Forcellone ha scritto:Per cui anche in questo non ci sono "regole".
Non esattamente...
Tra gli elementi presenti nell'acquario, ce ne sono tre che influiscono sulla conducibilità in modo macroscopico, producendo sbalzi di decine e decine di punti: magnesio, potassio e sodio.
- Se l'aumento è dovuto al
magnesio, ce ne accorgiamo facilmente perché si alza pure il GH.
Il suo eccesso non fa danni, a meno di non arrivare a valori esagerati.
- Se invece è dovuto al
potassio, il GH non ce lo dice; potrebbe dircelo il KH, ma in modo molto confuso.
Si alzerebbe molto con il bicarbonato, poco con il solfato e per niente con il nitrato.
Anche in questo caso non ci sono problemi di eccesso, come per il magnesio.
- I veri problemi si hanno con il
sodio, che blocca l'attività vegetativa perché impedisce l'assorbimento del potassio.
E' per questo che le piante acquatiche crescono solo in acque dolci, non in mare.
Ovviamente, il sodio non lo introduciamo mai, ma non possiamo escludere che sia presente nell'acqua di rubinetto, soprattutto in alcune zone d'Italia.
E' proprio per la concentrazione di sodio, che spesso si sente dire:
"un acquario di piante non deve superare i 400 µS!"
In realtà, se fossimo sicuri che si tratta di potassio e magnesio, potremmo andare molto più su.
Questo spiega perché c'è gente che vede addirittura il pearling, con valori sopra i 1000 µS.