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Avrete senz’altro letto la nostra versione del protocollo PMDD (se non l’avete fatto vi invitiamo a farlo). Tuttavia qualche lettore potrebbe trovarsi nella necessità di aggiungere alla fertilizzazione dell’acquario i cosiddetti «inquinanti»: nitrati e fosfati. Con questo articolo scopriremo come farlo con una versione avanzata del protocollo PMDD.


Su Acquariofilia Facile, com’è noto, abbiamo già proposto un protocollo PMDD per fertilizzare l’acquario.
A tutt’oggi, risulta il nostro articolo più letto e discusso.

Tuttavia, è stato proprio il suo successo a spingerci verso una sua evoluzione, o forse dovrei chiamarla “integrazione”…

In diverse versioni, quell’articolo gira in rete dal 17 Agosto 2011, quando lo pubblicai nel forum che frequentavo all’epoca; abbiamo ormai esperienze da migliaia di persone, sui suoi effetti.
Sappiamo esattamente cosa può fare, ma soprattutto cosa NON può fare.

Nel seguito dell’articolo, non lo chiameremo “protocollo“, ma “metodo“, decisamente più corretto.
Chi lo conosce, infatti, sa benissimo che si danno dosaggi e tempistiche solo per iniziare.
In seguito, la somministrazione va regolata sugli sviluppi delle piante, aiutandosi, se necessario, con un conduttivimetro da pochi euro.

Ma torniamo a noi…
Le innumerevoli discussioni sul nostro forum (dove vi invito a registrarvi gratuitamente, per qualsiasi approfondimento) hanno evidenziato alcuni limiti che erano già stati anticipati nella prima versione, di cui mostro un ritaglio:

Avvertenza articolo 1 PMDD

In questo secondo articolo, cercheremo di superare quei limiti, proponendo alcune soluzioni.
Dopo questa introduzione, l’indice mostra una divisione in 5 parti.

  • Nel primo capitolo tratteremo alcuni concetti generali, a beneficio di chi non segue il forum.
    Non tutti sono a conoscenza delle nostre discussioni; è quindi necessario spiegare cosa sia accaduto, in questi anni di chiacchierate sull’argomento.
    Per i nostri più assidui frequentatori, quella prima parte può sembrare ripetitiva, ma consiglio di leggerla almeno la prima volta.
    Nei capitoli successivi, infatti, si darà per scontato che tutti lo abbiano fatto; per chi decidesse di passare oltre, certi passaggi potrebbero essere difficili da capire.
  • Nel secondo capitolo vedremo che un eventuale squilibrio, legato ad un eccesso di piante rapide, difficilmente può essere risolto aumentando il carico organico.
  • Il terzo e quarto capitolo sono senz’altro il cuore di questo articolo.
    Affrontano il problema con una soluzione semplice, economica e facilissima da reperire, spesso consigliata sul nostro forum, ma mai spiegata dettagliatamente.
  • Infine, nel quinto capitolo, proporremo un metodo un po’ più impegnativo, anche nei costi, ma che consente di intervenire in modo davvero “chirurgico”, per i più… perfezionisti.

Talvolta, troverete delle foto di acquari, di fertilizzanti e di piante, forse già viste sul forum.

Vari prodotti del PMDD
(clicca per ingrandire)

Sono opera di diversi moderatori di Acquariofilia Facile, in particolare cito Cuttlebone, Emix, Enkuz, Gibogi, Simo63 e Specy (in ordine alfabetico), ma anche molti altri utenti mi hanno aiutato in questo sforzo.
Talvolta, qualcuno ha aperto appositi topic sul forum, per condividere prodotti, sperimentazioni e risultati.

Voglio quindi sottolineare che io sono solo il “dattilografo” della situazione, quello che si occupa di mettere insieme parecchi mesi di esperienze differenti.

Prima di concludere questa introduzione, voglio ripetere che questo articolo non sostituisce il primo, ma lo integra.
Non proponiamo soluzioni alternative, ma aggiuntive, per certi allestimenti in cui il metodo-base si rivela insufficiente.

Chi non avesse ancora letto l’articolo precedente, è quindi invitato a farlo ora, prima di continuare.

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