Facciamo chiarezza su questo punto.Shadow ha scritto:se ben ricordo abbiamo nello staf un poliziotto, in comando da lui questa legge è conosciuta? nel comando di mio babbo noMattia90 ha scritto:Quindi vorresti dirmi che i regolamenti nazionali sono differenti da quelli regionali/comunali?
Esiste una legge nazionale (e quindi valida per tutto il territorio italiano) che regolamenta in maniera generica il "maltrattamento degli animali", non esiste un elenco dettagliato per ogni singola specie/genere o famiglia (sarebbe improponibile farlo).
Detto questo, ogni autorità locale può emanare ordinanze e disposizioni che ovviamente hanno effetto soltanto nel territorio di appartenenza, queste "leggi" devono prendere spunto o comunque attenersi alle regole generali.
Il controllo del rispetto di tali norme è demandato agli organi di Polizia se riguarda leggi di carattere nazionale, mentre in caso di leggi/norme/ordinanze locali devono essere altri enti: Polizia locale, polizia provinciale, ecc.
Esistono poi altri enti (l' E.N.P.A. ad esempio visto che parliamo di animali) che sono abilitati a ricevere le denunce e segnalare alle autorità.
Detto questo (e scusate la lungaggine), siamo in presenza di una problematica comunque difficilmente risolvibile , fin quando non ci saranno studi certificati che dimostrino come e in quanto spazio vanno tenute le singola specie, dobbiamo sperare nel buon senso dell'acquariofilo e del Sindaco.. Per fare l'esempio precedente, la Askoll non viola nessuna legge vendendo contenitori da 5 litri ad uso acquario perché nessuno ha mai stabilito in qualche legge nazionale che per detenere dei pesci occorrano un tot di volume minimo.
Anche nei comuni ove vige un'ordinanza specifica la vendita non può essere vietata perché magari dove abita l'acquirente non c'è nessuna restrizione e nessun negozio di acquari e quindi ha tutto il diritto giuridico di acquistarlo... (Ho soltanto chiarito il discorso legale, personalmente sono indignato che non si possa fermare questa cosa!)