Fish4fun ha scritto: ↑07/05/2021, 11:54
Kj186 ha scritto: ↑07/05/2021, 11:35
Credimi che se mi trovo per oltre un'ora in un negozio di donne (abbigliamento, profumerie, borse..) con lei, di certo non mi diverto. Eppure rimango lì, concedo spazio, sorrido, cerco di essere presente e se proprio non mi va esco e le lascio il tempo. Siamo stati in un negozio di acquari più volte, e credimi, sentivo dopo 5/10 minuti una pressione assurda "se hai finito, possiamo andare".
Mi viene da sorridere perché funziona così anche da me..solo che nel negozio di acquari ci sono io e in altri lui (per fortuna però sia io che lui non abbiamo la passione per lo shopping..)
Comunque io in genere quando lui “pressa” per andare via gli dico e tu vai.. ci vediamo fuori! Al contrario, se mi stufo a guardare cose (che tanto non comprerà) me ne esco io e lo aspetto fuori (ho due formidabili scusa.. la cagnolina - che è in pratica il proseguo del mio braccio...dove ci sono io c’è lei, e il fatto che fumo!)
Si, ogni tanto ci si incavola per questo (perché l’altro non c’è mai per un consiglio) ma viviamo bene lo stesso!
Torno a ripetere che va bene essere diversi..bisogna però avere qualcosa in comune, qualcosa che nonostante tutto e tutti ti faccia dire “si, comunque, tra tanti, sceglierei di nuovo questa persona accanto a me, nonostante i miei e i suoi difetti”..
Io sono una persona a cui “piace calcolare in tutto i pro e i contro”..e i pro devono essere superiori.. non prendermi per cinica, con questo non voglio dire che una relazione debba essere ponderata, progettata o di comodo.. assolutamente.. ma a mio parere, “le farfalle nello stomaco” dopo qualche tempo passano e deve rimanere qualcos’altro che ti lega ad una persona..la vita è già complicata di suo..non si può avere una guerra costante (o piccole delusioni) anche a casa ogni giorno soprattutto per cose di non fondamentale importanza....
Nel caso il rapporto costruito debba essere basato su di me che devo comprendere e accettare, mentre lei può farmi sentire un certo atteggiamento sbrigativo nei miei confronti, temo che l'equilibrio sia destinato a saltare.
Conosco valanghe di uomini che vivono rapporti squilibrati, più di servilismo che di amore, dove chiaramente si creano situazioni dove devi dare 100 per ricevere 10, strutturando un rapporto di dipendenza affettiva più che maturo.
Bene, se questa è la direzione, io non ci sto. Non sono e non sarò il cane scodinzolante e felice che deve reclamare qualcosa a qualcuno.
È chiaro che lo scenario sia pieno di sintomi. Gli acquari sono un esempio, i miei stupidi pesci pure, gli allenamenti, le colleghe o i colleghi stupidi dei quali lei dice "come fai ad essere loro amico?". Beh, quando per lavoro hai a che fare con 200 o 300 persone cosa dovrei fare con queste persone, sputarle in un occhio o cercare di avere un rapporto professionale ed educato (e nulla più) ?
Lei fa lo stesso, non vedo cosa io debba fare.
Magari sono solo io il problema. Tutto qui.
Aggiunto dopo 5 minuti 1 secondo:
cicerchia80 ha scritto: ↑07/05/2021, 13:48
Kj186 ha scritto: ↑07/05/2021, 13:32
più in Germania
... Mo te la faccio io una domanda
Lei è tedesca?
Se si.... Sei italiano, sei sbagliato a prescindere
Certcertsin ha scritto: ↑07/05/2021, 8:56
paese dei tulipani.
Era gennaio .
^:)^ mi inchino a cotatanta scaltrezza
Io ci volevo provare con il museo delle cere di Madame comechiama
Si tedesca ma non viviamo nella sua città natale.
Magari si hai ragione, come dicevo sarò io il problema
