Trapiantare piante in natura...
- aloparisi
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No, poi le discussioni anche accese, non politicamente corretto sono le migliori.
Ma quello che volevo farti notare, è che il ragazzo, Emanuele, frequentandomi non poteva che essere un po' pirata

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- cqrflf
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Gli Ailantus sono una piaga a livello nazionale....ma che dico nazionale, a livello europeo...bitless ha scritto: ↑30/07/2022, 13:58ad un mio collega è capitata una cosa simile:cicerchia80 ha scritto: ↑30/07/2022, 13:29A me sono venuti a romper le balle a dirmi che piante posso tagliare in una zona boschiva di mia proprietà,
ha preso il trattore e ha sradicato un boschetto di Ailantus
sul suo terreno e la forestale gli ha fatto 4000 euri di multa
(che alla fine non ha pagato perché il GdP ha stabilito che
aveva ragione lui!)
Ho una foto del mio terreno nel 2015 con 4 piante, ripeto 4 piante, la stessa foto nello stesso punto 3 anni dopo....un intero boschetto....
Avrebbero dovuto dargli 4.000 euro di premio al tuo amico, non di multa

Comunque io nel mio terreno li stermino con ogni mezzo e faccio pure esperimenti sadici su quelle punizioni del cielo

Aggiunto dopo 2 minuti 28 secondi:
La soluzione definitiva per l'Ailantus è l'aratura del terreno, gli altri mezzi sono poco efficaci.
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.
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Si infatti, anche perchè se li tagli semplicemente ripartono dai polloni sotterranei (e fanno, tra l'altro, anche tantissimi semi).
Addirittura dalle mie parti ho visto persino crescere un albero tra gli interstizi del pavimento di un balcone di una vecchia casa di tufo abbandonata. L'avevo visto fare solo al fico selvatico..
- bitless
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mm
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Ma infatti come ti ho detto sono sicuro che sai quello che fai, e so per esperienza personale che i controlli sono carenti.cqrflf ha scritto: ↑29/07/2022, 23:30Mi fate vedere un post di qualcuno che viene multato per aver scaricato la batteria usata della macchina in un lago ?
Mi fate vedere qualche telecamera che riprende le centinaia di biciclette, monopattini e motorini (proprietà del comune di Torino) che i vandali o i ragazzini ubriachi gettano nel fiume per scherno o per divertimento...
Io te l'ho consigliato da amico, e mi girano le scatole proprio per quello che dici: c'è gente che legge apposta pagine sui social e bazzica sui forum per rompere le scatole alle persone, magari becchi la guardia che passa la giornata in poltrona a leggere il forum, o il tizio livoroso che ha l'amico carabiniere e simili, e invece di segnalare chi butta le batterie segnala te perché gli stanno sulle scatole gli acquariofili.
Anni fa capitava a chi coltivava piante carnivore, qualche "burlone" mandava segnalazioni di piante strane alla Guardia di Finanza, per dire. Vedi pure @cicerchia80 con le ninfee (che potrebbero essere considerate "guerrilla gardening" e invece rischia di essere denunciato per appropriazione di abbeveratoio).
Quando si descrivono azioni del genere bisogna essere pronti a tutto.
E poi ripeto, per quanto tu descriva ciò che fai e le accortezze prese, c'è sempre il rischio "emulazione" da parte di chi si sente più esperto e va a "ripopolare" con piante e animali esotici ma che è convinto siano localissimi.
#LOWTECH
#ACQUARIOFILIACOMODA
https://www.acquariofiliafacile.it/viewtopic.php?p=1551129&hilit=cuboide
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- bitless
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non so dove lo abbia già scritto, ma circa il 45% delle specie
acquatiche presenti in europa, non sono autoctone
la cosa oltretutto ha radici profonde: almeno 150 anni o più
ciò non toglie che una pezza possiamo provare a mettercela,
ma reputo @cqrfif (che caxxo di nick!) estremamente responsabile,
in quello che vorrebbe fare
mm
- cqrflf
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Quindi come specificato a pagina 2 (se serve rileggetevela) di questa discussione, l'esperimento è stato radicalmente modificato per non contravvenire eccessivamente ad eventuali violazioni pur sapendo che "acchi tutt'è peccate" (citazione Troisi/Benigni, mancano le vocali del Napoletano...)
