Salve raga,
è tanto tempo che mi sono innamorato dei Nothobranchius in particolare rachovii e guentheri ma riguardo all' allestimento ho trovato informazioni diverse: niente fondo, solo foglie, solo sabbia, sabbia e foglie. Dato che stavo pensando di iniziare questa avventura con i killi (sicuramente quando tutta questa situazione emergenziale sarà passata e quando potrò portare al negozio i miei tanti platy) volevo saperne di più. La mia idea sarebbe quella di allestire un acquario normale, classico quindi con fondo ma ho capito che viene sconsigliato perché viene difficile raccogliere le uova, io però non ho intenzione di farne una fabbrica e raccoglierne tutti i giorni, pensavo di inserire in vasca magari ogni 2 settimane il contenitore con la torba e prendere quelle uova lì. Si può fare?
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- Greg26
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Ciao Greg, intanto che ridiamo visibilità al Topic che deve essere sfuggito
questo lo hai letto?
Nothobranchius, gioielli della pioggia
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non si sa mai che riesca a passare

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- Alex_N
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Visto che me ne sono accorto ora... niente sabbia coi notho. Qualsiasi fondo in realtà, anche eventuali detriti accumulati negli interstizi delle foglie, può essere sfruttato per la deposizione. Basta che ci sia l'illusione di un po' di terra. La sabbia stessa è o era impiegata in laboratorio al posto della torba, ma come metodo è laborioso (nell'articolo che ho letto a riguardo il ricercatore doveva setacciare poi le uova e depositarle in capsule petri sulla torba umida).
I maschi si creano dei microterritori, quindi è difficile che scelgano proprio il bicchiere se hanno un angolino che preferiscono.
Poi considera che la quantità esigua di uova che raccogli potrebbe non schiudersi mai, vuoi per inesperienza vuoi per incidenti di percorso, meglio averne tante se vuoi riprodurli.
Se proprio vuoi tenerli in un setup più naturale e bello da vedere, ma ti interessa anche riprodurli con successo, la cosa migliore è fare una vasca per i maschi, una per le femmine e una vaschetta per la riproduzione con il fondo di torba 7 acquario vuoto col bicchiere di torba. Ogni due settimane o quanto vuoi tu isoli una o più femmine cariche di uova e un maschio in salute (per mantenere la variabilità meglio selezionare a caso i maschi, non sempre il più colorato. Per selezioni commerciali, invece, usa tranquillamente il più rosso).
Separare i sessi e controllare le riproduzioni permette di ridurre al minimo lo stress -i maschi sono più combattivi in presenza delle femmine, le femmine vengono tartassate come o peggio che coi guppy-, evitare riproduzioni troppo precoci che riducono la longevità delle femmine e risultano in poche uova non sempre buone, massimizzare il raccolto evitando la predazione delle uova da parte di terzi incomodi.
I notho sono proprio adattati a sbalzi considerevoli e repentini dei valori dell'acqua, volendo uno potrebbe prenderli col retino da un acquario e schiaffarli in un altro con valori agli antipodi senza alcuna acclimatazione. Per precauzione meglio acclimatarli gradualmente sempre e comunque, ma puoi accelerare un pochino i tempi. Anche i cambi d'acqua possono essere regolari e molto abbondanti, stimolano la frenesia riproduttiva.
I maschi si creano dei microterritori, quindi è difficile che scelgano proprio il bicchiere se hanno un angolino che preferiscono.
Poi considera che la quantità esigua di uova che raccogli potrebbe non schiudersi mai, vuoi per inesperienza vuoi per incidenti di percorso, meglio averne tante se vuoi riprodurli.
Se proprio vuoi tenerli in un setup più naturale e bello da vedere, ma ti interessa anche riprodurli con successo, la cosa migliore è fare una vasca per i maschi, una per le femmine e una vaschetta per la riproduzione con il fondo di torba 7 acquario vuoto col bicchiere di torba. Ogni due settimane o quanto vuoi tu isoli una o più femmine cariche di uova e un maschio in salute (per mantenere la variabilità meglio selezionare a caso i maschi, non sempre il più colorato. Per selezioni commerciali, invece, usa tranquillamente il più rosso).
Separare i sessi e controllare le riproduzioni permette di ridurre al minimo lo stress -i maschi sono più combattivi in presenza delle femmine, le femmine vengono tartassate come o peggio che coi guppy-, evitare riproduzioni troppo precoci che riducono la longevità delle femmine e risultano in poche uova non sempre buone, massimizzare il raccolto evitando la predazione delle uova da parte di terzi incomodi.
I notho sono proprio adattati a sbalzi considerevoli e repentini dei valori dell'acqua, volendo uno potrebbe prenderli col retino da un acquario e schiaffarli in un altro con valori agli antipodi senza alcuna acclimatazione. Per precauzione meglio acclimatarli gradualmente sempre e comunque, ma puoi accelerare un pochino i tempi. Anche i cambi d'acqua possono essere regolari e molto abbondanti, stimolano la frenesia riproduttiva.
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Grazie @Monica avevo ormai perso le speranze su questo topic e per questo ho notato solo ora le risposte, l'articolo l'ho letto più volte.
Aggiunto dopo 1 minuto 45 secondi:
Grazie quindi per le info sui notho, sicuramente in futuro cercherò di allevarli
Beh, non si fanno molti scrupoli...
