Presente per le birre bianche! E mi sono innamorato della duchessa di borgogna!!

Ne ho presa una alla casa della birra la devo provare

Io non so voi, a parte la mia ignoranza perché non sono in grado di descrivere una vera e propria degustazione di birra, ma mi permetto di dire che io amo in particolare 2 birre:

- Pilsner Urquell (sfido chiunque a non sapere quale sia, soprattutto poi avendola anche assaggiata a Praga), amica delle migliori litrate di "succo di malto" in compagnia;
- Snake Dog IPA della Flying dog. Sono più di tre anni che non la bevo più perché il pub che la prendeva dagli USA ha cambiato gestione, mi sono innamorato del sapore di questa birra, mi ricordo che mi fu servita in una pinta dal vetro particolarmente spesso raffreddato alla temperatura di servizio della birra apposta per mantenerne la temperatura più a lungo.



Probabilmente non avrò un palato sopraffino ma a mio parere sono molto buone.

Ragazzi, ieri sera ho avuto il battesimo delle acide!

Facciamo un passo indietro.
Tutti sappiamo quanto la microbiologia debba al francese Louis Pasteur (1822-1895); pochi però sanno che i suoi studi sulla microbiologia nacquero studiando la birra!
Nel corso dell'800, in Europa, si impose la birra tedesca, la lager, a bassa fermentazione. Un dramma almeno per due motivi:
1) questo monopolio ha quasi ammazzato l'industria birraria belga (che risorse nel 900);
2) ha indotto la quasi totalità degli europei che la lager (o al massimo la pilsner) fosse sinonimo di birra.
Ovviamente i francesi non potevano tollerare di essere battuti (soprattutto in campo alimentare) dai tedeschi. Così Pasteur si mise a studiare il motivo per cui la birra francese non era all'altezza dell'omologa tedesca.
E scoprì che la birra era piena di microorganismi (batteri e funghi): alcuni necessari per la fermentazione, altri dannosi.
Da quel momento si introdusse la pastorizzazione della birra e la selezione dei ceppi batterici.
Ogni birra è fatta con un particolare tipo di batteri che conferiscono, oltre alla trasformazione dello zucchero in alcol e alla carbonazione, un particolare aroma.
Ok, ma... prima?
Prima di Pasteur la fermentazione era spontanea (o selvaggia, come dicono gli statunitensi): la birra veniva lasciata a contatto con l'aria e i batteri dell'ambiente la contaminavano. Se andava bene, donandogli dei gusti estatici; altrimenti rendendola una porcheria appena bevibile.
Bene: in Belgio (manco a dirlo) alcune birre si fanno ancora con la fermentazione spontanea.
La birra viene lasciata una notte in vasche aperte, solitamente sotto al tetto, per far sì che i microorganismi del luogo la infettino.
Alcune zone del Belgio, infatti, hanno una rara flora batterica che rende le birre non solo edibili, ma addirittura dotate di un gusto unico.
Nel Pajottenland (a sud ovest di Bruxelles), ad esempio, sono rimasti una decina di produttori di Lambic, una birra a fermentazione spontanea. Può essere bevuto puro, oppure in un blend di lambic a diversa fermentazione (Gauze); oppure aromatizzato con zucchero candito (Faro), con ciliegie (Kriek) o lamponi (Framboise) o altra frutta.
Nelle Fiandre Occidentali cendono prodotte le Flemish Red; nelle Fiandre orientali le Oud Bruin.
Sono le birre che vediamo dipinte sulle tavole imbandite dei quadri di Brueghel.
Hanno sapori diversissimi tra loro, ma hanno una caratteristica che le accomuna e le diversifica da tutte le altre birre a fermentazione controllata: sono acide.
Bene: ieri sera ho assaggiato la mia prima birra a fermentazione spontanea: una VanderGhinste Rood Bruin.
E' una Oud Bruin a fermentazione mista prodotta dal birrificio Vander Ghinste di Belleghem (Fiandre orientali).
Questo birrificio è stato fondato nel 1892. Una delle particolarità di questa azienda, che continua la sua tradizione tramandandola di generazione in generazione, è che tutti i primi figli maschi si chiamano Omer.
Poiché la trisnonna ha aperto un locale nel quale vendere la birra e ha voluto le finestre colorate con il nome del figlio (Omer), tutti gli eredi maschi devono avere lo stesso nome per non cambiare le finestre!

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Ma veniamo alla birra.
5.5% vol.
Si presenta con uno splendido colore rosso ciliegio/rubino.
La schiuma è cremosa, color ocra e persistente.
Poi mi sono perso.
L'esperienza di una birra acida è stata così sconvolgente che ci ho capito poco. Oltre al dolce e all'acido, credo di aver percepito dei frutti rossi... ma quando la riassaggio vi dirò meglio.
E' corposa, molto piacevole e facilissima da bere.
L'acido non copre i sapori e non è eccessivo; semmai... stuzzica. C'è da dire che noi italiani non siamo abituati all'acido... tantomeno nel mondo McDonald (che ha solo il dolce e il salato...)!
E, ovviamente, mi è venuta voglia di andare a caccia di altre birre acide!

La gauze ! Prova la gauze! Io ebbi la fortuna di provarla alla spina ed è meglio che in bottiglia ma merita anche in bottiglia! Non sono birre per tutti ma vanno provate io ne vado matto!!

Ananas ha scritto:La gauze ! Prova la gauze!

La proverò! Ormai ho la ...

La sensazione di acido è forte ma una volta superato il muro che da questa sensazione si apre un mondo!

P.s. Ma te le regalano o hai uno spaccio particolare? Perché hai una lista mica da poco al tuo attivo!

Ananas ha scritto:La sensazione di acido è forte ma una volta superato il muro che da questa sensazione si apre un mondo!

Condivido! Ieri sera ero così preso dall'acido (oddio, cosa ho scritto...) che per il resto ci ho capito poco...

Ma ripeto per chi non ha ancora fatto questa esperienza: è lo shock, non dipende dall'intensità dell'acidità.

Ananas ha scritto:P.s. Ma te le regalano o hai uno spaccio particolare? Perché hai una lista mica da poco al tuo attivo!

La maggior parte me le regalano... Sanno che con pochi euro mi possono far felice...