Raldeni ha scritto: ↑

16/05/2022, 9:59

Curati curati curati.
È una malattia ( ci convivo pratiyda sempre) e come tale va trattata. Non sei solo, ma ora hai bisogno di aiuto. Cinvinciti del fatto che non sei sbagliato ma semplicemente sei malato di una malattia da cui si esce e sempre più forti e consapevoli di prima. Impara a conoscerti e datti il tempo che occorre. Fermati, respira e affrontala, se c'è bisogno di cure ok, anche per l ipertensione o il diabete c è bisogno di cure, e allora?
A presto e in bocca al lupo.

Grazie.
Ho avuto circa 3 mesi di psicoterapia con un medico molto bravo, il percorso vero l'ho fatto con lui ed ha avuto modo di conoscermi bene. Lui ritiene che io non abbia nessuna depressione ma che stia vivendo una fase difficile, molto dolorosa di transizione e che abbia bisogno di mettere una mano pesante alla mia vita che nonostante mi abbia dato delle opportunità, non mi piaceva per niente.

Non ho mai avuto nessun timore nell'affermare o meno di avere un problema.

Sfido però chiunque a sentirsi al 100 % dopo che ti capita tutto questo, la peggiore rimane che nel momento più duro la mia famiglia si è dileguata. Questo non lo dimenticherò mai.


Francamente non so c

Aggiunto dopo 5 minuti 48 secondi:

Phenomena ha scritto: ↑

16/05/2022, 11:24

Kj186 ha scritto: ↑

16/05/2022, 9:16

il sole è molto vicino.

E questo mi fa enormemente piacere.
Stai affrontando un percorso, un cambiamento drastico e tutto ciò che ne consegue, ma dalle tue parole si capisce che il coraggio non ti manca, da questa esperienza imparerai anche a capire meglio le persone, quelle utili (perdona il termine), diciamo quelle positive, da quelle che sono soltanto zavorra.
Siamo soli a questo mondo anche quando combattiamo la depressione? Non è detto, magari alcuni cercano di aiutarti ma tu stai male e non te ne accorgi, quando la bufera sarà passata vedrai tutto con più chiarezza.
Noi siamo sempre qui per te, anche quando gli acquari non c'entrano niente

Grazie
Devo necessariamente pensare che il sole sia vicino, che il buio abbandoni totalmente la mia vita.
Tante persone mi hanno aiutato, molti però non essendo persone strette, non conoscono molto. Mi hanno voltato le spalle le persone che credevo fossero la mia famiglia e questo è vergognoso. I miei mi hanno augurato persino di fallire quando mi hanno proposto (senza successo) di tornare a vivere con loro.

Kj186 ha scritto: ↑

16/05/2022, 12:33

. I miei mi hanno augurato persino di fallire quando mi hanno proposto (senza successo) di tornare a vivere con loro.

Sei trentenne se non ricordo male, ora puoi e devi fare a meno di loro, evidentemente non si sono resi conto del tuo disagio ed hanno reagito in maniera impropria.
Passa oltre.

Non tutti hanno i mezzi per capire.
Pensa a te ora.

@Phenomena e @Raldeni

Assolutamente d'accordo.
I miei genitori hanno avuto la sensibilità di bestie da soma. Quando ho chiesto aiuto mi si sono state inventate scuse assurde, come impegni legati ad una piccola riparazione del bagno di casa (guasto ad un rubinetto). Pensate voi di scoprire a oltre 30 anni che un momento di difficoltà di un membro della famiglia vale meno di un rubinetto che perde un po acqua.

