Era il lontano 1988, era appena stata inaugurata la prima Agenzia Spaziale Italiana e mancava ancora un anno alla caduta del muro di Berlino e all'invenzione del World Wide Web. Era già passato qualche anno dal disastro di Chernobyl ma ormai a quello non ci pensava già più nessuno...
Avevo mangiato troppe arachidi (a quei tempi le chiamavamo noccioline americane) e questo mi aveva procurato una fastidiosa appendicite. Come era abbastanza comune a quei tempi in casi analoghi, fui ricoverato d'urgenza e preparato all'operazione per la rimozione dell'appendice.
Passò un giorno, forse due, o magari tre, non ricordo... Di fatto il mio papà mi venne a prendere all'ospedale Niguarda per riportarmi a casa, finalmente guarito. Provai a chiedere del gelato prima di andare via, ma una gentile giovane infermiera di nome Marcella mi rimproverò con il suo bel sorriso ricordandomi che il gelato era per i bimbi che subivano l'asportazione delle tonsille e non dell'appendice.
Minchia.
Meno di due ore più tardi ero a casa e avevo potuto riabbracciare i miei fratelli e le mie sorelle. Mi avevano preparato un quaderno con un sacco di disegni e dediche, alcune più sentimentali altre più divertenti. Ero davvero contento!
Ma la gioia più grande arrivò quando Letizia, la nuova compagna 23enne di mio padre, mi prese per mano e mi condusse in salotto, per mostrarmi una piccola grande meraviglia... Un monospecifico di Portaspada!!
Rimasi incantato per ore a guardare il nuoto di quegli adorabili pesciolini e ad ammirare i loro colori, e per lunghi giorni a seguire trovai il mio posto lì, seduto in terra col capo volto in alto verso l'acquario.
I problemi iniziarono dopo una quindicina di giorni, quando l'acqua iniziò a farsi biancastra e i pesciolini nuotavano solo nella parte alta della vasca. Arrivarono le prime morti, e le mie prime lacrime.
Di tanto in tanto Letizia cambiava un po' d'acqua e la situazione sembrava migliorare, così lei aggiungeva nuovi pesci, ma poi tutto tornava come prima... Oppure peggio.
Alla fine l'acquario fu dismesso.
Sono passati più di 35 anni da allora, ma la mia seconda moglie Marcella ed io siamo ora orgogliosi proprietari di uno splendido acquario monospecifico di Portaspada, e devo dire che ci sta dando grandissime soddisfazioni

► Mostra testo