Chiacchierata: i nostri casini con i nitriti

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Chiacchierata: i nostri casini con i nitriti

Messaggio di cicerchia80 » 08/03/2019, 22:48

lauretta ha scritto: No
Semplicemente è un test che rileva quanto "veleno" ci vuole in una concentrazione per ammazzare metà popolazione

LC CL LD sono sinonimi....Dose letale

I carassi superano i 40 mg/l di nitriti...
lauretta ha scritto: E dopo un po' aprono un topic per chiedere cos'ha il pescetto, che è diventato apatico, sta sempre sul fondo eccetera eccetera...
.....e se ti dicessi che è apatico probabilmente perchè è ubriaco? ;)
@Humboldt
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Messaggio di lauretta » 08/03/2019, 22:53

cicerchia80 ha scritto: probabilmente perchè è ubriaco?
Troppa alcoolatura d'aglio? :))

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Messaggio di Humboldt » 09/03/2019, 15:12

cicerchia80 ha scritto: ....e se ti dicessi che è apatico probabilmente perchè è ubriaco?
C'è gente che fertilizza con la birra!!!
Ho qualche sospetto :-?

Abuso di alcol e di nitriti provocano entrambi acidosi (pH acido del sangue), ipossia (carenza di ossigeno), fegato ipertrofico e molto altro ancora.

In effetti molto spesso facciamo terrorismo psicologico sui nitriti in acquario manco fosse la stricnina :ymdevil:
Nell'uomo la dose letale ha un range molto ampio, da 33 a 250 mg/kg. Un antitodo molto efficace per gli avvelenamenti acuti da nitriti è il blu di metilene.
Anche nei pesci la LD50 ha una variabilità enorme in relazione alla specie e a tutta una serie di altri fattori, spesso legati ai valori chimici in vasca.
È vero comunque che una prolungata esposizione ai nitriti provoca un indebolimento e ben che vada una maggiore esposizione ai patogeni.

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Messaggio di cicerchia80 » 09/03/2019, 15:22

Humboldt ha scritto:
cicerchia80 ha scritto: ....e se ti dicessi che è apatico probabilmente perchè è ubriaco?
C'è gente che fertilizza con la birra!!!
Ho qualche sospetto :-?

Abuso di alcol e di nitriti provocano entrambi acidosi (pH acido del sangue), ipossia (carenza di ossigeno), fegato ipertrofico e molto altro ancora.

In effetti molto spesso facciamo terrorismo psicologico sui nitriti in acquario manco fosse la stricnina :ymdevil:
Nell'uomo la dose letale ha un range molto ampio, da 33 a 250 mg/kg. Un antitodo molto efficace per gli avvelenamenti acuti da nitriti è il blu di metilene.
Anche nei pesci la LD50 ha una variabilità enorme in relazione alla specie e a tutta una serie di altri fattori, spesso legati ai valori chimici in vasca.
È vero comunque che una prolungata esposizione ai nitriti provoca un indebolimento e ben che vada una maggiore esposizione ai patogeni.
In realtà ti avevo quotato sperando che potessi spiegare meglio di me la rarà particolarità che hanno i carassi di produrre etanolo (quantità tale che ubriecherebbe pure noi)per espellere l'acido lattico che si formerebbe a causa della carenza di ossigeno neo sangue causata dai nitriti
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Messaggio di lauretta » 09/03/2019, 15:37

cicerchia80 ha scritto: la rarà particolarità che hanno i carassi di produrre etanolo
:-o questa proprio non la sapevo!! @-)

Già che ci siete, @cicerchia80 e @Humboldt, potete per favore parlarci anche degli effetti dell'ammoniaca in acqua? Perchè ho il sospetto che questa sia il silenzioso killer di molti carassi in acquario :ymsigh:
...anche se questo potrebbe diventare un nuovo topic in Chimica :-?
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Messaggio di Humboldt » 09/03/2019, 16:35

cicerchia80 ha scritto: In realtà ti avevo quotato sperando che potessi spiegare meglio di me la rarà particolarità che hanno i carassi di produrre etanolo (quantità tale che ubriecherebbe pure noi)per espellere l'acido lattico che si formerebbe a causa della carenza di ossigeno neo sangue causata dai nitriti
Etanolo e Acido lattico sono composti legati l'uno all'altro nel senso che entrambi derivano dall'unico processo di fermentazione del glucosio

In pratica, in carenza di ossigeno la gran parte dei vertebrati non riescono a produrre energia (necessaria al funzionamento di tutto l'organismo) ossidando il glucosio (processo noto come fosforilazione ossidativa e che porta alla produzione di ATP).
A basse concentrazioni di O2 assume sempre più importanza la fermentazione (processo anaerobico) che in sintesi consiste nella degradazione del glucosio con la produzione di altri composti organici ed energia (ATP).
Nelle cellule di molti batteri e in quelle animali la fermentazione del glucosio in lattato (acido lattico) produce 2 ATP e viene chiamata fermentazione lattica.

Nei vertebrati sono presenti due tipi di fermentazione lattica:
1. Fermentazione omolattica, in cui il glucosio è degradato nel solo acido lattico (muscoli dell'uomo sotto sforzo intenso)
2. Fermentazione eterolattica, in cui il glucosio è degradato in acido lattico e etanolo.

La reazione chimica globale della fermentazione eterolattica è la seguente
IMG_20190309_161349_385034234554142088.jpg
Nei carassi, pesci molto resistenti a basse concentrazioni di O2 e ad alte concentrazioni di NO2-, NO3-, ecc, è molto efficiente la fermantazione eterolattica che ha come prodotti acido lattico, etanolo e CO2.
La condizione di anossia però può essere tollerata sino ad un certo livello e durata.
L'acido lattico che si accumula viene sottoposto a detossificazione con enzimi specifici (ma il processo è lento e richiede energia) e lo stesso vale per l'etanolo che viene espulso pero anche direttamente dalle branchie (ecco perché un pesce con alti livelli di etanolo nel sangue accelera il passaggio di acqua sulle branchie con movimenti veloci degli opercoli branchiali).

Se vi state chiedendo perchè rimane sul fondo e non cerca la superficie per assimilare più ossigeno, uno dei motivi è il seguente.
Semplicemente, l'ossigeno c'è in acqua ma non può legarlo all'emoglobina a causa dell'avvelenamento da nitriti (può avvenire anche con alte dosi di nitrati).
Insomma, sono pesci molto ben adattati alla carenza di ossigeno e ad acque ricche di azoto in forma inorganica, ma...
Paracelso docet... ;)

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