
mmm qualcosa non mi torna.Tritium ha scritto: ↑Come dissi all'inizio, il caso migliore è l'accoppiata aspirazione + immissione "modulata", dove le velocità dei due flussi (aspirato ed immesso) vengono fatte coincidere (quindi con le ventole che girano in modo diverso.. o con aspirazione più veloce o con immissione più lenta)
- Siamo d'accordo che attraverso una ventola passa una quantità d'aria proporzionale alla sua velocità di rotazione.
- Siamo d'accordo che attraverso una ventola entri tanta aria quanta ne esca.
- Mi torna, leggendo anche il link di @Lupoagain che la "forma del flusso" o profilo sia diverse in entrata ed uscita (semplificando molto: in uscita le molecole vengono spinte ed in entrata le molecole si muovono verso un punto in cui trovano spazio vuoto).
Ma la necessità di avere un'aspirazione piú veloce di un'immissione è dipendente dalla distanza fra le due ventole.
Se la velocità del flusso immesso, essendo un cono, diminuisce con la distanza (perché l'aria "si distribuisce" in giro), allora all'altro estremo non arriveranno molecole d'aria alla stessa velocità di quando sono entrate e la velocità della ventola di estrazione non avrà la necessità di essere piú alta.
Mantenendo la stessa velocità avrai comunque la certezza di rimuovere la stessa quantità d'aria immessa dall'altra ventola.
Una velocità piú alta comporterebbe che la quantità di aria aspirata sia superiore a quella immessa.
Il che non è necessariamente un danno, teoricamente una depressione per quanto piccola favorisce l'evaporazione, ma cmq l'effetto potrebbe essere tanto piccolo da non valer la spesa.
O potrebbe causare l'ingresso di aria da altri spifferi del coperchio spezzando il moto laminare.
Direi che la differenza di velocità fra le due ventole, ha tanto meno senso quanto piú è lungo l'aquario, a meno di non pensare a ventole intermedie per rinforzare il flusso...