Pethia nigrofasciata

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Rhinoperus
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Pethia nigrofasciata

Messaggio di Rhinoperus » 23/01/2022, 9:29

Ciao a tutti, vi aggiorno sulla mia esperienza.
Dopo un paio d’anni posso dirlo: i Pethia Nigrofasciati sono pesci di rara bellezza e dal carattere particolare.
È una specie che secondo me si adatta bene ad un acquario di comunità.
Vi sembrerà strano ma è proprio così. Ho provato in questi due anni ad inserire in acquario diverse tipologie di inquilini e non hanno mai dato un problema “diretto” (mi spiegherò meglio più avanti).
È una specie molto resistente. Resiste a periodi di stress dei valori in modo abbastanza impressionante.
Posso dirlo mio malgrado perché nell’estate del 2020, dopo aver acquistato ed allestito la vasca ad inizio anno, ho avuto una disgrazia. Siamo andati in ferie per tre settimane, e per non dare fastidi a parenti, amici, vicini ecc abbiamo pensato di comprare una mangiatoia automatica. Dopo averla provata per un paio di weekend prima, ci siamo fidati. Abbiamo messo in funzione la mangiatoia, abbiamo chiuso la porta di casa e siamo felicemente partiti per le vacanze. Circa dieci giorni dopo, abbiamo chiesto ai miei suoceri di passare da casa nostra (non so nemmeno per quale motivo). In acquario era l’apocalisse, mangime in ogni dove, ormai bianco: sembrava avesse nevicato; pesci e Caridina morte ovunque. Acquario decimato. Decido di chiamare mio padre, anche lui appassionato di acquari da tempo immemore, a cui chiedo di passare per pulire l’acquario e per ridurre il fotoperiodo per evitare il peggio. Una volta tornati dalle vacanze, era forse mezzanotte, entriamo in casa: acquario acceso. Sostanzialmente aveva ridotto il fotoperiodo ma non aveva impostato l’automatico, per cui è rimasto una decina di giorni 24 su 24 acceso. Non vi dico la quantità di infestanti presenti. Ho impiegato circa 10 mesi a rimetterlo in sesto: un consiglio per chiunque abbia un’esperienza simile: smontate l’acquario completamente, regalate i pesci a qualcuno. Fate asciugare tutto, lavate e ripartite da zero. Fate molto molto molto prima.
Detto ciò, nonostante la fine del mondo, alcuni di questi esemplari (2) sono ancora vivi.
Ma torniamo ai pethia.
Sostanzialmente sono pesci adolescenti, sempre in lotta per capire chi è più forte, chi è più bello.
Questo comporta due cose:
- livrea dei maschi che sia accende di rosso in testa e nero lungo il resto del corpo
- un gran movimento su e giù per l’acquario (si rincorrono solo ma non si feriscono)
Una particolarità che ho notato: la livrea del più forte in quel momento, e ripeto in quel momento, è la più intensa, il “secondo” un po’ meno e via via a degradare fino al più debole che assomiglia quasi ad una femmina.
Non hanno molto interesse per le femmine (inizialmente avevo solo un gruppo di maschi adulti, i comportamenti non sono cambiati in modo sostanziale).
Dicevo prima che sono pesci che sia adattano a qualsiasi altro pesce in comunità perché a conti fatti, non si interessano minimamente di cosa succede al di fuori della loro lotta di supremazia. Bisogna vedere se gli altri sono d’accordo ad avere inquilini così vivaci! Questo è il vero problema.
Prima del disastro avevo solo abbinato titteya e caridina japonica. A seguire ho provato In prima battuta a tenermi sul biotipo asiatico e poi Ho virato sul Sud America:
Riporto di seguito le specie che ho abbinato (non in ordine cronologico):

Puntius titteya: abbinamento perfetto, nessuna controindicazione, stanno anche bene insieme da un punto di vista estetico. Sono pesci estremamente resistenti, durante l’apocalisse ricordo forse un paio di loro morti su una decina, impressionante.