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Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.
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Alla fine vi comunico i risultati dell'esperimento:
Oramai nel bene o nel male ho effettuato dei cambiamenti SOSTANZIALI ed importanti anche a causa del fatto che gli esemplari rari in mio possesso erano talmente pochi da non poterne rischiare la perdita per di più in una stagione con condizioni meteo negative da record come quest'anno:
La lista di piante all'inizio della discussione è stata cambiata in maniera praticamente totale, le condizioni meteo dell'Italia in questo periodo erano di fatto proibitive per effettuare un esperimento come questo che se mai avesse dovuto avere una qualche "valenza" avrebbe dovuto essere effettuato in primavera.
Quindi tutte queste piante listate all'inizio sono state cancellate:
1) Ruppia maritima
2) Ruppia cirrhosa
3) Zostera marina
4) Zostera noltii
5) Najas marina
6) Thorea hispida
Come ho voluto spiegare spero in maniera chiara in precedenza, le piante prese per l'esperimento, sono piante AUTOCTONE le quali provengono dallo stesso luogo in cui sono state ri-trapiantate.
Per esempio nel fiume Po ho usato la "Stuckenia pectinata" che è una pianta comunissima ed abbondantissima.
Per il mare ho usato la "Cymodocea nodosa" rinvenuta sullo stesso bagnasciuga probabilmente strappata dalle ancore delle barche.
Nel fiume la pianta non è cresciuta ma si è ricoperta di alghe e detriti probabilmente morirà la parte superiore "forse" mantenendo le radici.
Nel mare la pianta (Cymodocea) non è cresciuta (non ha attecchito) ma è anch'essa regredita perdendo quasi tutte le foglie pur essendo vicina a poche centinaia di metri alla prateria di piante da cui essa stessa proviene.
Rispetto all'esperimento in acqua dolce questo esemplare era sicuramente più debole e meno radicato.
Quello d'acqua dolce (Stuckenia) era una pianta SANISSIMA e nel pieno delle sue forze con un imponente stolone radicale.
Direi che per il momento posso dichiarare l'esperimento insoddisfacente se non quasi un insuccesso.
Oramai nel bene o nel male ho effettuato dei cambiamenti SOSTANZIALI ed importanti anche a causa del fatto che gli esemplari rari in mio possesso erano talmente pochi da non poterne rischiare la perdita per di più in una stagione con condizioni meteo negative da record come quest'anno:
La lista di piante all'inizio della discussione è stata cambiata in maniera praticamente totale, le condizioni meteo dell'Italia in questo periodo erano di fatto proibitive per effettuare un esperimento come questo che se mai avesse dovuto avere una qualche "valenza" avrebbe dovuto essere effettuato in primavera.
Quindi tutte queste piante listate all'inizio sono state cancellate:
1) Ruppia maritima
2) Ruppia cirrhosa
3) Zostera marina
4) Zostera noltii
5) Najas marina
6) Thorea hispida
Come ho voluto spiegare spero in maniera chiara in precedenza, le piante prese per l'esperimento, sono piante AUTOCTONE le quali provengono dallo stesso luogo in cui sono state ri-trapiantate.
Per esempio nel fiume Po ho usato la "Stuckenia pectinata" che è una pianta comunissima ed abbondantissima.
Per il mare ho usato la "Cymodocea nodosa" rinvenuta sullo stesso bagnasciuga probabilmente strappata dalle ancore delle barche.
Nel fiume la pianta non è cresciuta ma si è ricoperta di alghe e detriti probabilmente morirà la parte superiore "forse" mantenendo le radici.
Nel mare la pianta (Cymodocea) non è cresciuta (non ha attecchito) ma è anch'essa regredita perdendo quasi tutte le foglie pur essendo vicina a poche centinaia di metri alla prateria di piante da cui essa stessa proviene.
Rispetto all'esperimento in acqua dolce questo esemplare era sicuramente più debole e meno radicato.
Quello d'acqua dolce (Stuckenia) era una pianta SANISSIMA e nel pieno delle sue forze con un imponente stolone radicale.
Direi che per il momento posso dichiarare l'esperimento insoddisfacente se non quasi un insuccesso.
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mi spiace, ma non avevo dubbi

l'unica soluzione (imho) per vedere come vanno
certe cose, è lasciare che accadano spontaneamente
per la ripopolazione, meglio affidarsi a chi lo fa di mestiere
(non credere sia una pippa... c'è gente che lo fa!)
mm
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