A beneficio della discussione, mi offro per il ruolo di avvocato del Diavolo.
Humboldt ha scritto: ↑l'uomo è maledettamente furbo, acaparratore, prolifico e intelligente da monopolizzare spesso quasi tutte le risorse a discapito delle altre decine di milioni di specie.
Cito
Humboldt, ma mi rivolgo pure ad @
Artic1 (o a chiunque voglia rispondere).
In sostanza, da quello che ho capito... se si mangia va bene, se non si mangia è "invasivo".
Nel XVI secolo ce ne siamo strafregati delle piante alloctone che venivano dal Sudamerica: patate, mais, cacao, fagioli, caffè, pomodori, fragole, peperoni...
Abbiamo caricato intere navi con quelle sementi, per avviare un agricoltura poi diventata intensiva; oggi abbiamo interi popoli con un'alimentazione basata su di esse.
Limitiamoci all'Italia: a Bergamo mangiano la polenta, a Napoli la caprese, qui da me ci sono i fagioli con le cotiche, a Roma fanno aglio-olio-peperoncino; quattro ricette che oggi definiamo "tradizionali"...
...Ma tradizionali de che???
Eppure, in nessun forum si parla di
etica per il pomodoro, non c'è nessun
esperto che denuncia l'infestazione di fagioli, non esistono
direttive europee contro la diffusione del mais.
Quindi, se ho capito bene, la differenza è tutta lì: le patate si mangiano e l'
Egeria no.
Quando è buona per la padella, chissenefrega se è alloctona.
P.S.
Per semplificare, ho viaggiato come Phileas Fogg, solo da ovest verso est; ma l'esempio vale pure al contrario.
So benissimo che a Los Angeles, in questo momento, può esserci qualcuno che mangia sedani o carciofi.
P.P.S.
Non mi trattate male, come "un maledetto bastardo contro-natura, infestatore di laghi e fiumi".
La chiacchierata è noiosa se siete tutti "buoni"; qualcuno deve sacrificarsi a fare il "cattivo".
