Attivatore batterico o acqua e lana di Perlon per nuovo impianto

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LukeLL
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Attivatore batterico o acqua e lana di Perlon per nuovo impianto

Messaggio di LukeLL » 06/04/2017, 15:24

A questo punto chiedo lumi sui cosiddetti "biocondizionatori", ovvero le famigerate colture batteriche che in commercio si danno per "velocizzare" la maturazione. (tipo bio Nitrivec)
SE ho capito bene il problema dei medesimi sarebbe che in realtà producono un eccesso di nitritificatori e nitratificatori autotrofi a scapito degli eterotrofi, che non si sviluppano e quindi non si raggiunge l'equilibrio necessario a "stabilizzare" la vasca tra i vari "ceppi", ergo la "maturazione" è solo temporanea e instabile con possibile "carenza" degli autotrofi oppure ho detto un sacco di corbellerie? :-? b-(

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Pizza
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Messaggio di Pizza » 06/04/2017, 15:34

LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:24
A questo punto chiedo lumi sui cosiddetti "biocondizionatori", ovvero le famigerate colture batteriche che in commercio si danno per "velocizzare" la maturazione. (tipo bio Nitrivec)
Sono starter batterici. I biocondizionatori sono sostanze per rendere l'acqua del rubinetto subito utilizzabile (rimuovono cloro e metalli pesanti).
Ma se si può molto meglio lasciare l'acqua in un secchio per 24h per fare andare via il cloro e basta ;)
LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:24
A questo punto chiedo lumi sui cosiddetti "biocondizionatori", ovvero le famigerate colture batteriche che in commercio si danno per "velocizzare" la maturazione. (tipo bio Nitrivec)
SE ho capito bene il problema dei medesimi sarebbe che in realtà producono un eccesso di nitritificatori e nitratificatori autotrofi a scapito degli eterotrofi, che non si sviluppano e quindi non si raggiunge l'equilibrio necessario a "stabilizzare" la vasca tra i vari "ceppi", ergo la "maturazione" è solo temporanea e instabile con possibile "carenza" degli autotrofi oppure ho detto un sacco di corbellerie?
No
Intanto, visto il tuo profilo, non devi aggiungere nulla che la maturazione è bella che partita con picco pieno dei nitriti :-bd
Comunque per l'uso di starter batterici le opinioni non sono unanimi:
-alcuni li ritengono inutili, soldi sprecati, tanto si insedierebbero ugualmente
-altri dannosi perché "danno dipendenza"
- altri ancora (es. io) distinguono dal tipo di attivatore e da come lo si usa:
*) Con enzimi lo trovo dannoso, non risolve il problema e dà dipendenza dal dover continuamente inserire prodotto
*) Batteri concentrati, credo possano essere un buon inoculo senza poi dare seguito alla prosecuzione di dosaggio pubblicizzata nella scatola

Ti ho risposto?

Corbellerie? In Sardegna ci vivi ma sei Toscano. Confessa :D
Questi utenti hanno ringraziato Pizza per il messaggio:
LukeLL (06/04/2017, 15:43)

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Messaggio di LukeLL » 06/04/2017, 15:42

Pizza ha scritto:
06/04/2017, 15:34
LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:24
A questo punto chiedo lumi sui cosiddetti "biocondizionatori", ovvero le famigerate colture batteriche che in commercio si danno per "velocizzare" la maturazione. (tipo bio Nitrivec)
Sono starter batterici. I biocondizionatori sono sostanze per rendere l'acqua del rubinetto subito utilizzabile (rimuovono cloro e metalli pesanti).
Ma se si può molto meglio lasciare l'acqua in un secchio per 24h per fare andare via il cloro e basta ;)
LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:24
A questo punto chiedo lumi sui cosiddetti "biocondizionatori", ovvero le famigerate colture batteriche che in commercio si danno per "velocizzare" la maturazione. (tipo bio Nitrivec)
SE ho capito bene il problema dei medesimi sarebbe che in realtà producono un eccesso di nitritificatori e nitratificatori autotrofi a scapito degli eterotrofi, che non si sviluppano e quindi non si raggiunge l'equilibrio necessario a "stabilizzare" la vasca tra i vari "ceppi", ergo la "maturazione" è solo temporanea e instabile con possibile "carenza" degli autotrofi oppure ho detto un sacco di corbellerie?
No
Intanto, visto il tuo profilo, non devi aggiungere nulla che la maturazione è bella che partita con picco pieno dei nitriti :-bd
Comunque per l'uso di starter batterici le opinioni non sono unanimi:
-alcuni li ritengono inutili, soldi sprecati, tanto si insedierebbero ugualmente
-altri dannosi perché "danno dipendenza"
- altri ancora (es. io) distinguono dal tipo di attivatore e da come lo si usa:
*) Con enzimi lo trovo dannoso, non risolve il problema e dà dipendenza dal dover continuamente inserire prodotto
*) Batteri concentrati, credo possano essere un buon inoculo senza poi dare seguito alla prosecuzione di dosaggio pubblicizzata nella scatola

Ti ho risposto?

