Acquari ADA.

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Re: Acquari ADA.

Messaggio di Rox » 02/09/2016, 3:46

alessio0504 ha scritto: bello esteticamente e sembra anche funzionare!
Sul "bello" non discuto, ma sul "funzionare" abbiamo opinioni diverse. ;)
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Re: Acquari ADA.

Messaggio di alessio0504 » 02/09/2016, 5:37

La filosofia di AF mi trova in pieno accordo come avrete ormai capito! ;)
Ma col loro stile e "giocando alle loro regole" sembra funzionare anche questo modo di fare acquari, e mi sembra anche nel medio-lungo periodo.
Alla fine è lo stesso discorso di chi mette il Bio Nitrivec della Sera e fa un cambio a settimana. Solo che è più costoso e vincolante.
Mi chiedevo solo se seguendo le "regole" della Sera potrei tenere un tubo trasparente e averlo privo di alghe. Senza smontare tutto per pulirlo e senza cambiarlo tutti i mesi!
Perché mi sembra una cosa stupefacente (oltre che inutile e sbagliata) che ADA riesce a ottenere...
Fermo restando che poi non è così che allestirei il mio acquario. Però la cosa mi incuriosisce...


Quasi OT: guardavo di un acquario da visitare e tra le altre cose è venuto fuori l'Oceanario di Lisbona. C'è un acquario (il più grande d'Europa o cose del genere) allestito da Takashi Amano con tutti i suoi soldatini ADA.
È da quasi 2 anni che sta lì, vuol dire che in un modo o nell'altro queste vasche resistono, e anche se avrà attenzioni quotidiane non penso che richieda 10 persone tutti i giorni a curarlo...
Mi incuriosiva la cosa, non volevo aprire un dibattito su cosa sia più o meno giusto o sbagliato! ;)
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Re: Acquari ADA.

Messaggio di FedericoF » 02/09/2016, 8:25

alessio0504 ha scritto:È da quasi 2 anni che sta lì, vuol dire che in un modo o nell'altro queste vasche resistono, e anche se avrà attenzioni quotidiane non penso che richieda 10 persone tutti i giorni a curarlo...
Se è quello che penso io, sì son in parecchi a curarlo. I vetri vengono puliti quotidianamente, per esempio.

Il metodo funziona, ma è un metodo per ottenere un soprammobile. Diciamo che se fossi in uno studio, magari nella sala d'attesa mi aspetto un acquario che viene mantenuto ogni giorno. Ne ho visti tanti così. Poi ho iniziato ad osservarli bene:
Le anubias erano le uniche piante, se guardavi le foglie erano rovinate, ma non dalle alghe, c'erano i segni di una pulizia, magari frettolosa.
Nonostante la dimensione, avrà avuto 40 foglie o più, non aveva ancora attecchito, vuol dire che la rimuovevano per pulirla.
I vetri erano perfetti, poi ho notato vicino il ghiaietto, c'era una riga quasi invisibile molto scura.
L'acquario era completamente privo di alghe, ma erano state pulite o uccise, lo si vedeva dai graffi.
Quello non era un allestimento Ada magari, ma si riconosce lo stile.
Inoltre era un soprammobile. I pesci erano belli e particolari, tuttavia ad un occhio più attento apparivano malati, anzi stressati. Spesso i colori erano tenui, ma per qualcuno che è abituato a vederli in foto o in negozio, quello è il massimo colore ottenibile.
Io ho delle Trigonostigma, han parti di arancione anche sulle pinne, che quando avevo comprato non avevano. Quelle invece di quell'acquario avevano la classica righetta. Ma non intensa! Certo, in foto basta vivacizzare il colore, ma appunto, quello è un acquario da foto. Lo pulisci e lo prepari e ci fai la foto.
Molti che fanno acquari con questi protocolli fan così, le foto nei momenti migliori, poi vai a casa loro e vedi la realtà.
Ho anche altri esempi, un negozio grosso, ocean, ha degli acquari in vetrina. Rimani sbalordito, o almeno così al primo impatto lo rimani. Poi ho fatto notare a mia mamma che un acquario aveva i cianobatteri, erano sul fondo ed erano tanti. Erano stati nascosti da piante messe lì da poco (stavano perdendo le foglie per l'adattamento) e che avevano poche radici.
Ma non era invaso dai ciano, aveva ancora quel miscuglio di alghe classico degli acquari appena allestiti, eppure vi giuro che era lì da almeno 1 anno. L'ho visto con i miei occhi, pesci diversi ma stesso allestimento!
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cit.

