Caridinaio ermetico autosufficiente

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Alex_N
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Caridinaio ermetico autosufficiente

Messaggio di Alex_N » 23/02/2018, 11:58

Avendo rinvenuto questo interessante topic, mi permetto una piccola digressione su un argomento che ci riguarda molto da vicino.
Attenzione a parlare di "equilibrio", questo paradigma è piuttosto radicato nel linguaggio comune. Pure Konrad Lorenz ne fa uso nei suoi capitoli relativi all'acquario, ma quelli erano altri tempi. Adesso dirò una cosa scioccante, quindi preparatevi.
Si può parlare di equilibrio in Chimica, in Fisica ma non in Ecologia.
Non esiste un principio secondo cui "la natura si autoregola" sempre e comunque, gli ecosistemi non sono mai "in equilibrio", ma possono essere più o meno stabili.
Ovvero possono dimostrarsi più o meno resistenti al cambiamento (come le case dei tre porcellini) e più o meno resilienti (tornare allo stato iniziale oppure mutare radicalmente dopo una catastrofe, trasformandosi in un nuovo sistema).
La foresta amazzonica, ad esempio, non è resistente agli incendi operati dall'uomo, al contrario di una savana, e a seguito dell'uso agricolo del suolo -che lo impoverisce di nutrienti- non è resiliente, ovvero una volta cessate le attività antropiche (dopo pochi anni!) il territorio deforestato non potrà essere colonizzato dagli alberi che ci vivevano in precedenza e resterà a lungo una cicatrice nel polmone verde del pianeta.

Le reti trofiche, giusto per citare una caratteristica saliente di ogni ecosistema, rispondono a interazioni caotiche predatore-preda; è possibile fare previsioni a breve termine, basandosi sulle equazioni di Lotka e Volterra (le popolazioni di alghe e di gamberetti nel nostro microcosmo tenderanno a oscillare all'interno di determinati valori, senza che nessuna delle due si estingua) ma non nel lungo periodo.

Non possiamo prevedere molte cose, forse sappiamo ancora ben poco di come funziona realmente la Biosfera: infatti i tentativi di riprodurla in piccolo, come un ecosistema chiuso per quanto riguarda lo scambio di materia, sono sempre falliti presto o tardi; ma la scienza vive di prove ed errori, per cui ogni contributo in questo campo potrebbe portare a scoperte rivoluzionarie!
Solo di una cosa possiamo essere certi: tutto cambia, e cambia drammaticamente, ma può farlo in un intervallo di tempo più o meno ristretto.
Questi utenti hanno ringraziato Alex_N per il messaggio (totale 2):
Steinoff (23/02/2018, 12:10) • lauretta (23/02/2018, 13:10)
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trotasalmonata
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Messaggio di trotasalmonata » 23/02/2018, 15:27

Alex_N ha scritto: Le reti trofiche, giusto per citare una caratteristica saliente di ogni ecosistema, rispondono a interazioni caotiche predatore-preda; è possibile fare previsioni a breve termine, basandosi sulle equazioni di Lotka e Volterra (le popolazioni di alghe e di gamberetti nel nostro microcosmo tenderanno a oscillare all'interno di determinati valori, senza che nessuna delle due si estingua) ma non nel lungo periodo.
Cosa intendi per lungo periodo?
Ma potrebbe tendere alla stabilità?..sempre oscilando tra due valori ma senza uscirne..

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Alex_N
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Messaggio di Alex_N » 26/02/2018, 15:50

Diciamo che in un sistema ipotetico con solo due specie (predatore e preda) si può avere una cosa del genere:
Immagine
al netto di catastrofi che estinguano completamente una delle due popolazioni (o entrambe, basta far fuori tutte le prede...).
Il tempo dipende dai cicli riproduttivi di predatori e prede.
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