Avevo anche pensato a qualcosa di simile, ma poi mi sembrerebbe troppo un allevamento.Alex_N ha scritto: ↑05/06/2020, 19:57Se proprio vuoi tenerli in un setup più naturale e bello da vedere, ma ti interessa anche riprodurli con successo, la cosa migliore è fare una vasca per i maschi, una per le femmine e una vaschetta per la riproduzione con il fondo di torba 7 acquario vuoto col bicchiere di torba.
Grazie mille per le informazioni, molto disponibile. In realtà mi sono reso conto di non poter gestire troppe nascite e vasche sia per l'impegno che comporta la scuola che per i miei genitori che già sopportano a malapena due vasche. Pertanto, restando sempre sui killifish, avevo pensato di dedicare la vasca ai fundulopanchax gardneri e magari un pond esterno per aphanius mento (i miei sembrano per ora d'accordo)Alex_N ha scritto: ↑05/06/2020, 19:57I notho sono proprio adattati a sbalzi considerevoli e repentini dei valori dell'acqua, volendo uno potrebbe prenderli col retino da un acquario e schiaffarli in un altro con valori agli antipodi senza alcuna acclimatazione. Per precauzione meglio acclimatarli gradualmente sempre e comunque, ma puoi accelerare un pochino i tempi. Anche i cambi d'acqua possono essere regolari e molto abbondanti, stimolano la frenesia riproduttiva.
Aggiunto dopo 1 minuto 45 secondi:
Grazie quindi per le info sui notho, sicuramente in futuro cercherò di allevarli

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Meglio. I notho possono diventare una rogna per una persona con una vita e impegni di studio/lavoro, che magari deve gestire anche altri animali e parte con l'idea che siano pesci come gli altri. Dopo un po', per quanto siano affascinanti, si rischia davvero di stufarsi, si rimanda la raccolta delle uova e le schiuse, gli adulti muoiono e non si arriva a portare avanti la linea. A distanza di un po' di tempo da quando ho scritto l'articolo, mi sono accorto che bisogna essere davvero motivati per allevarli correttamente, sono pesci che vedo più adatti adatti a chi può permettersi di gestire una fishroom piena di vaschette spoglie in cui fare allevamento di massa.
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Esperto, diciamo che ho avuto questa infatuazione... ma presto si è rivelata una rottura. Mi pento pure di aver scritto quell'articolo, ci ho messo tutto l'amore per questi pesci ma non vorrei aver fatto danni, con ragazzi come me che volevano provare e si son trovati una mezza delusione o un impegno troppo grande.
Se sei disposto a schiudere artemie ogni giorno per i piccoli, farti le colonie di microworms che hanno il tanfo peggiore del mondo (i miei avannotti accettavano solo vivo), riempirti di vaschette per l'accrescimento, rinunciare alle vacanze a meno che non ti fidi davvero dei tuoi (le uova non durano in eterno, quando sono pronte o le schiudi o muoiono... e gli avannotti devono mangiare tanto), allora accomodati. Altrimenti, ti prendi una coppia di notho commerciali perché sono belli e interessanti, te ne freghi della riproduzione (tanto almeno i guentheri e i rachovii, i più belli, sono pesci comunissimi nel circolo, e ora va di moda collezionare i pokemon killi sudamericani, se provi a vendere uova agli appassionati non se le fila nessuno e i neofiti sono scoraggiati, col senno di poi direi a ragione), li tieni in un acquario bello per quel tempo che gli resta e gli dai una vita degna. Alcuni potrebbero essere già vecchi se cresciuti ad alte temperature, altri vivere ancora come un Betta.
Sì, ho cambiato il mio punto di vista anche sulla conservazione in acquario. Ammesso che serva a qualcosa, per quella ci dovrebbero essere gli zoo. Un privato a meno che non sappia davvero quello che fa, e che non ci dedichi la vita, non ha il minimo senso che si metta a riprodurre a caso animali più o meno rari e che mai rivedranno il loro habitat naturale (che è la vera cosa da proteggere, non la singola specie fine a se stessa): è tutto collezionismo mascherato sotto nobili parole.
Se sei disposto a schiudere artemie ogni giorno per i piccoli, farti le colonie di microworms che hanno il tanfo peggiore del mondo (i miei avannotti accettavano solo vivo), riempirti di vaschette per l'accrescimento, rinunciare alle vacanze a meno che non ti fidi davvero dei tuoi (le uova non durano in eterno, quando sono pronte o le schiudi o muoiono... e gli avannotti devono mangiare tanto), allora accomodati. Altrimenti, ti prendi una coppia di notho commerciali perché sono belli e interessanti, te ne freghi della riproduzione (tanto almeno i guentheri e i rachovii, i più belli, sono pesci comunissimi nel circolo, e ora va di moda collezionare i pokemon killi sudamericani, se provi a vendere uova agli appassionati non se le fila nessuno e i neofiti sono scoraggiati, col senno di poi direi a ragione), li tieni in un acquario bello per quel tempo che gli resta e gli dai una vita degna. Alcuni potrebbero essere già vecchi se cresciuti ad alte temperature, altri vivere ancora come un Betta.
Sì, ho cambiato il mio punto di vista anche sulla conservazione in acquario. Ammesso che serva a qualcosa, per quella ci dovrebbero essere gli zoo. Un privato a meno che non sappia davvero quello che fa, e che non ci dedichi la vita, non ha il minimo senso che si metta a riprodurre a caso animali più o meno rari e che mai rivedranno il loro habitat naturale (che è la vera cosa da proteggere, non la singola specie fine a se stessa): è tutto collezionismo mascherato sotto nobili parole.
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