alla quale invito @Platyno75 per una specie di chiarimento
ero poco più di un bambino, ma osservavo e capivo, (poco,
ma capivo) e funzionava così: io stavo per i fatti miei e
volevo solo vedere tutta la vita che stava ai bordi e dentro
il fiume
ma non ero mai solo, c'era sempre chi stava anche lui lì a
fare altre cose, cose che non capivo
poi la buonanima della mia mamma, dopo un paio di ceffoni
d'obbligo per essere andato dove lei riteneva non dovessi,
mi ha spiegato che dove andavo io c'era "gente equivoca",
e che potevo rimanere infettato solo per esserci andato,
in quei posti là
non le diedi poi troppo peso; nei miei 10 o 11 anni credevo
davvero di essere uno scienziato che scrutava l'universo, e
un ceffone o due erano sopportabili pur di capire come il
tutto funzionava, a partire dalle rane
le rane le capivo, sapevo cosa facessero, e il perché lo
facessero, ma lo facevano in silenzio, o quasi in silenzio,
mentre spesso vedevo gente che inconsapevole del fatto che
io fossi lì vicino, gracidava di brutto, anzi, urlava
credete forse che allora non fossi stato curioso come lo
sono adesso? sono uno di quelli che ha saltato le api e
che passando dalle rane è arrivato direttamente al porno
tutto finì quando un tizio sudatissimo mi vide e disse
"hei, vieni qui"... i 500 metri più veloci della mia vita
stranamente non ho alcun ricordo di robe sessuali, tipo
tette, culi, piselli: mi ricordo solo le tife abbattute
e le parola "equivoco"
poi un ragazzino che conoscevo e che stranamente non
mi voleva menare (anche perché era nostro inquilino e
immagino che la sua mamma avesse posto limiti ben
precisi agli approcci con me) un bel giorno mi chiamò
al raduno dei "cattivi" (non che fossero davvero cattivi,
li vedevo come diversi, come quando pensi ai marinai
e ai pirati, diversi, ma simili) ed io, fiducioso, ci andai...
volevano (pensunpo') prendersi gioco di me, coinvolgendo
una ragazzina (ripensandoci forse aveva qualche anno più
di noi) che diceva e faceva cose che non capivo, che
aveva già un po' di tette, e che aveva anche i peli che le
uscivano dallo slip, la quale ragazzina provò a baciarmi...
gli altri 500 metri più veloci, ma a 450 metri ero in crisi
da allora in avanti, tutte le volte che volevo stare da
solo ad osservare la natura, mi guardavo ben in giro,
ben sicuro che sarei scappato a meno che una signorina
col pelo nero fuori dallo slip non mi avesse chiesto l'ora,
o il nome...
il suo me lo ricordo: si chiamava Sonia
una storia un po' vaga
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Il pelo tira, sempre...
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Perché aperta? In natura non ci sono coperchi 
Il conduttivimetro è la tua bussola.
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sono solo farneticazioni di un vecchio che
all'improvviso si ricorda cose spiacevoli e
piacevoli allo stesso tempo; @Platyno75
l'ho citato solo perché lui ha innescato i
ricordi di quando passavamo il tempo coi
piedi nel fango ad osservare la natura...
le rane e i personaggi equivoci compresi
all'improvviso si ricorda cose spiacevoli e
piacevoli allo stesso tempo; @Platyno75
l'ho citato solo perché lui ha innescato i
ricordi di quando passavamo il tempo coi
piedi nel fango ad osservare la natura...
le rane e i personaggi equivoci compresi
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