Primo acquario: geografico sud americano 250l

Deve funzionare, ma... facciamolo anche bello!

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Tsar
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Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 02/02/2014, 0:20

Vasca: 250l chiusa con i seguenti valori attuali pH 6,5, GH 4, KH 2, NH3/NH4 0,0, NO2- 0,5, NO3- 50,0
Illuminazione: 2 neon da 30w, 865 e 840 GroLux nuovi
Impianto di CO2 a bombola: 30 bolle al minuto con micronizzatore Dennerle
Fondo fertile multistrato: torba+osmocote/pomice bruna/akadama grosso/akadama fine
Fertilizzazione PMDD: pronta ma non ho ancora iniziato

Ecco una foto fatta qualche giorno fa:
Immagine

Le piante sono, da sinistra a destra:

- Ceratopteris Thalictroides
- Limnobium Laevigatum
- Staurogyne Repens
- Egeria Najas
- Eleocharis Parvula
- Echinodorus Bleheri
- Lilaeopsis Brasiliensis
- Vescicularia Dubyana
- Staurogyne Porto Velho
- Egeria Densa
- Hydrocotyle Leucocephala
- Heteranthera Zosterifolia
- Bacopa Australis

In arrivo:
- Myriophyllum Mattogrossense
- Alternanthera Reineckii Lilacina
- Hygrophila Sp. "Tiger"

E qui il primo errore... sapevo del fenomeno dell'allelopatia, ma devo aver visto una lista obsoleta perché non mi sono accorto di aver inserito non poche piante in guerra! :-o
Per ora stanno crescendo tutte senza evidenti problemi, ma chissà in futuro cosa succederà...
Inoltre pur essendo tutte (a parte la vescicularia, credo) sudamericane non si può proprio parlare di biotopo così com'era nelle mie intenzioni iniziali...

Comunque allo stato attuale la vasca è ancora in maturazione, ho monitorato i valori piuttosto spesso in questi giorni e vi allego un'immagine dei dati (purtroppo non ho ancora un conduttivimetro ma me lo procurerò presto):

Immagine

Tra una decina di giorni conto di inserire i pesci, poco alla volta. Questo è quello che vorrei avere in vasca:
- 2 Ancistrus Ranunculus (coppia)
- 8 Corydoras Sterbai
- 20 Hyphessobrycon Pulchripinnis
- 3 Apistogramma Cacatuoides (1m+2f)
- 2 P. scalare Manacapuru (coppia selezionata a partire da 6 esemplari giovani)

Anche in questo caso non ho proprio un biotopo: pur essendo tutte specie amazzoniche, non vengono dalla stessa zona :-s
Di buono c'è che non dovrebbero darsi fastidio a vicenda, spero!

Questa è la mia vasca, se avete critiche o consigli da darmi sono tutt'orecchi!
Si dice in giro che io abbia trovato Dio. Lo ritengo improbabile poiché ho già molte difficoltà nel trovare le mie chiavi, ed esiste una prova empirica che loro esistano. Terry Pratchett

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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Simo63 » 02/02/2014, 1:09

Sbaglio o sembra che la vasca sulla destra non appoggi completamente sul mobile ? Spero di aver visto male per la scarsa qualità della foto in quel punto, altrimenti fossi in te non dormirei tranquillo la notte.
Per i valori, picchi della durezza sono cosa normale con l'akadama, prima o poi riempirà la pancia e smetterà di assorbire. Il pH dovresti tenerlo più sul basico durante la maturazione per non ostacolare troppo lo sviluppo dei batteri
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 02/02/2014, 1:39

Simo63 ha scritto:Sbaglio o sembra che la vasca sulla destra non appoggi completamente sul mobile ? Spero di aver visto male per la scarsa qualità della foto in quel punto, altrimenti fossi in te non dormirei tranquillo la notte.
In realtà la vasca poggia su una base sensibilmente più piccola del vetro di fondo, ma è proprio fatta così e ti assicuro che il carico è ripartito bene sulla base :)
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Specy » 02/02/2014, 8:22

Complimenti, mi piace un sacco.
Però ho qualche appunto da dirti.
Mi sembra che 60W su 250l siano un tantino poco, potresti rivestire d'alluminio il coperchio così aumenterebbe un Po l'illuminazione.
Il fondo a più strati a che ti serve? Molte volte viene sconsigliato. Inoltre la torba con l'akadama a cosa ti può servire? Se è per acidificare l'acqua, non serve visto che hai la CO2, mentre se fosse per ambrarla con l'akadama penso che non ci riuscirai. Inoltre l'akadama prima o poi si mischiera.

Per quanto riguarda gli ancistrus penso che non sarebbe una buona idea in quanto con l'akadama, essendo questa molto leggera, ogni volta che si sposterebbero ti si verrà a creare una nebbia di polvere e granelli.

