Humboldt ha scritto: ↑Sicuramente con l'arrivo del mais e il suo miglioramento agronomico i veneti e i lombardi avranno visto che la poltiglia era decisamente più buona con il mais.
La polenta di cerreali era conosciuta fin dai romani.
La polenta di mais è stato un peggioramento dell'alimentazione, non un miglioramento.
Il mais ha una resa maggiore, come la patata... e sono due cibi che la gente ha cominciato ad usare per fame, non per scelta. In Irlanda sono bastati due raccolti di patate andati a male per scatenare una carestia micidiale (e la conseguenze emigrazione negli USA).
Tra l'altro, la bollitura del mais gli fa perdere le vitamine del gruppo B; la conseguenza è... un'epidemia di pellagra. Malattia inesistente dove al popolazione ha un'alimentazione varia, endemica dove la popolazione si nutre *quasi esclusivamente* di polenta di mais.
So che gli italiani sono abituati a considerare i lombardi "ricchi"; in realtà erano poverissimi.
A causa prima del catasto di Maria Teresa, poi della conquista piemontese (che ha accomunato nella povertà i lombardi e i veneti).
La casa contadina tipica della lombardia è... il cortile. Praticamente le case popolari del Sette e Ottocento.
In lombardia non si trovano le case rurali che ci sono in Emilia Romagna, nelle Marche, in Umbria, in Toscana... nessuna famiglia contadina aveva una casa, nemmeno in affitto, nemmeno a mezzadria.
Due stanze (una sopra l'altra), un campo (detto "vigna", indovinate perché) e talvolta l'usufrutto della legna morta nei boschi del padrone. Contratto annuale (con scadenza a San Martino).
Consiglio la visione de L'albero degli zoccoli per farsene un'idea.
Ok, in Lombardia c'erano le fabbriche... il che non significa che i lombardi fossero tutti industriali...