aleph0 ha scritto: ↑Alla stregua, come vedreste la "somministrazione" di avannotti per pesci più adulti ?
Secondo me si può usare come feeder qualunque specie di pesce o invertebrato che:
1)
In natura sia abbondante, meglio ancora se invasiva e alloctona nel posto in cui la prelevi. Ad esempio pescare con il retino le Gambusia e i gamberi rossi, congelarli e poi fornirli in acquario non posso che vederla come pratica positiva per l'ambiente. Riduci gli alieni aiutanto gli ecosistemi, nel mentre ottieni materiale alimentare per i pesci ornamentali. Così facendo oltretutto...
Non si intaccano le popolazioni naturali di pesce da banco, oggetto di pesca industriale per la produzione di varie cose tra cui mangimi per pesci d'acquario. La pesca su scala industriale è variabilmente negativa per l'ecosistema, soprattutto se poi viene eseguita per scopi totalmente inutile all'ecosistema stesso, ad esempio allevare guppy.
2)
Sia allevata in cattività e non rientri in casi particolari (specie vulnerabili o in pericolo in natura etc). Alcune precisazione: personalmente ritengo sia preferibile rispettare le dinamiche ecologiche anche in acquariofilia, lo trovo più giusto, sebbene capisca l'opinabilità della mia affermazione.
Ad esempio per allevare dei guppy o mantenere qualunque pesce di dieta simile (90% delle specie in acquario) preferirei usare come fonte alimentare unicamente vegetali, insetti, crostacei e altri invertebrati. Trovo uno spreco di risorse allevare guppy per poi fornirli come cibo ai guppy stessi: conviene usare certi invertebrati, che appartengono a un livello trofico (alias alimentare) più basso. Ciò si traduce in minor dispendio di acqua, energia, risorse e minor inquinamento.
Queste ultime righe potrebbero essere poco condivise da alcuni acquariofili particolarmente sensibili, ma per chi ancora non ci ha pensato, svelerò una triste realtà:
► Mostra testo
Il mangime commerciale che tutti usano è composto da PESCI. E non sono pesci allevati, sono quasi sempre pesci PESCATI. Ciò significa che per allevare quegli inutili guppy d'acquario si FINANZIA la pesca industriale di PESCI SELVATICI che vengono CATTURATI per farne farina, poi granuli e pellet.
La conclusione che personalmente ottengo è questa: di quello che un acquariofilo fa con i pesci del proprio acquario, quando questi sono di allevamento e non in pericolo in natura,
non ha alcune reale importanza. Se li usasse tutti come cibo, tanto meglio per la natura.
Questa è stato il punto di vista ecologico della situazione.
--------------------------------------------
L'altro punto di vista è quello etico. Purtroppo l'etica non è una scienza, quindi ha molti più aspetti opinabili e si troverà sempre una persona che la pensa diversamente e
spesso sarà difficile sostenere che "sbaglia" perchè rimane una opinione contro una opinione. L'ecologia, invece, non è una opinione.
Vorrei comunque dare la mia opinione siccome sarebbe proprio il tema del topic
Esistono tanti tipi di acquari. Alcuni sono cartoline, altri sono serre acquatiche per le piante, altri sono soprammobili, e altri sono quelli che piacciono a me, forse quelli originali, già apprezzati da studiosi fine Ottocento e prima metà del Novecento. Questi sono gli acquari da osservare per poterne imparare qualcosa e far appesantire il piatto della bilancia che li rappresenta (semicit. Konrad Lorenz). Delle mie parecchie vasche ammassate, ce ne sono alcune che sono proprio indirizzate a questo fine. Non mi interessa creare l'eden di una sola singola specie, per questo scopo ho le vasche di allevamento, ma creare una comunità vivente che mostri le sua dinamiche e mi faccia imparare qualcosa. Quindi se viene divorato un pesce da un altro, se una pianta marcisce e si ricopre di ciliati, se un pesce inghiotte un gamberetto... Va bene così. Ovviamente, il tutto deve essere impostato con criterio, altrimenti nel giro di un mese l'acquario è morto. Invece, a me piace che duri anni e che la biodiversità aumenti e non diminuisca.