Corbellerie? In Sardegna ci vivi ma sei Toscano. Confessa :D
No non sono toscano, sono sardo al 100% poi so che "corbellerie" si usa molto in Toscana, ma c'è anche sul dizionario italiano :D

Grazie per la perfetta spiegazione.

Dove puo' capire una persona se trattasi di batteri o enzimi? Dalla scheda, da altro?

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Messaggio di Pizza » 06/04/2017, 15:51

LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:42
Dove puo' capire una persona se trattasi di batteri o enzimi? Dalla scheda, da altro?
Lo trovi sulla scatola hai tre possibilità con descrizioni che suoneranno tipo:
- prodotto a base di batteri concentrati ....... (per me, ok!)
- prodotto a base di batteri ed enzimi concentrati ......... (per me, accontentiamoci)
- prodotto a base di enzimi ...... (per me, non serve a un belino. Definizione scientifica genovese).

Quello che non userai lo potrai conservare per emergenze ......

Me lo chiedi perché hai attivato con quelli?

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Messaggio di LukeLL » 06/04/2017, 15:53

Pizza ha scritto:
06/04/2017, 15:51
LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:42
Dove puo' capire una persona se trattasi di batteri o enzimi? Dalla scheda, da altro?
Lo trovi sulla scatola hai tre possibilità con descrizioni che suoneranno tipo:
- prodotto a base di batteri concentrati ....... (per me, ok!)
- prodotto a base di batteri ed enzimi concentrati ......... (per me, accontentiamoci)
- prodotto a base di enzimi ...... (per me, non serve a un belino. Definizione scientifica genovese).

Quello che non userai lo potrai conservare per emergenze ......

Me lo chiedi perché hai attivato con quelli?
No te lo ho chiesto perchè volevo capire con precisione perchè qui spesso se ne sconsiglia l'uso perchè "ritardano" la maturazione e da altre parti dicono l'opposto, tutto qui :D

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Messaggio di Pizza » 06/04/2017, 15:58

LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:53
No te lo ho chiesto perchè volevo capire con precisione perchè qui spesso se ne sconsiglia l'uso perchè "ritardano" la maturazione e da altre parti dicono l'opposto, tutto qui
Secondo me, perché se usi gli enzimatici i batteri non si sviluppano. Di fatto inserisci solo un prodotto intermedio del metabolismo batterico.
Sarebbe come prendere un pezzo di pane, metterci sopra dell'amilasi (l'enzima umano che digerisce l'amido del pane) e sperare che si sviluppino uomini per smaltire il pane.
Esempio del belino ma credo renda l'idea.
In aggiunta gli eventuali batteri che già ci fossero si troverebbero il lavoro fatto ...... tu andresti a lavorare se qualcuno lo facesse per te?

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Messaggio di LukeLL » 06/04/2017, 16:06

Posso inoltre chiederti maggiori delucidazioni sul "carico organico"?

Nel senso che se parla spesso, ma in termini sempre "spannometrici", mi sembra di aver capito che è costituito dalle decomposizione delle sostanze organiche siano essi escrementi dei pesci o foglie o alghe in putrefazione?

Non esiste una misura non "spannometrica" per questo famigerato "carico organico" che dovrebbe essere (a quanto ho capito) l'indice di riferimento per definire la sussistenza di una flora eterotrofa stabilizzata oppure non c'è niente da fare ed è sempre una caratterizzazione empirica? :)

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Messaggio di Pizza » 06/04/2017, 16:24

LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 16:06
Nel senso che se parla spesso, ma in termini sempre "spannometrici", mi sembra di aver capito che è costituito dalle decomposizione delle sostanze organiche siano essi escrementi dei pesci o foglie o alghe in putrefazione?

