Materiali da evitare

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Jovy1985
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Re: Materiali da evitare

Messaggio di Jovy1985 » 07/09/2015, 14:34

andrea-m ha scritto:Piccolissimo contributo, sono acquariofilo da solo un anno ed un post come questo lo leggo per sapere, non per consigliare. Ad ogni modo sono relativamente 'fresco' di un'approfondita ricerca sui filtri -per quanto possibile- e ricordo chiaramente una differenza. La tedesca Eheim, ad esempio al contrario di ADA che guardo molto all'estetica, propone solo tubature in gomma verdi e non trasparenti perché dichiara che contrastino la formazione di alghe all'interno del tubo, credo non facendo passare la luce, e per questo, secondo il produttore, più 'efficienti'.
Quanto dice eheim è vero: i loro tubi antialghe funzionano...io li possiedo.

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TureAndrew
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Materiali da evitare

Messaggio di TureAndrew » 06/01/2018, 1:27

Buona sera a tutti..
scusatemi, ma ho letto in giro del DAS modellato e rivestito con plastificante impermeabilizzante per creare grotte, montagne ecc.. vi risulta vero?
Questi utenti hanno ringraziato TureAndrew per il messaggio:
Catia73 (14/03/2020, 9:39)
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Lo aggiungo io *-:)

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Materiali da evitare

Messaggio di Otaku » 06/01/2018, 5:31

Cerco di portare un piccolo contributo a chi ha espresso curiosità in materia:

-Alluminio: certo che si ossida, lo fa con una velocità che è circa un milione di volte maggiore di quella del ferro. Per fortuna il suo ossido è stabile, inerte e atossico. Tracce di alluminio possono essere considerate debolmente tossiche, ma d'altro canto il rilascio è ostacolato dalla patina esterna di ossido: è sicuro per pentolame e piccole attrezzature da acquaristica. NON è un materiale di grado chirurgico, ed è un vivace attivatore. Promosso con riserva.

-Rame: piuttosto tossico. Le vernici anti conchiglie per la carena delle navi ammazzano i cirripedi grazie al loro contenuto di rame. :(
È un potente attivatore: la spuma di bianco d'uovo riesce meglio in una terrina di rame perché il rame modifica, entrandovi, la struttura della preparazione. In questo caso no, non morirete avvelenati: potete mangiare tutte le spume che volete, ma oltre i quattro chili rischiate di crepare per l'esplosione dello stomaco!

-Acciaio inossidabile AISI 304, AISI 316: materiali del miglior grado farmaceutico, alimentare e chirurgico. Eliminati dall'uso nel settore delle protesi solo perché, a causa di effetti ferromagnetici, durante le TAC si muovono violentemente all'interno del corpo.
I metalli che contengono, principalmente nickel (austenitizzante) e cromo, sono intimamente legati alla struttura atomica del materiale. Il loro rilascio, benché sfugga ad un apprezzamento preventivo, è da ritenersi pressoché innocuo. Promossi.

-Sanicro28, Zeron100, Ferralium255, saf2205, superleghe hrsa: tutto il popò di metalli che contengono (nickel, rame, cromo, tungsteno... cobalto!!) ha la funzione di stabilizzare la lega. Promossi.

-Titanio, titanio 3/2,5, titanio 6/4. Idonei.

-Polietilene, polipropilene, pvdf: idonei.

-ABS, polistirene: non completamente inerti, ma da considerarsi idonei.

-Vetro: ok. Vetro borosilicato (pyrex, duran): ok.
Cristallo: il rilascio di piombo è grave già dopo qualche mese a mollo. Se tenete il cognac o il whisky dentro a quelle bottiglie di cristallo piacevolmente demode', ebbene: vi state avvelenando. I bicchieri di cristallo sono ok perché il contatto con le bevande si presume molto più breve.

-Accoppiamenti tra leghe diverse: un particolare di piccole dimensioni (es: un rivetto) resisterà alla corrosione galvanica se applicato a una massa metallica di materiale più debole sulla scala galvanica, ma non viceversa. Ovvero, un rivetto in AISI 316L è ok se applicato a un manufatto in alluminio. Un rivetto di alluminio si corroderà in breve se applicato a un manufatto in AISI 316L.

-Passivazione degli acciai inossidabili: "inossidabili" è solo un modo di dire. Andrebbero, a rigori, chiamati "ossidabilissimi". :) Infatti, il cromo che contengono, a contatto con l'ossigeno, forma una patina passiva e stabile di biossido di cromo che preserva il materiale sottostante e rende il pezzo inerte.
Per riscontro, il ferro comune forma ossido di ferro... E voi direte, embè, non va bene lo stesso? Il problema è che la molecola di ferro è decisamente ingombrante, e siccome "non ci sta" nel punto in cui si era formata, si solleva ed espone nuove molecole di ferro all'ossidazione, molecole che a loro volta si solleveranno, finché tutto il materiale, in parole povere, finisce, e il pezzo scompare. :( Fateci caso: la ruggine sul ferro è in rilievo!
Sott'acqua l'acciaio inox non ha le condizioni necessarie (acqua, ossigeno, acqua, ossigeno, ecc, che sono la sua manutenzione naturale) a formare la pellicola di biossido di cromo, ma è pur vero che si forma istantaneamente durante la costruzione del manufatto, ed è durevole e tenace.
Va detto che sott'acqua esiste il fenomeno della corrosione per vaiolatura e la pitting corrosion, ma direi che in acquaristica interessano in modo del tutto marginale.

L'ora è tarda... Spero di aver reso in maniera ragionevolmente chiara queste poche note.
Questi utenti hanno ringraziato Otaku per il messaggio (totale 3):
marko66 (06/01/2018, 6:53) • SETOL (06/01/2018, 19:48) • Catia73 (14/03/2020, 9:43)

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