Parrot: riproduzione inattesa.

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Joo
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Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di Joo » 07/02/2016, 20:58

Sebbene incredibile, da una settimana, seguo con molta attenzione il lieto evento: una nuvoletta di avannotti generati da un jellow Parrot di circa 7 cm., che dai suoi atteggiamenti presumo sia la femmina, e da un Citrinellum lungo circa 13 cm.
I piccoli sono ancora semi trasparenti, tranne la testa, molto evidente e pronunciata fin da ora, mentre il colore non si vede ancora.
Oltre al colore che assumeranno, seguo giorno per giorno la loro evoluzione e, per il momento, non riesco ad associare la somiglianza a nessuno dei due.
Ho l’impressione che ci troveremo davanti ad una nuova varietà di pesci e di questo attendo il parere di qualche esperto.
Trattandosi di esemplare ibrido (parrot) non mi sono mai preoccupato di intuire che gli atteggiamenti da lui (lei) assunti, erano finalizzati a metter su famiglia. Anzi, avevo l’impressione che ci fosse un’ amicizia molto forte tra i due, che durava ormai da tempo. Stavano sempre insieme.
Purtroppo ho capito troppo tardi che si trattava di una nuova famiglia e che il Parrot fosse incinta, trattandosi di esemplare vorace dall’addome comunque pronunciato, non me ne ero accorto, né ho assistito alla schiusa delle uova.

Come tutti sappiamo, il Parrot è un prodotto di laboratorio ottenuto da due varietà diverse di ciclidi. Qualcuno ritiene che essi siano un aberrazione della natura, mentre altri, come me, li ritengono simpaticissimi pesciolini molto interessanti, non solo per il loro variabile colore stabilito dall’uomo, ma anche perché seguono con molto interesse il loro allevatore, lanciando sguardi espressivi al mondo fuori dall’acqua. Non solo, sembra quasi che si accorgono di che umore siamo nel momento in cui li osserviamo da vicino, mentre il loro istinto sembrerebbe quello di interagire con noi.
Tanto tempo fa, durante le pulizie dell’acquario, vista la vicinanza tra il mio braccio ed il Parrot, che non scappava affatto, mi fermai e rimasi per pochi secondi con il braccio perfettamente fermo. A questo punto il Parrot, l’attuale mamma, si strusciò più volte contro il mio braccio come fosse un gatto. Non sono sicuro che il fatto sia dovuto esclusivamente a fattori di temperatura, ebbi l’impressione che ci fosse dell’altro.
Tuttavia, quando l’individuo, sia pure per sentito dire o per essersi documentato, parte dalla presunzione che il parrot non possa mai riprodursi, non si colgono alcuni inequivocabili atteggiamenti che non lasciano spazio a dubbi, come del resto, il fatto che questi fosse incinta, era davvero lontano dai miei pensieri, anche perché era rimasto l’unico esemplare di quella specie.
Poco tempo fa, ignaro di quanto era già accaduto dentro il mio acquario, ho cominciato a notare che Citrinellum stava diventando sempre più aggressivo, fino al punto di uccidere altri abitanti dell’acquario.

Il resto ve lo racconto così come segue, recuperando una mail:
“Udite udite, quella manichetta di balordi che tengo dentro l'acquario ha messo su famiglia.
Ora capisco perchè quello giallo, il più grande (ciclasoma Citrinellum), era sempre aggressivo fino al punto di uccidere 4 pesci.