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Re: Acquari ADA.

Messaggio di Rox » 02/09/2016, 16:21

Vorrei aggiungere che parliamo di un acquario da 40 metri.
Supponendo che abbia un metro di altezza e uno di profondità, sono 40'000 litri.
Quello non si gestisce come una vaschetta da salotto... e Amano lo sapeva benissimo.

Non dobbiamo vederlo come "quello degli acquari ADA".
Ha passato parte della sua vita in giro per il mondo, a studiare e fotografare habitat naturali di ogni genere, anche tuffandocisi dentro.
Io ho impiegato 15 anni di esperimenti, per arrivare all'acquario senza filtro, senza alghicidi e senza CO2; lui lo avrebbe fatto in 15 minuti, se avesse voluto...
In sostanza, Amano era capacissimo di fare acquari "alla Rox", probabilmente anche meglio; sono io che non so farli come i suoi, perché non riesco ad andare contro certi princìpi.

Un esempio?
A Lisbona, ci sono delle aberrazioni che dovrebbero essere vietate per legge, in un luogo che dovrebbe essere educativo ed istruttivo.
Caridina, Corydoras, Gymnocorymbus e Pterophyllum, con Anubias, Hygrophila, Alternanthera e muschi vari...
tia.jpg
Che cosa deve imparare, da quell'acquario, un bambino di 10 anni che ci va in gita con la famiglia?
Che gli scalare vivono con i Gyrinocheilus...?
Che gli Echinodorus crescono in mezzo alle Anubias...?
Molto istruttivo, complimenti... :-s

Sì... d'accordo... l'aspetto estetico... :-!!!
Ma se ci danno 40'000 litri di spazio, tempo e finanziamenti illimitati, una squadra di dipendenti che ripulisce tutto ogni giorno, sostituendo anche pesci morti e piante appassite... Il 90% di questo forum saprebbe allestire tranquillamente un acquario come quello, forse meglio.
Con buona pace del "grande maestro", che se fosse vivo... dovrebbe leggere la firma di Saxmax.
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Re: Acquari ADA.

Messaggio di alessio0504 » 02/09/2016, 19:00

Tutto vero!!!
Ma dite davvero che secondo voi sostituiscono piante e pesci e puliscono quotidianamente?

La filosofia di Amano non mi sembra che fosse questa, ADA a parte! Ma non mi sono molto documentato!!
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Re: Acquari ADA.

Messaggio di FedericoF » 02/09/2016, 19:11

alessio0504 ha scritto:Ma dite davvero che secondo voi sostituiscono piante e pesci e puliscono quotidianamente?
Sì!
alessio0504 ha scritto:La filosofia di Amano non mi sembra che fosse questa, ADA a parte! Ma non mi sono molto documentato!!
Amano fa begli acquari, non so se rientri nella sua filosofia l'allestimento ADA, non possiamo dirlo con certezza, anch'io sarei portato a dire di no.
Ma spesso fai qualcosa per chi ti paga. Pensa a Pedersen ;)
La perfezione è una strada, non un punto d'arrivo.
cit.

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Re: Acquari ADA.

Messaggio di Luca.s » 02/09/2016, 19:45

alessio0504 ha scritto:Ma col loro stile e "giocando alle loro regole" sembra funzionare anche questo modo di fare acquari, e mi sembra anche nel medio-lungo periodo
Prova a chiedere a Yellostone quanto gli è durata la vasca ADA!
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Re: Acquari ADA.

