Matty03 ha scritto: ↑

22/01/2020, 9:46

Una codaa così rovinata é molto soggetta a problemi secondari

Matty03 ha scritto: ↑

22/01/2020, 9:46

Il problema adesso é proteggerlo da malattie.
Il blu di metilene é un "disinfettante", come il sale.

Ora come ora per me fa comodo...
Quella è una coda mangiata, una ferita completamente aperta

Dandano ha scritto: ↑

22/01/2020, 9:48

Ora come ora per me fa comodo...
Quella è una coda mangiata, una ferita completamente aperta

Esatto
Qualche disinfettante lo metterei

Matty03 ha scritto: ↑

22/01/2020, 9:46

La catappa puó essere utile, ma in questo caso non indispensabile

Nella mia esperienza (minimerrima) una foglia di catappa messa in quarantena adesso serve a poco perché rilascia poco.
Messa in vasca, macerando da subito, renderà l'ambiente più sano quando il pesce sarà inserito post quarantena e lo aiuterà dopo la cura.
Intendevo quello: mettere catappa in acquario da subito in modo oltre alla cura (su cui non mi pronuncio, non me ne intendo) sia poi seguita da un ambiente adatto a "fare riabilitazione".

Nulla vieta di fare degli infusi di Catappa da dosare nella vaschetta della cura.
Metti un po' d'acqua a bollire e dieci minuti e sei a posto.
Filtrali anche se riesci

Ok, grazie a tutti per le risposte
Vi spiego meglio la situazione visto che ieri ho saltato dei particolari.
@Gioele
Sicuramente il colisa ha fatto il suo ma il pesce era stato messo in isolamento ancor prima di arrivare fino a questo punto. Le persone che lo avevano in casa, avevano gia iniziato una cura con il sale e le pinne stavano guarendo, poi hanno iniziato a peggiorare fino a questo punto. Come ho gia detto, era solo quando le pinne sono arrivate a quel livello. Ecco perché ho pensato subito a una corrosione. Ho visto le foto dei primi giorni di isolamento e non erano cosi gravi anzi.
Comunque sto notando dei piccoli miglioramenti, le pinne hanno i bordi leggermente meno rovinati e forse sono ricresciute un po.
Appena riesco a trovare un altro riscaldatore lo metto in un piccolo acquario di 10l
è capitato in un momento terribile

Tarz ha scritto: ↑

22/01/2020, 13:21

Appena riesco a trovare un altro riscaldatore lo metto in un piccolo acquario di 10l

Se la temperatura in casa non sta sotto i 20 gradi puoi farne a meno

In questo caso per me un riscaldatore invece è strettamente necessario.
Certo a 20° un Betta ci vive anche, sopravvivono pure a meno io stesso ne ho pescato uno in laghetto con 13 grad8. Ma un Betta così debilitato io non lo terrei sotto i 25° personalmente

Dandano ha scritto: ↑

22/01/2020, 14:37

In questo caso per me un riscaldatore invece è strettamente necessario.
Certo a 20° un Betta ci vive anche, sopravvivono pure a meno io stesso ne ho pescato uno in laghetto con 13 grad8. Ma un Betta così debilitato io non lo terrei sotto i 25° personalmente

Concordo
Io il sale lo aggiungerei comunque

Dandano ha scritto: ↑

22/01/2020, 14:37

In questo caso per me un riscaldatore invece è strettamente necessario.
Certo a 20° un Betta ci vive anche, sopravvivono pure a meno io stesso ne ho pescato uno in laghetto con 13 grad8. Ma un Betta così debilitato io non lo terrei sotto i 25° personalmente

Quoto in pieno

Dico anche io la mia.
Vasca piccola, 5/10 lt massimo, temperatura 26/28, solo acqua tenera e catappa. Per catappa non intendo una foglia ma quattro, cinque, sei (quercia in alternativa)...l acqua deve essere un the molto scuro. No sale. Cambi al 30/50% a tre giorni, cibo di qualità.
Nei paesi di origine questo è la prassi per pesci feriti e/o debilitati compresi quelli impiegati nei combattimenti (e che hanno un costo anche rilevante)