Con la speranza di fargli capire che non doveva essere aggressivo l’ho rinchiuso in uno spazio recintato da una rete, in 1/3 dell'acquario, dove è rimasto per qualche giorno agli arresti domiciliari. Poi l'ho liberato.
Che dolore! Vederlo faccia a faccia con il Parrot attraverso la rete e scavare entrambi nella sabbia per potersi liberare. Però, anche a me faceva male vedere che Citrinellum ogni tanto ne faceva fuori uno.
Ma lui, nuovamente da libero, riprese ad essere aggressivo peggio di prima, uccidendo un altro pesce.
Da lì in poi tutte le volte che lo vedevo aggredire un altro pesce, prendevo due stecche e lo inseguivo fino al punto di vederlo boccheggiare in affanno, poi lo guardavo, lui mi guardava, e mi dava l'impressione che avesse capito, ma la cosa durava troppo poco.
Certo, non potevo stare 24 su 24 a perseguitarlo, anche perché il fatto di inseguirlo non mi piaceva per niente, però, alla fine, mi bastava sollevare le braccia, come per impugnare le stecche, e lui scappava nascondendosi nel punto meno raggiungibile e con lui scappava anche il Parrot, che apparentemente non c'entrava niente.
Anche se non poteva capirmi, almeno a parole, tutte le volte gli dicevo strage sul suo conto e cominciavo a preoccuparmi. Che fare? Bel problema! Ogni tanto gli dicevo: “se continui così ti uccido”.

Alcuni giorni fa ho notato che dentro una’anfora c'erano cumuli di mangime e di sostanze organiche che si moveva. "Che schifo", dissi, "sembra quasi che il mangime abbia una calamita in quella brocca", mentre già da tanti giorni avevo notato che il Parrot, anzi, ora “la Parrot”, entrava ed usciva dalla brocca senza mai allontanarsi, neppure per mangiare.
Avevo anche visto, senza troppo interesse, che il Citrinellum si riempiva la bocca di mangime e lo liberava nei pressi dell’anfora, in modo che anche lei (Parrot) potesse mangiare. Però! Dissi, quel bastardo ha anche una nota di altruismo, che strano esemplare. Come pesce è davvero molto bello, pensai, però è un assassino.
Poco tempo fa, misi la mano dentro l'acquario, nella sua zona preferita. Appena vide la mia mano, anzichè scappare, cominciò a mordermi con insistenza, sembravano dei pizzichini del tutto innocui, ma io le diedi uno schiaffetto e lui scappò. Poi si avvicinò il Parrot , fortemente allarmato, e mi lasciai mordere per un po’ anche da lui.
Intanto citrinellum riprese coraggio e riprese anche a mordermi assieme al Parrot.
Anche se era divertente, pensai che quei due non riuscivano più a convivere con gli altri pesci.

Poi, più tardi, arrivò Ciccio e, nel togliersi il giubbotto, mi disse:" Pà, c'è la brocca piena di pesciolini". Ma va! Quello è tutto mangime, l'avevo già visto. " No, no," disse lui, "sono proprio pesci!"
A quel punto mi misi gli occhiali, ho già qualche problema: "non è possibile" dissi "non è possibile", avrò ripetuto quella frase almeno 10 volte, mentre, con grande stupore, continuavo a guardare quella nuvoletta che si muoveva in continuazione. "E' vero!” Sono proprio pesci”. “Incredibile! E' davvero incredibile".
Anche se non poteva capirmi, chiesi infinitamente scusa a Citrinellum. Quel bastardo non è poi cosi bastardo. Ora capisco!
Che gioia, una nuvoletta di manichetta di balordi (è così che io li chiamo) grandi solo qualche millimetro, che nuotano senza meta.
Forse non vedono ancora, ma è bello sapere che dentro quei piccoli organismi c'è un cuore che batte.
La natura è una cosa meravigliosa: cosa non si fa per difendere la propria prole.
Mia moglie ha accolto con gioia il lieto evento, però ha sempre detto che gli acquari non dovrebbero esistere, come non dovrebbe esistere nessun recinto per animali. Credo che sia vero.
L’uomo è troppo egoista, e tra essi anch’io.
Certo, conoscendo la specie, continuo a chiedermi come sia possibile, sia il fatto di essersi accoppiato con un esemplare comunque diverso, sia il fatto che le uova si siano schiuse, essendo, appunto, ibrido, per altro molto giovane a giudicare dalla grandezza che essi raggiungono.
Ho subito fatto una ricerca in internet, scoprendo che i Parrot fanno raramente anche le uova, ma non ho letto un solo caso dove le uova si siano schiuse, né che possa accoppiarsi con altri diversi esemplari.
Il mio, invece, con instancabile amorevolezza, trascorre tutto il giorno a recuperare qualche piccolo che si allontana: lo aspira con la bocca e poi lo sputa dentro la brocca.