Non esiste una misura non "spannometrica" per questo famigerato "carico organico" che dovrebbe essere (a quanto ho capito) l'indice di riferimento per definire la sussistenza di una flora eterotrofa stabilizzata oppure non c'è niente da fare ed è sempre una caratterizzazione empirica?
Il topic di @Sini ha un titolo talmente generico che forse non siamo OT ...... vado avanti

In acquariologia si tende spannometricamente a individuare il carico organico in base alle sostanze inquinanti che ci si aspetta in acquario (in base ai pesci, abitudini nel dare cibo, etc.) e le dimensioni dell'acquario stesso o, più raramente, ci si riferisce al volume della parte biologica del filtro.

Da un punto di vista depurativo il carico organico ha una definizione ben precisa ed è "facilmente" determinabile.
E' dato dal rapporto del carico organico introdotto giornalmente e la biomassa (fanghi attivi) che lo devono depurare.
Il carico organico viene determinato con analisi di laboratorio (BOD5 e COD) che non sono ripetibili con test da acquariofilia
La biomassa per valutazione del peso della biomassa che depura l'acqua, che viene determinata per perdita di peso di un campione di sostanza portato a 600°C (temperatura a cui si distrugge tutta la sostanza organica). In questo caso, anche volendo sbatterci un po', non abbiamo in casa bilance sufficientemente precise per pesare un volume noto di cannolicchi dopo averli essiccati a 100°C e ripesarli dopo averli passati in forno a 600°C. La differenza tra le due pesate ci dice quanta sostanza organica (biomassa depurante) c'era attaccata in quel volume di filtro.

Ovviamente, siamo passati a ragionamenti accademici poco utili per per la conduzione pratica dell'acquario ;)

Per chi volesse provare avviso che a 600°C vi impestano la casa di puzza.

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Messaggio di LukeLL » 06/04/2017, 16:35

Pizza ha scritto:
06/04/2017, 16:24
LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 16:06
Nel senso che se parla spesso, ma in termini sempre "spannometrici", mi sembra di aver capito che è costituito dalle decomposizione delle sostanze organiche siano essi escrementi dei pesci o foglie o alghe in putrefazione?

Non esiste una misura non "spannometrica" per questo famigerato "carico organico" che dovrebbe essere (a quanto ho capito) l'indice di riferimento per definire la sussistenza di una flora eterotrofa stabilizzata oppure non c'è niente da fare ed è sempre una caratterizzazione empirica?
Il topic di @Sini ha un titolo talmente generico che forse non siamo OT ...... vado avanti

In acquariologia si tende spannometricamente a individuare il carico organico in base alle sostanze inquinanti che ci si aspetta in acquario (in base ai pesci, abitudini nel dare cibo, etc.) e le dimensioni dell'acquario stesso o, più raramente, ci si riferisce al volume della parte biologica del filtro.

Da un punto di vista depurativo il carico organico ha una definizione ben precisa ed è "facilmente" determinabile.
E' dato dal rapporto del carico organico introdotto giornalmente e la biomassa (fanghi attivi) che lo devono depurare.
Il carico organico viene determinato con analisi di laboratorio (BOD5 e COD) che non sono ripetibili con test da acquariofilia
La biomassa per valutazione del peso della biomassa che depura l'acqua, che viene determinata per perdita di peso di un campione di sostanza portato a 600°C (temperatura a cui si distrugge tutta la sostanza organica). In questo caso, anche volendo sbatterci un po', non abbiamo in casa bilance sufficientemente precise per pesare un volume noto di cannolicchi dopo averli essiccati a 100°C e ripesarli dopo averli passati in forno a 600°C. La differenza tra le due pesate ci dice quanta sostanza organica (biomassa depurante) c'era attaccata in quel volume di filtro.

Ovviamente, siamo passati a ragionamenti accademici poco utili per per la conduzione pratica dell'acquario ;)

Per chi volesse provare avviso che a 600°C vi impestano la casa di puzza.
Ho una bilancia di precisione gemmologica che misura anche i decimillesimi di grammo.

Ma il forno e la puzza no, ergo rinuncio volentieri a misurazioni scientifiche sul carico organico =))

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Messaggio di cicerchia80 » 06/04/2017, 17:03

LukeLL ha scritto:
06/04/2017, 15:53
altre parti dicono l'opposto, tutto qui
Il Nitrivec presempio la inibisce....smetti di usarlo e vedrai la risposta dei nitriti :ymdevil:

Io sono della fazione della loro inutilità
Tanto un mese per scegliere piante e pesci ci vuole

Ma in un buon barattolo di mangime ed una pianta si ha quel che ci serve
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