Grande, spiegazione veramente esemplare! Dettagliata ma alla portata di tutti.nicolatc ha scritto: ↑27/03/2020, 10:28Tensioattivi (come il comune sapone) ed essenze (profumi) sono sostanze potenzialmente tossiche. I coloranti anche sarebbero da evitare. Quindi io lascerei perdere.
Sull'utilità della glutaraldeide in generale nell'acquario poi si potrebbe anche discutere.Non sbagli, ma è sempre la dose a fare il veleno. Nelle dosi raccomandate, la glutaraldeide è più che altro cibo per batteri eterotrofi, che la degradano in meno di 24 ore producendo un pochino di CO2 come prodotto di scarto. Crea inoltre un ambiente meno favorevole alle alghe.
Infine, la stessa glutaraldeide può essere assorbita direttamente dalle piante, quindi risulta essere per esse una fonte diretta e indiretta di carbonio organico (che avvantaggia ulteriormente le piante, creandosi un ambiente sfavorevole alle alghe).
Come fonte di carbonio organico, però, è decisamente più economico ed efficiente un impianto di CO2, che ha anche il vantaggio di abbassare maggiormente il pH (cosa che favorisce l'assimilazione di diversi elementi oltre ad avvicinarsi ai valori preferiti da diversi pesci amazzonici).
Come alghicida, alcuni utilizzano la glutaraldeide anche al triplo della dose raccomandata, per renderla più efficiente: è ovviamente un grosso rischio, che non si dovrebbe correre perché ci si avvicina all'intossicazione (più o meno rilevante) delle specie più sensibili. Una soluzione più economica, efficiente e duratura è provare a correggere gli eventuali errori di gestione che hanno creato i presupposti per la proliferazione algale.
Ci voleva vista la 'stigmatizzazione' generale di questo composto.