Flame: fosforo!

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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nicolatc
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Messaggio di nicolatc » 13/09/2017, 15:44

lucazio00 ha scritto: Propongo 1-2mg/l di fosfati!
In linea generale concordo, e io sto in genere su 1,5
Però secondo me è davvero difficile dare dei numeri validi per tutti. :-??
Quante piante per litro? Quali piante? Che potenza di luci? Quanta CO2? Quanto sei bravo a bilanciare con occhio esperto gli altri nutrienti per evitare altre carenze?

In generale, credo che avere un'illuminazione un po' più bassa (anche se abbiamo piante rosse e pratino ;) ) senza avere la fissa di raggiungere 1W/l sia la chiave. :-?
Consente di avere range più ampi di tolleranza sia sulla (conseguente) quantità di CO2 da erogare che sulla (conseguente) necessità di nutrienti.
Quindi paradossalmente con meno luce potrei erogare più CO2 (anche più abbondante di quanto riteniamo sia necessario), mantenere 3 o 4 mg/l di fosfati e non vedere ne alghe ne ciano, con piante in piena salute e in crescita.
Nel caso opposto (luce potente), magari sbaglio di 1 mg/l in più o in meno con i fosfati e mi ritrovo comunque a combattere con alghe e ciano. :-??
Ultima modifica di nicolatc il 13/09/2017, 15:51, modificato 1 volta in totale.
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Diego
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Messaggio di Diego » 13/09/2017, 15:50

Per me bisogna anche differenziare, in acquario, fosfati in colonna e fosfati nel fondo.
Almeno nel mio ho notato che pur avendo fosfati a 2 mg/l e oltre, avevo carenze. Mettendo degli stick contenenti fosfati sul fondo, la carenza è rientrata.
Stessa cosa per i nitrati, per molte piante uno stick sul fondo è meglio della colonna.
Per ora sto sperimentando con degli stick con sola urea, come titolo di azoto (oltre a fosforo etc)
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nicolatc
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Messaggio di nicolatc » 13/09/2017, 15:57

Giusto, perché a parte le differenze strutturali delle piante, con lo stick puoi "personalizzare" l'apporto di nutrienti avvantaggiando piante meno competitive, più lente sul fronte "colonna". :-bd

E allo stesso tempo... non avvantaggi le alghe! ;)
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Messaggio di alessio0504 » 13/09/2017, 16:09

Ora che le piante siano in piena salute e crescita senza CO2 e con poca luce è come dire che ti levo l'acqua e ti faccio dissetare solo a birra e coca cola e campi meglio!
... Non esageriamo! 😉
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Messaggio di Sini » 13/09/2017, 16:13

alessio0504 ha scritto: Ora che le piante siano in piena salute e crescita senza CO2 e con poca luce è come dire che ti levo l'acqua e ti faccio dissetare solo a birra e coca cola e campi meglio!
... Non esageriamo! 😉
:-
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Messaggio di Diego » 13/09/2017, 16:25

alessio0504 ha scritto: Ora che le piante siano in piena salute e crescita senza CO2 e con poca luce è come dire che ti levo l'acqua e ti faccio dissetare solo a birra e coca cola e campi meglio!
... Non esageriamo! 😉
Tutte le piante in natura sono malate quindi :-\
Il tuo ragionamento regge solo con le piante emerse o semiemerse che noi obblighiamo a stare sommerse: in tal caso ti dò piena ragione.
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Messaggio di nicolatc » 13/09/2017, 16:41

alessio0504 ha scritto:
13/09/2017, 16:09
Ora che le piante siano in piena salute e crescita senza CO2 e con poca luce è come dire che ti levo l'acqua e ti faccio dissetare solo a birra e coca cola e campi meglio!
... Non esageriamo! 😉
Non ho detto "senza CO2". Al contrario, abbassando un po' l'illuminazione potremmo eventualmente anche abbondare leggermente con CO2 e nutrienti ed avere piante sane e in crescita, senza che ci sia una corrispondente crescita di problemi di alghe! :-??
In poche parole, ritengo che senza la fissa delle luci da stadio si allarga il range di tolleranza delle dosi "ottimali", rendendoci più semplice la gestione, in particolare con riferimento al fosforo ma in generale per tutto. :-?
Più in generale, se dobbiamo avere un fattore limitante, secondo me è bene fare in modo che questo sia l'illuminazione. Dopodiché, facciamo in modo che sia la CO2. Per ultimi, i nutrienti. Agendo al contrario, con tanta luce ( e pochi nutrienti, o pochi nutrienti e CO2), credo si vada più facilmente incontro a problemi maggiori. :-?

