Anzi, direi che è quasi peggio, visto che adesso sembra essere un po' stortino e mi sembra anche leggermente instupidito (oppure ci vede poco, non so, ma non presenta esoftalmo).
Sono stata via due giorni e al mio ritorno l'ho trovato come lo vedete in foto.
Non so più cosa fare sono combattuta tra la voglia di salvarlo a tutti i costi e il dubbio di un accanimento terapeutico inutile e dannoso
Riassumo quanto successo finora:
- 8 maggio: isolato in vaschetta di quarantena a temperatura 28° (aumentata a 30° il giorno dopo)con sale inglese 2 gr su 15 litri per gonfiore addominale soprattutto sul fianco destro.
- 11 maggio: gonfiore aumentato, quindi cambio totale dell'acqua e temperatura abbassata a 28°
- 12 maggio: iniziata cura con Minocin (2 granuli impanati ogni 12 ore), che è durata 7 giorni perché non c'erano miglioramenti. Temperatura abbassata fino a 26°
- 19 maggio: il colisa presenta protrusione anale
- 27 maggio: iniziata cura con Vermox (2 granuli impanati ogni 24 ore), anche questa durata 7 giorni. Un minimo miglioramento. Temperatura 26°
- 1 giugno: durante la cura con Vermox il colisa presenta una leggera stortura della coda verso il basso
- 2 giugno: terminata la cura, ho spostato il colisa nell'ex caridinaio da 30 litri dove ci sono solo piante, lumache e microfauna. Temperatura 26°
- 6 giugno: è sparita la protrusione anale, il pesce è molto meno gonfio
- oggi 17 giugno: gonfiore riapparso, il colisa sembra anche un po' storto. Temperatura tra 28° e 29°
Cosa faccio?