I miei hanno verso di me un risentimento pregresso. Mi fu ordinato all'alba dei tempi di vivere nel paesino, io volevo altro dalla vita e così dopo essermi laureato, mi sono trovato quasi casualmente a iniziare a lavorare in Germania.
Anche al tempo, ricordo quando decisi di trasferirmi, mi fu detto "se fallisci non tornare a casa".
Poi si calmarono, iniziai la convivenza con la mia ex (loro felicissimi, anche di te, ottima attrice), poi non so quando la mia ex mi ha mollato hanno iniziato a comportarsi in maniera indifferente.
Mi hanno detto di tutto, che sono malato, che è colpa mia tutto ciò che è accaduto, che sono un fallito (mesi prima ero un Dio), fino a invitarmi a tornare a vivere da loro per fare il disoccupato (giuro) dicendomi "torna a casa, ci pensiamo noi a te".
Persino il mio psicoterapeuta è rimasto sconvolto, mi ha chiesto come fossero i rapporti con i miei genitori, e io negli ultimi anni li ho sempre tenuti in considerazione tanto da fare vacanza con loro.

Indubbiamente gente brutta, certo che mi stupisce da empatico come dormano la notte.

Kj186 ha scritto: ↑

16/05/2022, 16:30

Pensate voi di scoprire a oltre 30 anni che un momento di difficoltà di un membro della famiglia vale meno di un rubinetto che perde un po acqua.

Ti capisco, io l'ho scoperto però molto prima di te e per mia solita, grande fortuna, mi è venuto a mancare troppo presto l'unico genitore sano.
Nel tuo caso è gente che ragiona con la mentalità del paesino, tu hai fatto benissimo ad andare via e, sinceramente, io non tornerei più indietro.

@Phenomena puoi capirmi quindi e puoi comprendere quanto questo tradimento sia duro.

L'età c'entra poco, le famiglie sane si sostengono, chiaro che sempre nel rispetto dei ruoli e del fatto che il dolore è sempre un fatto privato e nessuno pretende che sia la famiglia a risolvere i propri (miei) problemi. Io non voterei le spalle ad un passante se mi chiede aiuto (e sono un pezzo di m..) figurati se riuscissi a negare l'aiuto ad una madre, un padre, una sorella o un figlio.
É solo questione di empatia, queste persone non la hanno, la loro empatia è commiserazione degli altri, é spettacolo da paesino italiano ma di concreto non hanno nulla.
Qualche anno fa mia madre ha avuto dei problemi, vivevo in Germania e ho fatto notti insonni pur di viaggiare per tornare a trovarla (tornavo a lavoro con gli occhi neri per mancanza di sonno).
Mi è stato persino detto che non sono mai andato.

Tempo perso.
Noto anche che tengono a giustificarsi o negare l'evidenza.

Il tempo è galantuomo.

Kj186 ha scritto: ↑

16/05/2022, 17:34

Tempo perso

Esatto, e vedi di sprecarne meno possibile dietro a chi non lo merita.

Grazie @Phenomena e grazie a tutti.

Avrei preferito essere picchiato, con le mani legate, da 5 persone il doppio di me, piuttosto che vivere tutto questo.
Credo di avere una forza mentale impressionante, dubito che molti sarebbero rimasti in piedi dopo tutto questo.
Ho parlato di depressione in questo post, il mio psicoterapia mi consigliò di lasciarmi aiutare dalla mia famiglia, quando misi al corrente i miei genitori ottenni il silenzio di mio padre, e poi da mia madre qualcosa che non dimenticherò mai.
Erano i giorni più bui, sono un tipo sportivo ma non riuscivo nemmeno a stare in piedi. Questo per settimane. Non riuscivo a esprimere altro che dolore e negatività, la mia era una palese richiesta di aiuto. Mia madre mi disse "non mi trascinerai giù con te, io ho da fare..". Poi prosegui' dicendo "è solo colpa tua..".
Rimasi molto scosso ma le parole erano proprio quelle. A distanza di molte settimane ho ancora il vomito a pensarci.
In quei momenti di vita, oltre a non riuscire a fare molto, soffrivo di ansia. Ricordo che avevo episodi fissi la mattina e la sera alle 7. Di solito andavo ad allenarmi. Camminavo per 1 km verso la palestra, la via era molto buia, ricordo che talvolta piangevo.

Quando ascoltai quelle parole di mia madre ho creduto quasi di non aver compreso. Poco dopo le chiesi nuovamente aiuto e mi rispose allo stesso modo "non mi rovinerai la vita..non mi trascini giù con te".