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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 02/02/2014, 10:52

Specy ha scritto:Complimenti, mi piace un sacco.
Grazie!
Specy ha scritto:Mi sembra che 60W su 250l siano un tantino poco, potresti rivestire d'alluminio il coperchio così aumenterebbe un Po l'illuminazione.
Hai perfettamente ragione e sto pensando a come migliorare la situazione... A dirti la verità vorrei portar fuori i due ballast dei neon ed avere così spazio per altri due, ma non essendo un esperto in materia elettrica sono un po' titubante, né ho trovato qualcuno capace di farlo, per ora.
Specy ha scritto:Il fondo a più strati a che ti serve? Molte volte viene sconsigliato. Inoltre la torba con l'akadama a cosa ti può servire? Se è per acidificare l'acqua, non serve visto che hai la CO2, mentre se fosse per ambrarla con l'akadama reso che non ci riuscirai. Inoltre l'akadama prima o poi si mischiera.
Dunque, non ti nego che il fondo l'ho copiato pari pari da una pagina web vista tempo fa. Mi sembrava promettente, adatto all'amazzonico e a costi ridotti, così mi sono convinto :)
La torba e l'osmocote sono in quantità non eccessive e hanno l'unico scopo di essere fertilizzanti da fondo a lunga azione (dovrebbero durare diversi mesi).
Sul fatto che l'akadama si mischierà hai proprio ragione, purtroppo non è per niente facile piantare con quel fondo, figurati per me che non l'ho mai fatto! In genere sono riuscito ad evitare un eccessivo mescolamento, per le occasioni in cui purtroppo non ci riesco ho messo da parte un po' di akadama fine da spargerci sopra così copro il casino fatto :D
Specy ha scritto:Per quanto riguarda gli antistress penso che non sarebbe una buona idea in quanto con l'akadama, essendo questa molto leggera, ogni volta che si sposterebbero ti si verrà a creare una nebbia di polvere e granelli.
Mmm?
Dai documentari visti mi sembra che i fondali veri dell'Amazzonia siano piuttosto melmosi, perché un po' di polvere dovrebbe stressare i pesci?
Forse non è il massimo per chi osserva l'acquario ma, tra la salute dei pinnuti e l'ospite di turno che mi guarda la vasca, preferisco pensare ai primi ;)
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di gibogi » 02/02/2014, 11:10

Tsar ha scritto:Hai perfettamente ragione e sto pensando a come migliorare la situazione... A dirti la verità vorrei portar fuori i due ballast dei neon ed avere così spazio per altri due, ma non essendo un esperto in materia elettrica sono un po' titubante, né ho trovato qualcuno capace di farlo, per ora.
Apri un topic in bricolage, che vediamo cosa si può fare! :-bd
Se osservando una Harley vedi solo una moto, allora non stai guardando una Harley!

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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 02/02/2014, 11:34

gibogi ha scritto:
Tsar ha scritto:Hai perfettamente ragione e sto pensando a come migliorare la situazione... A dirti la verità vorrei portar fuori i due ballast dei neon ed avere così spazio per altri due, ma non essendo un esperto in materia elettrica sono un po' titubante, né ho trovato qualcuno capace di farlo, per ora.
Apri un topic in bricolage, che vediamo cosa si può fare! :-bd
Certo, grazie!
Appena ho tempo faccio un po' di foto all'impianto luce così avete tutti gli elementi per darmi qualche consiglio. :-bd
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di DxGx » 02/02/2014, 12:20

Tsar ha scritto:
Specy ha scritto:Per quanto riguarda gli antistress penso che non sarebbe una buona idea in quanto con l'akadama, essendo questa molto leggera, ogni volta che si sposterebbero ti si verrà a creare una nebbia di polvere e granelli.
Mmm?
Dai documentari visti mi sembra che i fondali veri dell'Amazzonia siano piuttosto melmosi, perché un po' di polvere dovrebbe stressare i pesci?
Forse non è il massimo per chi osserva l'acquario ma, tra la salute dei pinnuti e l'ospite di turno che mi guarda la vasca, preferisco pensare ai primi ;)
Credo che volesse scrivere Ancistrus e non antistress, maledetti cellulari :D
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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Specy » 02/02/2014, 12:30

Si sta smartphone con il correttore li odio :-)
I prescelto sastarebbero sicuramente meglio senza polvere che fluttua costantemente in vasca :-)

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Re: Primo acquario: geografico sud americano 250l

Messaggio di Tsar » 02/02/2014, 17:27

Specy ha scritto:Si sta smartphone con il correttore li odio :-)
I prescelto sastarebbero sicuramente meglio senza polvere che fluttua costantemente in vasca :-)
Non ho capito... :-?
Comunque l'Ancistrus Ranunculus col suo faccione tentacolato è un pò un mio pallino, una citazione sulla mia infanzia passata a leggere avidamente i libri di H.L.Lovecraft :)
Ho solo un paio di timori a riguardo:
- che siano solo di cattura
- che costino un'enormità poiché dovranno farlo arrivare da chissà dove visto che l'acquariofilo del sabato sera vuole il classico "pulitore" economico.