Caridina Japonica Amano: a patto di avere buoni nascondigli (non si sa mai) l’abbinamento è consigliabile. Non ho mai visto un episodio di attacco.

Trichopodus Leerii: hanno sofferto un po’ il trambusto all’inizio ma poi si sono abituati. Anche qui buffa tragica storia: un giorno mia moglie mi chiama e mi chiede di uscire prima dal lavoro perché un pesce si è incastrato nella barchetta. Potete immaginare la risposta. Una volta tornato a casa, effettivamente un leerii era diventato un tutt’uno con la barchetta. Ho cercato di essere più delicato possibile inizialmente, ma poi era davvero incastrato che sembrava avessero messo della colla. Per cui per disincastrarlo ho dovuto schiacciare e spingere il poveretto che ovviamente riportava delle squamature. Non è durato molti giorni. Ma la cosa che mi ha lasciato senza parole è che la compagna gli è rimasto vicino tutto il tempo, e si è lasciata morire insieme a lui. Non ha più mangiato.

Petitelle: ottimo abbinamento, ogni tanto si spaventano un po’ se c’è troppo movimento e si vanno a nascondere ma dopo un secondo tornano tutte insieme in giro per l’acquario. Le teste rosse accomunano le due specie quindi visivamente sono gradevoli insieme.

P. scalare: li ho comprati in un negozio “nuovo” dove ho acquistato piante sanissime e belle, non ho avuto la stessa fortuna con gli P. scalare.. purtroppo erano malati e dopo poche settimane ho dovuto toglierli per non far ammalare gli altri. Ho riprovato con un’altra coppia, altro negoziante, stesso esito: ho notato un comportamento molto intimorito anche in questo caso, fin da subito. Sostanzialmente non si avvicinavano al cibo. Aggiungo anche che in entrambi i casi gli P. scalare erano neri, per cui è possibile che i pethia li abbiano presi in antipatia e li abbiano intimoriti? Ripeto che non ho mai visto atteggiamenti strani nei confronti degli P. scalare, ma 2 su 2 È andata male per cui o è sfortuna nell’aver trovato P. scalare malati o non sono compatibili. Non so dirvi.

Pangio: nessuna controindicazione (escluso probabilmente il fatto che potrebbero mangiare eventuali uova)

Trichopsis pumilia: ho fatto il tentativo comprando i tre pesciolini perché erano rimasti nel negozio, mi facevano pena. Devo dire che non so se gli ho fatto un favore perché una volta messi in vasca li ho persi, venivano su a pelo d’acqua ogni tanto ma la corrente era troppo forte. Credo andassero anche in competizione alimentare con gli altri pesciolini di taglia simile presenti in acquario, per cui non sono durati molto. Convivenza con pethia: direi di evitare per il fatto che sono pesci molto timidi e i pethia si muovono continuamente, ma anche in questo caso, nessun attacco diretto.

Sewilla: ho provato ad infierire questa specie (3 esemplari) poco prima della disgrazia. Secondo me stavano molto bene, erano molto vivaci e divertenti da osservare. Sono molto delicate per cui non hanno resistito all’apocalisse. Non ricordo interazioni con i pethia.

Per ora è tutto, spero che risulti utile per qualcuno che come me all’inizio non ha trovato nessuna esperienza su questi pesci.
L’unica cosa che trovavo in giro era che essendo barbi, mangiano le code. Per me questa cosa non è vera, dopotutto non sono barbi!

Ciao

Ps: ieri sera ho aggiunto una coppia di macmasteri! Vi dico come va
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Matias (23/01/2022, 14:55)

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Pethia nigrofasciata

Messaggio di Matias » 23/01/2022, 14:57

Ciao @Rhinoperus, veramente un'esperienza interessante con una specie che fino a poco fa, neanche conoscevo :)

Alcuni abbinamenti a parer mio "coraggiosi", ma almeno abbiamo potuto vedere il comportamento dei Pethia in varie situazioni :)
C'è chi compra i pesci per eliminare le alghe, e chi fa crescere le alghe per comprare i pesci ;)

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