A questo punto ho inserito nuovamente una rete, formando un recinto nella zona della brocca, ma questa volta ho lasciato un varco per entrare ed uscire liberamente.

Bene.
Citrinellum ha smesso di essere aggressivo, ora tiene solo lontani dal nido gli altri pesci e si alterna con la compagna a recuperare qualche sventurato che si allontana dal gruppo, prima che possa essere mangiato dagli altri pesci.”

Tutti i giorni continuo ad osservare una sorta di migrazione assistita del piccolo banco, che sembra pascolare qua e là per l’acquario, dove nessuno si può avvicinare, né mettere il dito contro il vetro, senza scatenare l’aggressività del maschio.
Poi la sera, circa un’ora prima che venga spenta la luce, il banco viene tradotto nuovamente nel nido, dove trascorrerà tutta la notte.

Oggi i piccoli sono quasi un centimetro di lunghezza e sembrano crescere giorno per giorno in modo inversamente proporzionale alla quantità numerica rimanente, come natura vuole, ma sono ancora troppi (circa 100) per essere contenuti da adulti nel mio acquario.

Qualcuno mi sa dire se potrebbe trattarsi di una nuova specie?

Grazie a tutti. Buona osservazione.
Si deve essere in due per scoprire la verità: uno che la esprima e un altro che la comprenda.
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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di Matteorall » 07/02/2016, 22:01

Ho subito fatto una ricerca in internet, scoprendo che i Parrot fanno raramente anche le uova, ma non ho letto un solo caso dove le uova si siano schiuse, né che possa accoppiarsi con altri diversi esemplari.
In rete si trovano video di nidiate di "Parrot".

Comunque io non andrei a dar fastidio ai pesci con stecche e quant'altro, piuttosto leva i pesci che, se sono stati uccisi, non potevano convivere con il ciclide.

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carmen
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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di carmen » 08/02/2016, 6:34

Quando puoi ci metti qualche foto?
Sempre e solo ciclidi :)

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Joo
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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di Joo » 08/02/2016, 13:44

Buongiorno Carmen, buongiorno Matteo,
nel mio acquario ci sono solo ciclidi ed un piccolo pulitore, che da diversi anni continuavano a convivere tranquillamente con il nostro soggetto.
Il problema nasce quando la coppia deve difendere la prole, quindi attacca tutto ciò che potrebbe costituire un pericolo per la sopravvivenza dei propri piccoli.
Non ero preparato per questo evento. Penso inoltre che lui, in queste circostanze, attaccherebbe anche gli esemplari della sua stessa specie.
Tra l’altro ho visto il pulitore aggirarsi nei pressi del nido, ma non è stato aggredito, solo allontanato. Presumo quindi che la coppia abbia la piena consapevolezza di capire da quale parte arriva il pericolo.
Per il resto, la mia coscienza mi dice che non bisogna stuzzicare gli animali, però mi dice anche di tentare di salvaguardare il diritto alla vita degli altri esemplari.

Oltre alla coppia in questione, nel mio acquario sono rimasti un Astronotus (di oltre 300 g.) ed un altro ciclide con livrea leopardata ( cm 12, non ricordo il nome), velocissimo e molto vorace, entrambi quasi sempre confinati in un angolo, come segno di sottomissione. Dubito comunque che possano essere uccisi.

Grazie per aver risposto.

Allego due foto.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di darioc » 08/02/2016, 14:09

Giovanni 61 ha scritto: sia il fatto che le uova si siano schiuse, essendo, appunto, ibrido,
Ma il parrot da che animali proviene? :-?
In teoria, se non sbaglio, gli ibridi sono fertili se i genitori appartengono allo stesso genere... Mi pare dipenda dal fatto che i genktori abbiano lo stesso numero di cromosomi.
Se il parrot deriva da due Cichlasoma potrebbero essere fertili anche i piccoli nati ora. :D
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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di Shadow » 08/02/2016, 14:48

Il problema dei parrot é che non é l'ibrido di due sole specie.. Ma di talmente tante che c'è un tale miscuglio di geni che capire qualcosa di loro é difficile. La fertilità o meno di un esemplare é impossibile da determinare, si può parlare di probabilità il mulo generalmente non é fertile ma talvolta riesce a riprodursi con cavalli o asini.