Anzi visto che ci siamo parliamo dei criteri che mi hanno portato a stilare quella lista così mi dite se c'è qualche errore nel ragionamento:
1. sono partito dalla specie che volevo più di tutte, cioè il P.Scalare e ho verificato se e quanti adulti posso alloggiare nella mia vasca: non più di una coppia in 250l. Non bastando comprare un maschio e una femmina perché si formi la coppia ho deciso di prenderne 6. A coppia formata gli altri 4 dovrebbero far sì che l'aggressività dei due si distribuisca e che non infieriscano sempre sugli stessi. Ovviamente sarà mia premura riportare i 4 in negozio non appena si manifesteranno i primi segnali di questo tipo.
Fatte queste considerazioni mi sono preoccupato del tipo di scalare che avrei voluto: tra tutti gli Altum sono a mio avviso i più belli, ma purtroppo non sono nelle condizioni di ospitarli. Dopo di quelli mi piacevano i Manacapuru, che dovrebbero raggiungere dimensioni un pò più grandi di quelli normali ma ancora accettabili. In più alla livrea zebrata aggiungono quel tocco di rosso-arancio sulla schiena che trovo meraviglioso.
2. poi mi sono detto che avrei voluto un bel banco di pesci piccoli, ho scartato sia quelli troppo a rischio di essere mangiati (es. neon o cardinali), sia i "fin nippers" perché appunto non volevo rovinare la vita agli P.Scalare. Tra tutti, per dimensioni, compattezza del banco e livrea ho scelto gli Hyphessobrycon Pulchripinnis
3. ho verificato le zone dell'acquario abitualmente occupate dalle due specie precedenti: la prima sosta prettamente nel mezzo (viste anche le dimensioni), i secondi invece spaziano dal mezzo alla parte alta. Era quindi il momento di scegliere qualche pesce da fondo.
4. ho visto i vari Ancistrus e mi sono innamorato del Ranunculus, che peraltro, avendo abitudini alimentari leggermente più onnivore degli altri, credo mi possa garantire qualche sicurezza in più sulla salute delle piante, in particolare dell'Echinodorus. Purtroppo tutti gli Ancistrus sono fortemente territoriali e in una vasca della mia grandezza non posso tenerne più di due.
5. Il fondo necessitava di qualche abitante in più e allora la scelta è ricaduta naturalmente sui Corydoras. Ho scelto lo Sterbai perché si adatta meglio ai miei valori dell'acqua e perché è quello che resiste meglio alle alte temperature (vivendo in Puglia ho delle estati parecchio torride).
6. L'acquario è già pronto così... l'unica perplessità ora era di carattere estetico: poco colore in vasca. Premesso che l'arlecchinata non era nei miei piani ho scelto una specie che necessitava di pochi individui e con dei colori compatibili ma più vistosi di quelli precedentemente scelti. Ed ecco che il rosso del dorso degli P.Scalare Manacapuru poteva essere ripreso dai bellissimi Apistogramma Cacatuoides, di cui 3 esemplari (un maschio e due femmine) potevano bastare visto che sono molto territoriali e i maschi tendono a formare harem con 2-4 compagne.
7. Infine ho ricontrollato la compatibilità tra tutte le specie presenti e non mi sembra di aver fatto stupidaggini. Ma, visto che il rispetto per gli animali viene prima di tutto, eccomi qui a scrivere questo wall of text al fine da avere un'ulteriore conferma da gente ben più preparata di me :)

PS: Ah ovviamente tutte le scelte dopo la 1. hanno tenuto conto dei parametri dell'acqua e della distribuzione geografica del biotopo da simulare in vasca, cioè un amazzonico fortemente piantumato, con flusso d'acqua nè troppo lento (es. Acque Nere) nè troppo veloce.

PPS: C'è un'altra cosa su cui ho bisogno di consigli, cioè l'ordine di inserimento delle specie (ad almeno una settimana l'una dall'altra) su cui purtroppo ho trovato ben poco su internet.
1. Pare che i Corydoras siano dei buoni starter a patto di aver alloggiato bene le piantine o rischiano di sradicarle mentre setacciano il fondo.
2. Metterei gli Ancistrus (anche in questo caso ne prendo 4 e appena il dimorfismo sessuale appare evidente ne restituisco 2 al negoziante), così mi tengono a bada eventuali alghe.
3. Hyphessobrycon Pulchripinnis: qui non so quanti ne posso inserire contemporaneamente. Da una parte vorrei che le lotte gerarchiche si esaurissero quanto prima facendomi propendere per un'immissione di tutti e 20 contemporaneamente, ma d'altra parte ho paura che seppur piccoli possano costituire un carico troppo pesante per i batteri del filtro.
4. Apistogramma Cacatuoides: in questo caso non dovrei avere molti problemi con i pesci già in vasca. Piuttosto si formeranno delle gerarchie tra le femmine, ma questo è normale per loro.
5. Infine la specie che voglio più di tutte: lo splendido P.Scalare Manacapuru
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