rete riguardanti i coralli sono domane sul perchè il proprio corallo sta male).
Perchè accade questo ?
Perchè non sono state rispettate le condizioni di vita di quella particolare specie.
Ho assistito in, vari negozi, a decine e decine di queste scene, vedendo persino della gente comprare una Tubastraea coccinea solo perchè (in effetti è vero) è di un colore giallo a dir poco brillante e spettacolare. Vi invito però, a cercare su wikipedia questo animale e chiedo a voi se è possibile allevarlo in acquario frittomisto con facilità

Per far un esempio ancor più concreto, immaginiamo che un tizio acquisti due coralli, un'acropora che in natura vive nella cresta del reef , a 1-2 metri di profondità, il secondo corallo sarà invece una caulastrea furcata.
Il primo corallo, l'Acropora, è un animale che vive in condizioni particolari, dove riceve tantissima luce (a causa della bassa profondità), tantissimo movimento (immaginate le onde che sbattono sulla cresta a quelle profondità esigue) .
Il secondo è un corallo che lo si trova fino a 30 metri di profondità, che vive in zone prettamente sabbiose e addirittura in piccole lagune. Dove il movimento che riceve non è paragonabile a quel che riceverà l'acropora quasi in superficie (che addirittura rimane all'asciutto nelle basse maree).
Tornati a casa, mettiamo questi due coralli in una vasca che, per quanto grande sia, sarà alta non oltre 70 cm (ma stiamo proprio esagerando).
La vasca è chiaramente super illuminata, super accessoriata, schiumatoio così grosso che avvicinandocisi c'è il rischio di esser risucchiati e perchè no, gestita anche con metodo a riproduzione batterica.
Quel che accadrà è che uno dei due coralli (la caulastrea in questo caso) sarà destinato a soccombere, o comunque, vivere molto male. Disturbato dall'eccessiva luce che riceve, movimento intenso generato dalle pompe (che tanto gradiscono le acropora )ecc..
Allora, cosa intendo con il termine naturale?
Per me significa allevare i coralli con consapevolezza, rinunciando all'inserimento in vasca a migliaia di specie diverse solo perchè saprei che quella particolare specie non è adatta alla mia vasca.
Un acquario naturale, per come lo intendo io, è un acquario che non deve esser super tecnico, tutt'altro. La tecnica deve essere il minimo indispensabile, quanto basta. Niente schiumatoi, pompe, luci sovradimensionati.
Ma al contrario, una vasca magari gestita con DSB, possibilmente con un refugium oppure con una buona quantità di macroalghe all'interno della vasca.
Pochissimi pesci, in particolar modo quelli che non predano il benthos, e tanti coralli scelti con cura e attenzione.
Sapete secondo me quale dovrebbe esser lo strumento tecnico più costoso e sovradimensionato

Un libro sulla tassonomia dei coralli, magari correlato di foto, con informazioni sul luogo d'origine del corallo, abitudini alimentari ecc ecc
Appena possibile, aggiornerò il topic , continuando la discussione.
Aggiungerò alcune foto degli animali della mia vasca e di come quest'ultima sia gestita.