Hanno la nomea di essere sterili perché una specie che geneticamente é poco fertile, con un carattere e un istinto che è un insieme di geni tra tanti pesci rende spesso anche per loro difficile il corteggiamento da qui la nomea di pesci aggressivi.

Per quel che mi riguarda io non condivido la loro creazione e potendo ne vieterei il commercio come era stato deciso in origine in Italia.

Non capisco la motivazione del creare un pesce quando nemmeno ne abbiamo classificati molti, inoltre non saprei come allevarlo un pesce che non esiste in natura.. Lo devo trattare come se fosse un severum? O come se fosse un Paraneetroplus synspilus? O ancora Amphilophus citrinellus ?
Sono più di 4 specie quelle utilizzate ;)
Bisogna accettare le critiche perchè sono il miglior modo di imparare

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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di Joo » 08/02/2016, 15:06

Purtroppo la genetica è molto lontana dalla mia portata.
Quanto al Parrot, credo che le sue possibilità di riprodursi siano paragonabili a quelle di un mulo.
Tuttavia, penso che per i neo nati si tratti di una sorta di ritorno al passato, ovvero, un limbo temporale indefinito, dove la natura ha fatto il suo corso, anche a seguito di interventi con manipolazioni genetiche apportate dall’uomo. Quindi, suppongo che le possibilità di riproduzione siano decisamente più alte per i neo nati, di quanto non lo siano per la loro stessa origine.
Come origine, parliamo comunque di accoppiamento tra esemplari non esattamente uguali, in cui solo la femmina è ritenuta un ibrido.

Apprezzo molto l’interesse che ha suscitato l’argomento, attendo comunque, ove possibile, la risposta di un esperto.

Grazie ancora.
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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di lorenzo165 » 09/02/2016, 17:56

:-h Giovanni, ricordo ancora con stupore il loro avvento nel mondo acquariofilo.
Apparso se non ricordo male negli anni ottanta è stato nelle vette in classifica dei pesci più venduti. :)

Le vasche dei negozi brulicavano sempre più di numerosi ibridi, frutto di numerosi incroci strani cui hanno contribuito: Hypsophrys nicaraguesis, Rocio octofasciata, Cichlasoma festae, Thorichthys meeki ecc. ecc.
Purtroppo, come spesso accade, si tende a strafare e insieme ad esemplari selezionati (ma comunque moralmente accettabile per quanto discutibile) se ne videro alcuni che addirittura presentavano scritte sul corpo.

Questo ciclide si mostra abbastanza vivace ma in presenza di propri simili, specie se introdotti dopo lo trasforma ben presto in un pesce aggressivo.
Per quanto concerne la riproduzione il Red parrot può riprodursi spontaneamente nelle nostre vasche.
In particolare sono i maschi ad essere sterili, perchè non sono capaci di produrre spermi maturi; ecco perchè nella stramagioranza dei casi gli allevatori ricorrono alla stimolazione ormonale, oppure preferiscono accoppiare le femmine di red parrot con maschi di altri ciclidi. :)

Anche l' Amphilophus citrinellus si mostra abbastanza socievole, ma col passare del tempo l'aggressivita territoriale prende il sopravvento e nello spazio limitato di un acquario, a farne le spese sono proprio gli altri inquilini.
La loro taglia iniziale non deve trarre in inganno, bisogna offrirgli vasche di sufficiente grandezza e ricca di nascondigli. ;)

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Re: Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di Joo » 09/02/2016, 22:44

