Elisabeth ha scritto: ↑Comunque mi pare di capire che siamo tutti d'accordo sul fatto che la soppressione di quei soggetti selezionati che risultano poco "apprezzabili", sia una pratica amorale....Giusto?

Non ne sarei cosi sicuro (non stò parlando di me) , io non lo vedo molto diverso dal allevare guppy e usarli come cibo , non lo vedo molto diverso dal fare in modo che buona parte dei piccoli nati ( poecilidi di solito ) non superi le prime settimane di vita , è solo un sistema selettivo tramite un criterio diverso , e "amorale" .
Infatti il discorso non mi sembra sia nato con "salviamo la vita dei poveri pescetti" ma più sul "e venderli a prezzo più conveniente, non sarebbe meglio ? "

@SETOL : il discorso, come da titolo, credo fosse invece proprio orientato sulla pratica della soppressione da parte degli allevatori dei soggetti che non rientrano negli standard da loro voluti....e che non vendono a poco per non far scendere i prezzi...
È diversa però questa cosa dall'usare i guppy o altri pescetti come cibo vivo o fare in modo che in un acquario avvenga una sorta di selezione naturale....
Io non riuscirei mai ad allevare un animale per poi darlo in pasto ad un altro....È vero che in natura è così, ma un conto è se per esempio un serpente si procaccia il cibo da solo, e un altro è se gli devo dare io i topolini....Non potrei mai...mi spiace....Ma se la mia guppy si mangia qualche suo figlio ( non mi è mai capitato di assistervi fortunatamente) , fatto sta che però non sono stata io a darglielo direttamente....

Ciao ragazzi,
nei tempi che furono, anche una parte del genere umano veniva utilizzata come strumento di proprietà sacrificabile.
Fortunatamente ci siamo evoluti..... ma non abbastanza.

Ovviamente la predazione è sempre esistita ed è ciò che tiene unita la catena delle varietà faunistiche ed i suoi equilibri..... escludendo gli interventi umani, la natura fa già la sua selezione.

Oltre alla specie in questione, il genere umano continua ad avere un senso di appartenenza sul destino di parecchi animali che non corrispondono ai requisiti di mercato, o che loro stessi hanno una parte del corpo molto interessante per il mercato, negando barbaramente il loro diritto alla vita.

Credo inoltre che non sia una competenza dell'uomo stabilire se un animale debba vivere o morire.

Elisabeth ha scritto: ↑Io non riuscirei mai ad allevare un animale per poi darlo in pasto ad un altro

Io faccio sempre l'esempio dell'Artemia salina... è meno simpatica di un pesce?

SETOL ha scritto: ↑Non ne sarei cosi sicuro (non stò parlando di me) , io non lo vedo molto diverso dal allevare guppy e usarli come cibo , non lo vedo molto diverso dal fare in modo che buona parte dei piccoli nati ( poecilidi di solito ) non superi le prime settimane di vita , è solo un sistema selettivo tramite un criterio diverso , e "amorale"

Date una medaglia a quest'uomo <3

Giovanni61 ha scritto: ↑Credo inoltre che non sia una competenza dell'uomo stabilire se un animale debba vivere o morire

Credo che più che competenza sia moralità. io mi sto attrezzando per fare la vasca dei "South American Leaf fish" è il mio obiettivo a medio lungo termine e ancora non sono pronto perchè non produco abbastanza pesci vivi da dargli in pasto, sono animali pescivori e mangiano solo vivo se li vuoi allevare devi accettare la cosa. Sullo sceglierlo noi è semplicemente un procedimento diverso... non è che la natura abbia una selezione meno spinta solo che nessuno gli da dell'omofobo o del razzista... se un camaleonte non ha la capacità di cambiare colore muore, se un cane è sessualmente confuso non si riproduce e si estingue... se il medaka storto di Robi.c nasceva in natura sarebbe morto.

Giusto o sbagliato? Non spetta a me dirlo ognuno si deve dare la sua risposta e scegliere se allevare o no una specie.

@Shadow : io non sono antispecista....Per me un verme non è paragonabile ad un pesce....come un pesce non è paragonabile ad un cane....La selezione naturale non è ne amorale ne ingiusta è natura e fa parte della salvezza stessa di una specie : solo i più forti sopravvivono...che piaccia oppure no....Ma uccidere dei pesci, degli uccelli o dei cani magari sanissimi perchè invece di essere rossi sono arancioni...invece che avere il mantello nero sono pezzati....ecc...ecc..., è immorale, innaturale e pure sadico....
Il camaleonte che non può cambiare colore e diventa facile preda, la sua morte, oltre a dar da mangiare a qualcuno, impedirà che il suo difetto venga trasmesso ai suoi discendenti col rischio di estinzione della specie....Ma credi che i bellissimi betta in natura vivrebbero?...Il più delle volte le selezioni attuate dagli esseri umani, guardano all'estetica e meno alla salute dell'animale....Questa non è selezione ma follia....Certo, finchè stanno in un acquario tutto va bene....ma fuori?....
Abbiamo creato vacche con mammelle talmente grandi da trascinarle per terra....Questa è una selezione a scopo produttivo e immorale come sopra.....
La selezione della Natura è spinta solo verso la sopravvivenza della specie....solo questo...Poi ognuno può scegliere se allevare animali che si cibano di vivo o erbivori....ma questo sta alla sensibilità soggettiva.....

