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Una splendida guida sull’utilizzo in acquario di legni raccolti durante le vostre passeggiate romantiche (o mentre cercate i funghi…).


Spesso, quando progettiamo un nuovo acquario, decidiamo di inserire legni e radici. Oltre a creare stupendi effetti scenografici, infatti, forniscono riparo ai pesci e sono un ottimo supporto per le piante epifite.

In negozio possiamo trovarne di ogni forma e dimensione, ma quasi sempre a prezzi elevati; eppure, passeggiando in un bosco o sulle rive di un lago, sarà capitato a tutti di vederne alcuni molto belli… e gratuiti. Impossibile non chiedersi:

“Si potranno utilizzare in acquario? E quali trattamenti saranno necessari?

Con questo articolo proveremo a rispondere a queste domande. Ovviamente non potrà essere una guida esaustiva vista l’enorme varietà di legni reperibili sul nostro territorio; ci limiteremo quindi alle essenze più amate e utilizzate dagli acquariofili.

Posa dei legni in acquario
Posa dei legni in acquario

Prima di cominciare propongo qualche definizione generale che tornerà utile nel corso della lettura.

Essenza legnosa: in botanica è sinonimo di «specie», deriva dal latino.

Legno: è il materiale che costituisce radici, tronchi e rami delle piante. La sua cellula è composta da due elementi: la cellulosa e la lignina. Facendo un’analogia con il cemento armato, la cellulosa svolge la funzione delle armature, la lignina quella del cemento.

Conifera: significa «portatrice di coni», cioè di pigne. Sono piante sempreverdi con foglie aghiformi. Contengono la resina, una sostanza odorosa e appiccicosa.

Latifoglie: sono piante «a foglia larga», caratteristica che le distingue dalle «aghifoglie».

Radici: assorbono acqua e sali minerali dal terreno e ancorano la pianta al suolo.

Corteccia: è la parte esterna del fusto e delle radici. È formata da due strati: uno interno, che trasporta la linfa; e uno esterno, che protegge la pianta dagli agenti esterni.

Tannini: sono un vasto gruppo di composti chimici presenti nei tessuti di molte piante; vengono usati per tingere i tessuti, colorare la carta e, in medicina, come astringenti. Proteggono la pianta dagli agenti patogeni. Un legno con molti tannini in acquario ha due effetti:

  • rende l’acqua scura;
  • tende ad abbassare il pH.

Il primo effetto è soprattutto estetico, il secondo invece incide sull’ecosistema.
Vi invito ad approfondire l’argomento nell’articolo dedicato agli acidificanti naturali.

NB

L’articolo viene aggiornato costantemente grazie all’aiuto degli utenti del forum. Ultima data di modifica: 12/11/2017.

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