Messaggio di MatteoR » 02/09/2016, 19:58

Alessio, secondo me in questa discussione si è dimenticato di considerare un'aspetto fondamentale. Riguarda gli equilibri.

L'unico esempio che mi viene in mente è quello di una automobile.

Un'automobile per percorrere un tragitto ha bisogno di un motore interno, che funziona da solo. Non siamo noi a muovere le varie componenti per far girare le ruote. Ci pensa il cuore dell'auto, il motore appunto.
Questo è un acquario naturale o "AF" se così vogliamo chiamarlo.

Un'automobile senza motore funziona lo stesso, ve lo dico io! Occhio, se osate contraddirmi finite diretti ad aiutare la dozzina di ragazzi che a frustate mi spingono l'auto dove desidero io.
Questo è l'acquario soprammobile o "estetico", se così vogliamo chiamarlo.

Nel primo caso, la vita si origina dentro i 5 vetri e, a seconda di piccoli interventi, la dirigiamo dove desideriamo.

Nel secondo caso per tener in vita quello che introduciamo dobbiamo agire a suon di agenti chimici tra cui disinfettanti e alghicidi, cambi d'acqua copiosi e maniacale pulizia da quello che accenna il collasso...

Una persona avulsa da tutto ciò, a primo impatto non coglie differenze.
Le differenze le sanno bene chi dovrà lavorare e chi no.
“Se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ciò che ho imparato a comprendere in quelle ore di meditazione di fronte all'acquario, e sull'altro tutto ciò che ho ricavato dai libri, come rimarrebbe leggero il secondo!”
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Re: Acquari ADA.

Messaggio di Paky » 02/09/2016, 20:05

MatteoR ha scritto:Nel primo caso, la vita si origina dentro i 5 vetri e, a seconda di piccoli interventi, la dirigiamo dove desideriamo.

Nel secondo caso per tener in vita quello che introduciamo dobbiamo agire a suon di agenti chimici tra cui disinfettanti e alghicidi, cambi d'acqua copiosi e maniacale pulizia da quello che accenna il collasso...
Parole sante! :ymapplause:
Vorrei ricordare la firma di Sax: con le palanche son capaci tutti! :))
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Re: Acquari ADA.

Messaggio di Rox » 02/09/2016, 21:16

alessio0504 ha scritto:La filosofia di Amano non mi sembra che fosse questa
La "filosofia di Amano" è cambiata dieci volte; all'inizio faceva acquari senza niente.
Le Caridina japonica le ha introdotte lui in acquariofilia, perché le catturava nel fiume Agano che gli passava sotto casa.

Da ragazzo lo risaliva in bicicletta, fin dove diventa poco più di un ruscello; oltre ai gamberetti, trovava anche quelle rocce vulcaniche che oggi, con il marchio ADA, si chiamiamo pomposamente "Dragon Stone".
All'inizio dell'autunno, quei ruscelli sono pieni di muschi, che attecchiscono proprio su quelle rocce:

Immagine

La vedi quella scritta, in basso a destra? ;)
E così abbiamo spiegato l'invenzione dell'Iwagumi, che oggi sembra impossibile da realizzare, senza i costosissimi fondi ADA, lampade ADA, diffusori ADA, ecc. ecc.
Perfino le pinzette da 85 euro sembrano indispensabili, per un "vero Iwagumi"...
...che era nato GRATIS!

Anche l'Akadama è una sua idea; nonostante il Bonsai sia diffusissimo, in Giappone, nessuno ci aveva pensato.
Ma anche quello è un materiale da giardinaggio, prodotto dai vulcani, che nell'Hokkaido si trova per terra... ben diverso dai sofisticati prodotti ADA di oggi.

In sostanza, l'Amano acquariofilo, quello originale, non assomiglia affatto all'Amano imprenditore, quello successivo.
Il primo sembrava Konrad Lorenz, il secondo sembrava Steve Jobs.
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