Elisabeth ha scritto: ↑Abbiamo creato vacche con mammelle talmente grandi da trascinarle per terra

Non è vero! E' una leggenda metropolitana! Mammelle e capezzoli a terra sono cose che un allevatore non vuole neanche a pagarle oro!! Anzi, quarti ben estesi e capezzoli ben posizionati!

Il resto va a fare hamburger!!

Elisabeth ha scritto: ↑Ma uccidere dei pesci, degli uccelli o dei cani magari sanissimi perchè invece di essere rossi sono arancioni...invece che avere il mantello nero sono pezzati....ecc...ecc..., è immorale, innaturale e pure sadico....

Non è immorale, anche perchè la moralità non è oggettiva. Sono "cose" che devono uscire in un determinato modo, se escono in un altro, sono sbagliati perciò inutili. Per il momento gli animali sono "cose" di cui possiamo senza troppi problemi, deciderne il fato.

Ai tempi dei negrieri, un neretto o un pesce rosso si differenziavano solo perchè uno stava nella boccia l'altro a raccogliere cotone

Secondo me c'è differenza, io non riuscirei ad uccidere un pesce "normale", con nornale intendo un pesce che ho deciso di comprare per quello che è, riprodurlo, diffonderlo, osservarlo, senza selezionarlo. Penso di avere una cinquantina di poecilia reticulata rio solimoes.
Mai ho pensato di eliminarne uno, non ce n'è motivo, quindi non lo faccio.
Una volta da piccolo avevo una vasca da bagno in cortile dove aveVò dentro qualche pesce che avevo preso in un canale nel mio paese, un giorbo vedo che uno era decisamente ferito (gli era caduto addosso un sasso che usavo come riparo) sarebbe morto, gli ho tagliato la testa.
Etico o no gli ho salvato parecchie sofferenze e da quel giorno sono stato più attento con gli arredi
Ora, riguardo ai medaka, tra tutti gli strain che ho penso che minimo mi trovo 20 avannotti a settimana, se uno nasce male lo devo eliminare prima o poi...
I medaka li ho presi per selezionarli, con tutto ciò che ne consegue.
Sono pesci ornamentali, non li ho presi per diffondere la specie o fare beneficenza...
Questo è il mio parere, sicuramente contestable...

Questo discorso potrebbe essere infinito e nessuno di noi sarà disposto a cambiare idea..... dico solo come la penso senza secondi fini.

Vedi Luca, nonostante tutto non sono animalista, nè sono vegetariano, ma credo che un animale debba avere almeno una nobile ragione per morire in modo innaturale.
Se vedo un'ape che sta annegando nell'acqua cerco di salvarla anche a costo di pungermi e non importa se è stata la natura a mandarla in acqua..... mi sento solo in dovere di salvarla perchè posso farlo, niente di più.

Shadow ha scritto: ↑Credo che più che competenza sia moralità.

Su questo sono d'accordo, ma non fa troppa differenza.

Secondo la mia moralità non alleverò mai animali selvatici che si nutrono necessariamente di altri animali vivi, e se dovessi permettermi di criticare chi lo fa, so che non saresti d'accordo e comunque non lo farei.
Secondo il mio pensiero quel genere di animali dovrebbe vivere in assoluta libertà nei suoi luoghi di origine, dove anche il più perfetto di loro potrebbe morire di fame o essere predato ed estinguersi.....se è vero che la natura sa essere crudele con i più deboli è anche vero che non va mai in una sola direzione.

@Luca.s : cosa vuol dire che la moralità è soggettiva???....Allora, visto che la legge non vieta di selezionare in modo da violentare geneticamente un animale, è lecito farlo e sarebbe normale? Hai mai sentito parlare della siringomielia nel kavalier king Charles? La selezione ha portato questa razza ad avere le dimensioni del cervello diverse da quelle della scatola cranica...o i boxer epilettici...i bulldog con la palatoschisi....E questi sono i fenomeni super selezionati ipertipici che come dici tu

Sono "cose" che devono uscire in un determinato modo, se escono in un altro, sono sbagliati perciò inutili. Per il momento gli animali sono "cose" di cui possiamo senza troppi problemi, deciderne il fato.

Ma cosa c'è più immorale di questo? E la cosa assurda è che c'è gente che spende migliaia di euro per prendere cani, gatti, pesci ecc...deformi, malati e destinati ad una vita misera.....Sarà pur soggettiva la moralità, ma sono strafelice di avere la mia....
Anche se ai tempi dei negrieri un bambino di colore valeva meno di un pesce rosso, non vuol dire che ci fosse una morale differente.... semplicemente la morale non esisteva....