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al404
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Messaggio di al404 » 16/06/2018, 14:05

Non sapevo che l'ADA dopo tot anni potesse dare problemi, ma per il via del fatto che allofano? perché anche l'elos terra lo è tipo akadama da quel che so
Che tipo di problemi crea, assorbe fosfati o nutrienti e poi li rilascia quando è satura?

Ok per le lampade chiedo in illuminazione

Per il filtro l'ho sempre avuto sottodimensionato, senza avevo provato nell'attuale vasca ma preferisco averne uno anche solo per la rimozione dei detriti / particelle in sospensione

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roby70
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Messaggio di roby70 » 16/06/2018, 14:11

Ti riporto dal sito dell'ADA:
È possibile utilizzare un substrato composto da Amazonia per due o tre anni. Le sostanze nutritive contenute nell’Amazonia saranno gradualmente perse e di conseguenza, si consiglia di fornire nutrienti al substrato con Multi Bottom o sostituire il terreno in superficie con un nuovo terreno Amazonia per migliorare la quantità di nutrienti. Quando si rimuovono piante acquatiche per sostituirle con delle nuove, si consiglia di rimuovere il vecchio strato di Amazonia il più possibile e sostituirlo con uno nuovo per promuovere la crescita di nuove piante acquatiche. Se i granuli di Amazonia si sgretolano ed il substrato diventa meno permeabile, possono svilupparsi alghe blu-verdi. Se dovete affrontare questo problema, è necessario ri-costruire un nuovo substrato.
La presenza di cianobatteri tra i granuli di Amazonia sbriciolati è un segno per la sostituzione del substrato.
Aggiunto dopo 53 secondi:
Non è per il fatto che sia allofano... l'akadama non è che da questi problemi.
"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido"
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Messaggio di gem1978 » 16/06/2018, 14:14

al404 ha scritto: il filtro l'ho sempre avuto sottodimensionato
Per cosa intendi sottodimensionato? Portata o spazio per i materiali biologici?
al404 ha scritto: l'ADA
Su questo credo che roby70 sia stato esaustivo... se non hai piante decisamente esigenti anch'io consiglio un inerte.
Con il PMDD e gli stick NPK interrati tra l'altro puoi gestire anche le piante più esigenti.

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Steinoff wrote:Lo Zen e l'arte di aspettare che il silicone asciughi...
Monica said:Lo Zen e l'arte di aspettare che l'acquario maturi...
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Messaggio di al404 » 16/06/2018, 14:27

come spazio per il materiale filtrante, nel senso che non credo che i batteri vivano DENTRO al filtro :-)
le spugne sono il mio materiale preferito, ma avere anche un mini spazio per un po' di carbone ( o altro ) all'occorrenza è sempre apprezzato

sinceramente sia esteticamente sia come radicano le piante e si aggrappano, perché una cosa che mi rende matto è quando tornano a galla :-D , l'Elos terra mi piace moltissimo

avevo valutato quella ADA perché non sapevo dei problemi pensavo cambiasse solo un po' colorazione

l'inerte tipo chiaretto ( anche fine ) non mi piace molto

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Messaggio di Nijk » 16/06/2018, 14:50

@roby70 @al404 Elos terra e Ada Amazonia sono prodotti molto simili, anche se un marchio ( Elos ) è italiano e l'altro giapponese molto probabilmente il fornitore è il medesimo, sono poche le aziende che producono fondi allofani e lo fanno generalmente per vari marchi, tanto è vero che spesso parliamo di fondi del tutto uguali ma semplicemente rimarchiati.

Questi fondi @al404, oltre al pericolo "sfaldamento" di cui parlava roby ( le probabilità comunque diminuiscono anche in base al modo in cui vengono utilizzati e in ogni caso non è che sia sempre necessario sostituirli periodicamente ), per via delle proprie caratteristiche hanno bisogno di un periodo di maturazione più lungo rispetto ad altri ( gli inerti ad esempio ) e vengono definiti "difficili" in quanto inizialmente, oltre al discorso ben noto delle durezze, tendono anche a rilasciare in colonna sostanza azotate, di cui sono ricchi, bisogna dedicargli molta più attenzione anche e soprattutto per evitare rischiose invasioni algali da cui poi risulta complicato liberarsene senza fatica, in cambio però di sicuro ti daranno enormi soddisfazioni con le piante.

Di opzioni comunque ne hai infinite, sia restando su quella fascia di prezzo e sia spendendo molto meno, bisognerebbe capire cosa vuoi fare di preciso e magari che tipo di piante hai intenzioni di coltivare, considera che molte nemmeno si nutrono dal fondo e potresti tenerle senza praticamente.

