mmarco ha scritto: ↑Forse non l'ho detto ma ho già usato filtro esterno per marino e non ho avuto problemi.
Abbinato a filtro interno come sempre inglobato nella vasca.
Diciamo che come sicuramente hai avuto modo di vedere le esigenze di un marino sono abbastanza diverse da quelle di un dolce, nel quale a livello di filtraggio ( biologico, meccanico, biologico/meccanico che sia ) scegliendo qualcosa di correttamente dimensionato una pompa sola è più che sufficiente.
mmarco ha scritto: ↑La vasca ovviamente la richiederò su misura ma per la prima volta con tutti i lati visibili.
Senza dubbio una vasca scoperta a maggior ragione artigianale è una soluzione davvero molto bella, nel tuo caso soprattutto dove mi pare di capire che opterai per un plantacquario.
mmarco ha scritto: ↑Prima ero deciso su filtro esterno. Poi come ti ho detto mi è venuta una leggera ansia da allagamento ma che mi sta quasi passando.
Per me un'acquario per essere un piacere non deve essere fonte di alcun tipo di preoccupazione ma bensì deve essere associato ad un senso di "pace".
Se c'è da parte tua anche la minima preoccupazione in questo senso vai senza ombra dubbio su un filtro interno, ritornando al discorso di prima che sicuramente avrai modo di affrontare ciò che più conta è la movimentazione dell'acqua, in special modo se l'obiettivo come mi pare di capire a livello di risultati è medio//alto.
Una corrente adeguata ti consente di distribuire i fertilizzanti liquidi nel modo migliore così come anche la CO
2 ( indispensabile se le aspettative sono alte ), ti consente di evitare ristagni d'acqua e depositi di sostanze in decomposizione, ti consente di ottimizzare in sostanza tutte le risorse che metti a disposizione della vasca, non è importante come nel marino la movimentazione, deve essere necessariamente anzi anche meno "violenta", ma i benefici che ottieni sono più o meno gli stessi grosso modo.
Io a questo non rinuncerei.
Il discorso del materiale "biologico" ( cannolicchi e/o spungne in pratica ) invece è diverso ed è legato più che altro agli animali in quanto sostanzialmente ciò che è tossico per i pesci non lo è affatto per le piante che invece devono lavorare il doppio per ritrasformare gli elementi prodotti dal filtro in sostanze utili alla loro crescita, detto proprio in maniera semplice giusto per capirci.
In base a ciò in pratica in un acquario ben avviato e altamente piantumato il materiale biologico ( non la corrente dell'acqua, non la pompa ) può essere superfluo in quanto le piante se in salute e "altamente affamate" svolgono la stessa funzione del filtro depurando continuamente l'acqua da sostanze potenzialmente tossiche, crescono anzi anche meglio in quanto ciò che di tossico viene prodotto in acqua per loro è "nutrimento" prontamente assimilabile.
Qui se dai uno sguardo ti risulterà chiaro cosa voglio dire.
mmarco ha scritto: ↑A questo punto, chiedo troppo se domando anche informazioni su quale filtro interno eventualmente usare?
Per quello esterno io avevo eheim ma mi pare molto bello quello con il prefiltro estraibile.
Scusa/scusate per la miriade di input....
Io chiaramente non ho provato tutti i filtri in commercio, in vasche fino a 40/50 litri se aperte per me la soluzione migliore e più pratica è un filtro a zainetto, nel 200 litri ho utilizzato un ehiem biopower ed è stato altrettanto comodo ed efficace.
A livello di manutenzione per me il filtro all'italiana ( black box ) non si batte, 30 secondi sostituisci il perlon e hai fatto.
Al momento comunque ce ne sono molti in commercio, non ho mai avuto modo di usarlo ma a me piace molto per come è concepito il Turbo filter dell a ditta aquael, non ti servisse più il filtro ( biologico, che io comunque personalmente preferisco sempre usare in presenza di animali) puoi sempre continuare ad utilizzare la pompa.
Ce ne sono tanti comunque io posso rispondere solo per quelli che ho effettivamente utilizzato, aspetta altri pareri.