correva l'anno... macchissiricorda! (vabbè... sarà stato l'81 o l'82)

ma avevo appena fatto le mie prime esperienze delle osterie di Bologna
ed abitavo in un appartamento di volonterosi studenti nel quartiere Mazzini,
uno di ingegneria, due di medicina, io di veterinaria... e mi trovavo bene,
anzi, benissimo (ubbriaco una sera sì e l'altra anche!)
però le lezioni all'uni le prendevo sul serio... (cioè, abbastanza)
cercavo almeno di non addormentarmi e una volta il prof di parassitologia
mi "svegliò" con una domanda a trabocchetto per vedere se stavo attento!
risposi bene, senza neanche aver mai aperto il testo di parassitologia

per qualche giorno divenni quello che pareva meno strano del prof! (non che
ci volesse poi molto, il prof di para era veramente strano!)
Da lì in poi quando prendevo posto in aula, fianco a me trovavo sempre
la stessa persona, che evidentemente mi seguiva per motivi tutti suoi;
una tizia inconsueta, sempre sorridente, non bella ma neppure brutta,
e che sorprendentemente non conosceva l'esistenza della biancheria
intima: io ero un blob di ormoni incontrollabile, ma lì mi faceva fastidio
il fatto che lei masticasse sempre, ma sempre, ciuingam: mi dava sui
nervi nonostante fosse disposta e smutandata
ma persi il filo, e a parassitologia presi solo 27
mi dissi "mai più che una squinzia interferisce"
purtroppo la mia carriera universitaria, nella mia testa, alla fine è più
basata sulle tipe strane con cui ho avuto a che fare che non sui voti
del libretto (che, sia ben chiaro, non sono mica male!)
spero solo che anche loro di me, dicano che "non era male"!

ma volete anche la morale, di questa storia? non c'è... è solo che
vorrei tornare indietro di 40 anni, prendere 18 in parassitologia,
e regalare mutande e reggiseno a una studentessa che non poteva
permetterselo
e se qualcuno aveva dubbi, sì, sono troppo buono!
