kromi ha scritto: ↑20/05/2022, 12:31
Ogni volta che perdiamo un essere che ci è caro, per cui proviamo affetto o addirittura amiamo, viviamo un lutto, sia che sopraggiunga, abbandono, tradimento o addirittura la morte, alla quale non c'è rimedio.
Per questo, il lutto, sapete tutti che ci sono 5 fasi di elaborazione: la quarta, la depressione sembra quasi passata, dai che sei grande Kj186, stai entrando nell'accettazzione, e poi ne sarai fuori. Avrei altre cose da dire, ma con la psicoterapia che hai fatto, già conoscerai molte sfaccettature delle tragedie riperute che stai affrontando. Ti auguro ogni bene, e di procedere per la tua vita a vele spiegate perchè penso che alla tua magnifica età di vento ne troverai sempre e tanto.
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Off Topic
avevo tanta voglia , da molti giorni, di dare il mio contributo, scusa le lungagini o le cose scontate, ho scritto di getto solo ascoltando cuore e mie esperienze passate
Grazie davvero
È come se fino a qualche mese fa viaggiavo in una auto con i miei genitori, la mia ex, col sole, i miei sogni, la mia vita..poi improvvisamente un incidente.
Mi risveglio e non c'è più nessuno, torno a casa, il silenzio, l'assenza di rumori familiari, l'assenza stessa di casa..
La vita e le relazioni però non sono un incidente, le persone scelgono, le persone scelgono di andare via, scelgono di ferirti, scelgono.
Della mia ex mi sono fatto una ragione, non ho mai alimentato il rimpianto, vada dove vuole, faccia ciò che vuole, tranne dei bei momenti, per lungo tempo non ha fatto altro che distruggere (o meglio tentare) la mia autostima con una logorante e silente violenza psicologica (pensate che mi contestava gli acquari o mi trattava da scemo perché avevo questo hobby che secondo il mio psicoterapeuta ho usato per rifuggire dalla relazione che mi stava annullando).
Quello che non è concepibile è l'indifferenza dei miei genitori, nemmeno di fronte al fatto che fossi finito in ospedale si sono allarmati. Ricordo che provai anche a chiedere come mai questo, mi risposero "non preoccuparti, se un giorno finiamo in ospedale noi, puoi anche non venire".
Come detto, nemmeno lo psicoterapeuta é riuscito a comprendere tale violenza, mentre per tanti altre situazioni siamo giunti a letture diverse. Ricordo proprio lo psicoterapeuta che di fronte al racconto dei fatti si mise una mano sulla testa e iniziò a balbettare per poi non dire nulla.
Per quanto si accetti (perché è condizione per riprendersi) rimarrà sempre un dolore presente nella mia vita che nessuno potrà curare ma non posso e non devo trovare spazio per gente di merda del genere.