EDIT: Con questo però non voglio dire che con illuminazione un po' più moderata puoi quindi tranquillamente stare sempre sui 20 mg/l di fosfati! (tranne Cicerchia ovviamente ;) )
Però, se hai illuminazione da stadio ed eroghi CO2 (quindi per le piante la spinta alla crescita è fortissima, ma la luce è anche una spinta per le alghe), e dovessi andare a corto di fosfati o altro, avrai probabilmente dei problemi maggiori di quelli che avresti con illuminazione inferiore e una "leggera" abbondanza di CO2 e nutrienti (che comunque, per quanti pochi siano per le piante, sono sempre sufficienti per le alghe)
Ultima modifica di nicolatc il 13/09/2017, 16:55, modificato 3 volte in totale.
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Messaggio di trotasalmonata » 13/09/2017, 16:48

nicolatc ha scritto:
alessio0504 ha scritto:
13/09/2017, 16:09
Ora che le piante siano in piena salute e crescita senza CO2 e con poca luce è come dire che ti levo l'acqua e ti faccio dissetare solo a birra e coca cola e campi meglio!
... Non esageriamo! 😉
Non ho detto "senza CO2". Al contrario, abbassando un po' l'illuminazione potremmo eventualmente anche abbondare leggermente con CO2 e nutrienti ed avere piante sane e in crescita, senza che ci sia una corrispondente crescita di problemi di alghe! :-??
In poche parole, ritengo che senza la fissa delle luci da stadio si allarga il range di tolleranza delle dosi "ottimali", rendendoci più semplice la gestione, in particolare con riferimento al fosforo ma in generale per tutto. :-?
Più in generale, se dobbiamo avere un fattore limitante, secondo me è bene fare in modo che questo sia l'illuminazione. Dopodiché, facciamo in modo che sia la CO2. Per ultimi, i nutrienti. Agendo al contrario, con tanta luce ( e pochi nutrienti, o pochi nutrienti e CO2), credo si vada più facilmente incontro a problemi maggiori. :-?
Qual'é il miglior fattore limitante è un bel argomento. Meriterebbe un topic tutto suo... ;)
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Messaggio di alessio0504 » 13/09/2017, 16:57

Sopravvivere non vuol dire avere tutto quello di cui si necessita.
E nelle piante sia emerse che sommerse per mia esperienza una rapida crescita non è necessariamente sintomo di buona crescita. Anzi forse sono due cose parallele.
Al contrario si dovrebbe guardare come cresce una pianta e non quanto in fretta. Una pianta tenderà sempre a svilupparsi a meno che le condizioni non siano così inadatte da bloccarsi. Poi felice di essere corretto se mi sbaglio!

Se vedi l'atteggiamento delle piante sommerse in carenza di ossigeno è quello di raggiungere il più in fretta possibile la superficie, anche con internodi lunghi e foglie piccole. Le energie sono riservate al raggiungere ossigeno (e quindi condizioni migliori) più che ad un corretto sviluppo della struttura che rimane lontana da luce e ossigeno. Nei nostri fiumi hanno gettato Myriophyllum Mattogrossense ma non mi pare che cresca sui fondali! 😁

Poi ci son piante che meglio si adattano a poca luce, poco ossigeno e ai nutrienti che trovano. E va benissimo voler avere una vasca di facile gestione dove non si necessita di parchi luci che consumano un sacco o di dover misurare ogni 4 giorni i fosfati. Basterà scegliere quelle piante che meglio si adattano a quelle condizioni. Però da qui a dire che le piante crescano meglio in quelle condizioni piuttosto che con tutto quello di cui necessitano evidentemente mi sembra una fesseria non piccola...
Non è che voglia criticare nulla, anzi, ma se in vasche low tech e a gestione semplice si mettono piante che in natura si adattano ad ogni circostanza e sopraffanno le altre piante, poi dopo non postuliamo che quella gestione sia la migliore anche per piante non infestanti. Solo questo! 👍🏻

Il mio Mattogrossense cresce 10 volte più in fretta e sanissimo con fosfati a 4, ma si avvantaggia lui magari a discapito di altre piante. E abbassando i fosfati a 0,2 non mi sembra che il Mattogrossense cresca peggio, ma magari qualche pianta se ne giova indirettamente perché abbassando i fosfati abbasso anche i nitrati! E in tutto questo i pesci non mi pare abbiano da lamentarsi!

Concordo sul fatto che sia la meno peggio la carenza di luce, ma anche qui dipende da cosa coltivi. Alcune piante (per dirne un paio Eleocharis Parvula e Pogostemon Helferi) soffrono la scarsità di luce più dei nutrienti e se la abbassi si sciolgono, se invece non fertilizzi per un mese si rallentano e poi bloccano ma non muoiono. Certo nell'idea di avere meno sbattimento e meno difficoltà, consapevoli di adattare la flora alle condizioni che creiamo in vasca, è una strada percorribile. Però vanno scelte le piante in funzione di questa strada, altrimenti si avranno piante che crescono si, ma tutt'altro che bene! Almeno a mio avviso in base a quel che ho provato la vedo così...
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Messaggio di nicolatc » 13/09/2017, 17:07

trotasalmonata ha scritto: Qual'é il miglior fattore limitante è un bel argomento. Meriterebbe un topic tutto suo...
In effetti, l'ho considerato come elemento secondario (oltre ai diversi primari che avevo elencato prima) nel conto del range "ottimale" di fosforo, ma in effetti per approfondire la materia sarebbe meglio un topic specifico. :-bd
alessio0504 ha scritto:
13/09/2017, 16:57
Concordo sul fatto che sia la meno peggio la carenza di luce
Ecco, solo questo volevo aggiungere al discorso, ma è ovviamente un elemento secondario. :-bd
E' chiaro che in base alle esigenze specifiche delle singole piante, se le accontento è molto meglio o altrimenti i problemi emergeranno comunque! ;)
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