Cerchi necessariamente un allofano o va bene anche un inerte?
Questi utenti hanno ringraziato Nijk per il messaggio:
roby70 (16/06/2018, 15:01)
I mandarini sono l'essenza della vita...
cit. Christopher Mccandless

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Messaggio di al404 » 16/06/2018, 15:14

@Nijk io ho utilizzato sia l'Elos terra che l'akadama da bonsai in passato e non ho mai avuto grossi problemi, forse perché non ho animali che rimescolano il fondo o forse perché non lo smuovo io. Posso solo dire che anche toccandolo dopo diverso tempo il "pallino" di terra non si è sciolto ma ha mantenuto la consistenza

Di solito faccio andare la vasca a auto con il fondo, e magari qualche pianta aggiungendo inizialmente KH+ della dennerle o bicarbonato e faccio cambi acqua.

Tenete anche conto che avendo i gamberetti non posso scatenarmi nella concimazione, infatti quando aggiungo fertilizzanti ho sempre un po' di timore e lo faccio con parsimonia. Quindi CO2 e Plant Growth Premium della Tropica.

Il fondo tipo Elos terra mi piace molto anche esteticamente, negli anni non ho mai visto nulla di simile inerte.
Gli inerti che conosco sono il ghiaietto e quello tipo lapillo.

Esistono alternative più economico e allo stesso livello della Terra Elos? se si cosa?

Questa era un altra mia vasca diverso tempo fa. Vorrei replicarla. Le piante sinceramente non me le ricordo.

Le piante le avevo scelte anche in base alle sostanze che assorbivano, tipo alcune mi pare siano ottime per gli NO2-.
IMG_0520-privato.jpg
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Messaggio di Nijk » 16/06/2018, 15:41

al404 ha scritto: Esistono alternative più economico e allo stesso livello della Terra Elos? se si cosa?
Quelle tipologie di fondi presentano tutti prezzi più o meno simile ( a parte l'akadama che non è inerte ma comunque di suo fertile non lo è ), anche per questo e considerato che molti marchi in realtà sono semplici rivenditori e che ADA, come altri, ad esempio non ha certamente una fabbrica per ogni prodotto che vende immagino che molto spesso il fornitore sia lo stesso così come identico è anche il prodotto e molto spesso i risultati ottenuti effettivamente in acquario.

Io ti direi Tropica ( se ti piace ) perchè costa qualcosa in meno e perché da gestire risulta meno complicato ( qualora fosse un problema ) e va bene anche con i gamberi ( anche se in foto se non erro vedo Caridina heteropoda che nemmeno avrebbero bisogno di un allofano ).
al404 ha scritto: Il fondo tipo Elos terra mi piace molto anche esteticamente, negli anni non ho mai visto nulla di simile inerte.
Gli inerti che conosco sono il ghiaietto e quello tipo lapillo.
Per inerte io non intendo un fondo privo di sostanza nutritive ma un fondo che non modifica significativamente i valori dell'acqua, la flourite per esempio è ottima per le piante, anche se è vero che se utilizzata da sola non ti consente certamente una partenza "a razzo" con le piante, nel tempo però cede vari elementi e soprattutto è eterna, io stesso dopo averla lavata l'ho riutilizzata per ben tre volte fino ad ora.
al404 ha scritto: negli anni non ho mai visto nulla di simile inerte.
Su questo non sono proprio d'accordo, con un fondo come Elos Terra, ADA Amazonia, Tropica o simili ( se fai una rapida ricerca vedrai che quasi tutte le aziende ormai hanno.in catalogo fondi di questo tipo ) hai decisamente alcuni vantaggi:
- riesci con molta più facilità ad abbassare i valori delle durezze dell'acqua, questo è un aspetto molto importante, considera che ci sono tante piante, ( addirittura anche il Microsorum nonostante sia etichettato come " adatto ai principianti") che crescono decisamente meglio in acqua tenera.
- un fondo unico ti consente di evitare agevolmente antiestetici rimescolamenti
- essendo fertilizzato anche piante con apparati radicali piccoli ed esili riescono ad assimilare gli elementi nutritivi che contiene.

Detto questo anche con un inerte è possibile allestire un plantacquario fatto come si deve, aggiungendo magari un fondo fertile o delle pasticche fertilizzate laddove serve, la semplicità del suo utilizzo sta nel fatto che è possibile fin da subito gestire la vasca nel tempo con valori stabili senza tanto sforzo, e questo oggettivamente rappresenta un grosso vantaggio in riferimento alle piante, agli animali e alle varie colture batteriche presenti.
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cit. Christopher Mccandless

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