Decisi di chiudere così, quel giorno. Mia madre era la persona che pochi mesi prima accarezzava il viso della mia ex dicendo "ti voglio bene come una figlia" e mi sorrideva, mia madre è la persona che mi ha cresciuto, mi ha dato la vita. Ora ero solo un pacco da mollare.

Il dolore è stato assurdo, nel momento più difficile della mia vita mi si voltavano le spalle.

Da quel giorno non ho mai più avuto una crisi d'ansia, se non in un raro caso, certo non sono i miei giorni migliori ma rimane assolutamente commovente il mio straordinario coraggio nel non mollare.
Non ho fatto nulla per meritare questo e sono convinto che la vita mi restituirà tutto.

Le porte per loro rimarranno chiuse.

Kj186 ha scritto: ↑

17/05/2022, 22:11

Le porte per loro rimarranno chiuse

Si raccoglie quello che si semina, cerca di non pensare più a tutto questo e goditi la vita, rimugini troppo su eventi dolorosi.. Meno guarderai indietro e più vicina sarà la ripresa.

Phenomena ha scritto: ↑

18/05/2022, 10:32

Kj186 ha scritto: ↑

17/05/2022, 22:11

Le porte per loro rimarranno chiuse

Si raccoglie quello che si semina, cerca di non pensare più a tutto questo e goditi la vita, rimugini troppo su eventi dolorosi.. Meno guarderai indietro e più vicina sarà la ripresa.

Personalmente non credo tornerò mai ad essere quello di prima. Potrò essere (sono) un uomo migliore ma certamente sarò diverso da ciò che ero.

Credo che il dolore attivi una strategia evolutiva. Molte persone di fronte ai dolori della vita tendono a diventare piccoli in modo da sfuggire al dolore (che di fatto li annienta), io ho sempre pensato (anche nel giorno più buio) che sarei stato io ad annientare il mio dolore. Avrei imposto io le regole al dolore, e non viceversa, in più sarei stato io a servirmi del dolore per essere un uomo migliore.

Ci sto riuscendo?
A mio giudizio si. Ho una forza assolutamente leggendaria, epica e già resistere per vivere in questo momento é di per sé un miracolo.

Quello che mi è successo, non mi riferisco certo ad una donna che prima ti promette il mondo poi ti molla come l'ultimo degli scarti, non è stato e non è facile.
Parlo dell'abbandono totale di una famiglia (di merda) che ci ha messo anni ed anni per rivelare il suo vero volto.

Provo disgusto per la mia famiglia, che ho invece amato fino a qualche mese fa. Non meno di 6/8 settimane fa sono finito in ospedale per problemi di pressione, mi hanno tenuto in osservazione per 2 giorni (avendo una assicurazione privata si è sempre ben trattati). Ho informato i miei, e ho avuto sempre le solite risposte "e io che posso farci?" o "colpa tua" o "non possiamo aiutarti..". Non mi hanno chiesto nemmeno cosa fosse successo. Nel mentre, vedevo che ridevano e scherzavano su una chat con altri familiari.
Essendo empatico ma forse ancora prima, non essendo una bestia, ho provato vergogna per loro. Questo fatto concludeva un periodo dove non mi erano mai stati vicini, nemmeno con una telefonata, nemmeno a chiedere come stavo (nel frattempo avevo cambiato anche casa, lavoro, venduto l'auto, fatto psicoterapia, ecc..) anzi mi avevano augurato (mia madre) anche di fallire. Si, lo so sembra folle.
Da quel giorno, dopo il ricovero in ospedale, ho deciso di buttare via per sempre questa gente di merda dalla mia vita.

Sto pensando troppo ai fatti?
Si, pochi mesi non mi hanno sicuramente permesso di digerire il dolore più grande della mia vita, ed il gesto, il più infame, quello di essere tradito dalla propria famiglia senza che tu abbia fatto nulla per meritare questo. Nulla.

Il sole tornerà ma mai mi metterà in pari per ciò che è successo. Mai.

Quindi per sopravvivere o muori o ti adatti alla nuova realtà e ce la sto mettendo tutta. Credetemi.