La butto lì ... secondo me mancano i nascondigli e le tane, la vasca è troppo "ariosa". Prova a creare grotte e barriere visive con dei sassi, oppure più semplicemente compra delle tane già fatte in terracotta, quelle che fanno per loricaridi le trovi a pochi euro online.

Barriere visive piu' che altro,le tane servono a poco secondo me.Di solito scavano buche nel fondo in cui allevano e proteggono la prole, come la maggioranza dei "centroamericani", le tane non le usano neanche per ripararsi specie se piccole e chiuse.
 

​marko66, ovviamente non conosco bene la specie, per quello dicevo "la butto lì ".
Dicevo le tane perché gira e rigira i ciclidi li ho sempre visto adorarle, ma appunto non ho mai avuto i meeki.

Depongono su substrato come legni, foglie e sassi. 
I miei Maronii ad esempio hanno deposto su sassi e sabbia. 
 
Piccolo OT: la mania delle noci di cocco usate come tane per i ciclidi (soprattutto i nani) non l'ho mai capita. Io l'ho usata 1 volta e dopo l'ho tolta e in seguito hanno sempre deposto dove volevano loro (legni e foglie più che altro)
A mio parere la mezza noce li snatura. 

​

ghino ha scritto: ↑

03/03/2023, 0:04

Piccolo OT: la mania delle noci di cocco usate come tane per i ciclidi (soprattutto i nani) non l'ho mai capita. Io l'ho usata 1 volta e dopo l'ho tolta e in seguito hanno sempre deposto dove volevano loro (legni e foglie più che altro)
A mio parere la mezza noce li snatura.

Mah, secondo me invece sono un buon simulatore di tane in assenza di vere grotte di sassi. Poi a me esteticamente non piacciono e quindi non le ho mai avute in vasca, però gli offro sempre una buona scelta di grotte fatte di vera roccia. Anzi, secondo me è una buona norma dare più tane/grotte di quanti sono i ciclidi nani in vasca, in modo che i pesci possano scegliere loro quella più più adatta alla deposizione. Se gli offri tane e grotte, depongono sempre lì dentro, in assenza di tane, piuttosto che niente, sì arrangiano su legni e foglie, ma preferiscono mille volte le tane.
Almeno questo è ciò che ho sempre osservato con i ciclidi nani.

Le gradiscono i super Pulcher. 
Ciao

​

emanuele14 ha scritto: ↑

03/03/2023, 9:12

Anzi, secondo me è una buona norma dare più tane/grotte di quanti sono i ciclidi nani in vasca

Dipende quali,tra i "nani" non tutti depongono in anfratti(serve per gli apistogramma, ma non per altri) e tra i ciclidi centro americani e dintorni ben pochi lo fanno.
Come riparo le usano solo se hanno una doppia uscita,non sono come i loricaridi.
Non c'entra direttamente col discorso ma è un esempio per rendere l'idea,Io nel Malawi ho una grotta in resina incorporata nella rocciata di dx della mia vasca abbastanza ampia e chiusa,ed è sempre occupata dai synodontis,mai dalle femmine m'buna,neanche quando i synodontis non c'erano in vasca.Ho avuto in passato apistogramma macmasteri (loro si le usano) ed avevano deposto all'interno,peccato che avevo in vasca un ancistrus ed a lui piaceva come tana.....​

Per esperienza personale Apistogramma allpahuayo e Apistogramma trifasciata hanno deposto e portato avanti la riproduzione senza noci di cocco. Se la vasca è allestita bene, con ripari naturali depongono dove loro si sentono sicuri. È ovvio che in una vasca spoglia o semispoglia la loro sicurezza è la noce di cocco. 

​

marko66 ha scritto: ↑

03/03/2023, 14:33

Dipende quali,tra i "nani" non tutti depongono in anfratti(serve per gli apistogramma, ma non per altri)

Sì sì assolutamente, con ciclidi nani intendevo proprio gli Apistogramma (poi anche i pulcher amano le grotte), hai fatto bene a precisare.
 
​

marko66 ha scritto: ↑

03/03/2023, 14:33

Come riparo le usano solo se hanno una doppia uscita,non sono come i loricaridi.

Questa è un'osservazione interessante, io se ripenso a tutti i vari Apistogramma che ho avuto, devo dire che al 100% hanno sempre deposto in tane chiuse, avendo a disposizione un'ampia scelta tra tante chiuse e aperte. Mentre nel comportamento quotidiano, devo dire che ho sempre visto spesso i miei Apistogramma entrare e uscire da tane chiuse, però effettivamente è piuttosto variabile, pensandoci bene mi viene da dire che sono più le femmine a usarle nel quotidiano, mentre il maschio è più "girovago", però anche loro ogni tanto ci entrano. Comunque varia molto, ad esempio delle mie tre femmine di Apistogramma honglsloi, quella che si riproduce ha il suo territorio definito davanti ad una tana chiusa e guai a chi prova ad entrarci, e la tiene pulita anche dalle lumache (anche se poi depone spesso in altre tane​ ), mentre le altre due girano per tutta la vasca senza filarsi più di tanto le tane, ma non si sono ancora riprodotte.
 
​

ghino ha scritto: ↑

03/03/2023, 16:22

Per esperienza personale Apistogramma allpahuayo e Apistogramma trifasciata hanno deposto e portato avanti la riproduzione senza noci di cocco.

Sì sì ovvio, è assolutamente possibile, ma il mio discorso era che deporre fuori da una grotta, per un Apistogramma è un po' snaturare il suo comportamento. In assenza di tane e anfratti si arrangiano e  depongono da un'altra parte. In base alla mia esperienza, hanno sempre deposto in tane, grotte o anfratti, insomma in un posto con un tetto sopra la loro testa ​ per questo motivo la noce di cocco mi sembra un'ottima soluzione in caso non si disponga di vera roccia o legni che per particolare forma hanno delle cavità. Ma ripeto, non l'ho mai usata perché non mi piace esteticamente e ho sempre avuto la possibilità di offrire tane più "naturali"

​

emanuele14 ha scritto: ↑

05/03/2023, 8:25

Sì sì assolutamente, con ciclidi nani intendevo proprio gli Apistogramma (poi anche i pulcher amano le grotte), hai fatto bene a precisare.

Certo,anche i pelvicachromis depongono in anfratti,infatti nella mia nuova vasca "africana" fluviale ho messo anche una noce di cocco​ (vi diro' quando mi arriveranno i taeniatus se la usano o meno),ma per quanto riguarda i cichlasoma normalmente depongono all'esterno su rocce e spostano gli avannotti in buche scavate nel fondo(come andinoacara ed i vari geophagus compresi gli incubatori orali).Anche tra i "nani" africani le strategie riproduttive variano da specie a specie.