Luca.s ha scritto:Come mai l'ultimo è un forse?

nessuno che conosco ha mai provato con gli endler sarebbe un esperimento

Shadow ha scritto:sarebbe un esperimento

Dici che lo ordinano i negozi? Perché non l'ho mai visto assolutamente

Luca.s ha scritto:Perché non l'ho mai visto assolutamente

si, è abbastanza comune

Shadow ha scritto:

Luca.s ha scritto:Perché non l'ho mai visto assolutamente

si, è abbastanza comune

Proviamo a sentire il negoziante allora

darioc ha scritto:Eviterei di mettere un cicli de dei laghi africani con i poecilidi sinceramente...

Sono d'accordo, eviterei anche io.

@Luca.s , il neolamprologus brichardi è da evitare. È sempre un ciclide dei laghi che vive in zone rocciose in condizioni molto diverse dai poecilidi e oltretutto richiede vasche di diverse centinaia di litri.

Nijk ha scritto:Eviterei di mettere un cicli de dei laghi africani

infatti quelli nominati da me tranne il Neolamprologus brichardi sono di fiume.

Il Neolamprologus brichardi è un nano del Tanganika, dimensioni massime in natura 9 cm(fonte Trewavas & Poll) non credo siano un pericolo per gli Endler. Viene consigliato un 120 cm per una colonia di essi. Se non punti al gruppo famigliare ovviamente lo spazio si riduce, anche per gli Apistogramma se vuoi mettere un gruppo di femmine devi avere 120 cm minimi in teoria per fare un paragone di riferimento

Ah signori, io mi affido a voi e alle vostre conoscenze.

Questo pesce, va un coppia, in trio?

darioc ha scritto:E io credo che rispettare le caratteristiche dell'ambiente di origine almeno a grandi linee sia la cosa migliore.

Non sono d'accordo. Se fosse realmente così necessario, non esistere il problema alloctoni

Luca.s ha scritto:Magari quelli sono abituati ormai a valori molto lontani a quelli africani

Io li pesco a 1100 µS/cm, acqua leggermente salmastra e tra circa 20 e 30°C tutto l'anno.

Luca.s ha scritto:Abitudini, particolarità, pro o contro la suo eventuale coabitazione con endler.

Gli Haplochromis si mangiano tutti gli endler, dovresti provare con poecilidi più grossi e veloci, ad esempio i portaspada.

darioc ha scritto:In più sa parecchio da fritto misto sta cosa.

L'ambiente dei laghi africani è quanto di più diverso ci sia rispetto all'ambiente dei poecilidi.

No, assolutamente. In natura sono simpatrici, ovvero convivono in svariati ambienti.
Non è vero che i poecilidi vivono sempre con le piante, anzi. Dove li pesco io per esempio non c'è vegetazione superiore

darioc ha scritto:E il loro comportamento nei confronti delle piante lo hai approfondito e considerato? La necessità di una rocciata c'è?

Le piante robuste sono al sicuro, quelle tenere potrebbero essere sradicate. Non sono comunque animali fitofaghi, non si nutrono con vegetali.

Non serve la rocciata.

Shadow ha scritto:Io onestamente so che ti piacciono ma la tua vasca mi pare poco indicata se non per un allevamento di un trio cambiando l'allestimento perchè come sai sradica e sposta le piante oltre ad avere l'abitudine di scavare.

Mah secondo me è un po' rischioso il trio in 100 litri, forse con varie ramaglie per creare barriere, ma a mio parere l'ideale è tenere solo un maschio Oppure tentare e vedere come va, in caso dividere i pesci.

Shadow ha scritto:Neolamprologus brichardi è un nano del Tanganika, dimensioni massime in natura 9 cm(fonte Trewavas & Poll) non credo siano un pericolo per gli Endler. Viene consigliato un 120 cm per una colonia di essi. Se non punti al gruppo famigliare ovviamente lo spazio si riduce, anche per gli Apistogramma se vuoi mettere un gruppo di femmine devi avere 120 cm minimi in teoria per fare un paragone di riferimento

Sha, il brichardi non è la principessa del Burundi?
Leggo ovunque, compreso il nostro articolo che cuore vasche molto molto grandi...

MatteoR ha scritto:No, assolutamente. In natura sono simpatrici, ovvero convivono in svariati ambienti.
Non è vero che i poecilidi vivono sempre con le piante, anzi. Dove li pesco io per esempio non c'è vegetazione superiore

Diciamo che se li metti in un Malawi o similari ti durano un paio di generazioni perché gli avannotti finiscono male.