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Ci sono tre specie di piante, tutte appartenenti al genere Cabomba, che risultano particolarmente diffuse negli acquari di tutto il Mondo: Cabomba caroliniana, Cabomba aquatica (senza la “c”), Cabomba furcata (o piauhyensis).


Sono quelle vendute comunemente nei negozi di acquaristica.

Ci sarebbe anche la Cabomba palaeformis, che esiste in due varietà (verde e rossa).
Ma se riuscite a trovarla in un negozio, quella settimana non giocate la lotteria; la fortuna l’avete già esaurita!
In seguito dedicheremo un capitolo anche a lei, nel caso qualcuno riuscisse ad averne un esemplare, in qualche modo.

Cabomba aquatica caroliniana furcata palaeformis
Il genere Cabomba

Della Cabomba haynesii non parleremo affatto; la sua diffusione è limitata alle paludi della Florida, e non ho mai sentito parlare di un suo impiego in acquariofilia.
Qualunque altra specie, con qualsiasi nome la troviate, è una varietà di quelle già citate. Generalmente si tratta di nomi obsoleti, che vengono accettati come sinonimi.

A proposito di nomi, preciso subito che non troverete significati etimologici, sul termine Cabomba.
Si tratta di un nome attribuito alla pianta dalle popolazioni indigene della Guyana.
E’ quindi inutile cercare strani significati derivanti da Greco e Latino, come accade spesso con altre specie.

L’articolo è piuttosto lungo, ma è strutturato in modo tale che solo il primo capitolo, ovvero il prossimo, è comune a tutte le specie.
In seguito, chi fosse interessato ad una sola di esse potrà approfittare dell’indice a destra, saltando immediatamente al capitolo di suo interesse.

Buona lettura!

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