Grazie Lorenzo, mi hai schiarito un po’ le idee.
Normalmente i ciclidi diventano padroni del territorio, soprattutto nei confronti di coloro che arrivano dopo, e non solo, dopo l’ambientazione, attaccano anche i coinquilini che li hanno preceduti, soprattutto se di taglia più piccola.
I parrot comunque al 99% simulano solo l’aggressione, difficilmente mordicchiano, anzi, sembra che loro abbiano più paura di colui che vorrebbero attaccare, anche perché, avendo la bocca piccola rispetto al corpo, sono quasi sempre svantaggiati.
In merito al nostro Amphilophus citrinellus, esso invece non teme rivali, soprattutto se chiamato a difendere la prole.
Il mio acquario e di 300 litri (400 di volume totale) ed è molto ricco di nascondigli. L’ho costruito nel 84 e messo in esercizio nel 86. Da allora non ha mai smesso di funzionare, neppure a seguito di un trasloco.
Considera che fino a poco più di un anno fa ha funzionato in perfetta simbiosi con i suoi abitanti, per un periodo di oltre 15 anni, allorquando non è mai morto neppure un solo pesce, né in quel periodo è mai stato introdotto un nuovo inquilino. Sappiamo che l’arrivo di un nuovo inquilino è sempre rischioso. Salvo problemi, tuttora cambio l’acqua solo due volte l’anno.
Comunque non mi ritengo un grande esperto. L’acquario mi appassiona molto, ma entro certi limiti.
Il mio primo approccio con i parrot è avvenuto circa 15 mesi fa, a seguito della costruzione di un acquario da 800 litri, che gira attorno ad una colonna di cemento armato, quindi con 4 lati panoramici.
Il proprietario dell’acquario è un mio amico, del tutto profano al mondo dei pesci, pertanto, viste le dimensioni dell’acquario e la sua inesperienza gli consigliai di popolare l’acquario di soli ciclidi, quindi andammo insieme a comprarli.
Fu in quella occasione che vidi per la prima volta i Parrot e non seppi resistere alla tentazione di prenderne qualcuno anch’io.
All’atto dell’acquisto pensai che fossero normalissimi pesci, né chiesi informazioni sulle loro origini e, visti i miei 15 anni di assenza dai venditori, non avrei mai pensato che l’uomo avesse osato tanto. Poi nell’approfondire ho scoperto il resto ed in parte mi dispiace che si giochi così con gli animali. Ma l’essere umano, laddove fiuta il bussines non perde certo l’occasione.
Comunque i parrot sono i miei preferiti.
Quanto al nostro Amphilophus citrinellus, proprio questa sera ho risolto anche il suo problema, anzi il mio. Ho diviso l’acquario quasi in diagonale con una zanzariera contenuta in un telaio dove non passano neppure gli avannotti: da una parte è collocata la neo famigliola e dall’altra i rimanenti inquilini.
Ora i piccoli pascolano sparpagliati in lungo e in largo sul fondale, mentre i genitori non si pongono più alcun problema di doverli proteggere.
Temo che tra qualche mese ci sarà un'altra nidiata. Spero di no.
Grazie ancora per il tuo prezioso intervento.
Quanto a me, ho ancora la curiosità di capire a quale parrocchia appartengono i piccoli.
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Parrot: riproduzione inattesa.

Messaggio di lorenzo165 » 10/02/2016, 13:47

Eviterei se possibile la convivenza con altri pesci, a meno che non si tratti di vasche davvero spaziose (almeno 500 litri).

Considerando anche che l'Amphiliphs citrinellus arriva fino a 35 cm e il Red parrot, che dipende dalla varietà risulta imprevedibile la taglia finale: in poche parole, ci si può ritrovare in presenza di un nano di 12/15 centimetri al massimo come con un gigante grande almeno il doppio!

Sono pesci che sporcano parecchio: a tale riguardo reputo di vitale importanza un filtraggio molto potente. ;)
Se fai dei cambi d'acqua a lunga distanza ti consiglio di effettuarli accompagnati da una pulizia del fondo.
Giovanni 61 ha scritto: Quanto a me, ho ancora la curiosità di capire a quale parrocchia appartengono i piccoli.
Credo proprio che ti ritroverai uno dei tanti altri ibridi sfornati all'epoca. :)

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