gem1978 ha scritto: ↑20/10/2020, 23:13
bitless ha scritto: ↑
ieri, 15:14
mio avviso il terriccio (da giardino, magari con un po' di humus) dura ben più di un
Sicuramente, ma non è di così facile gestione specialmente all'inizio e soprattutto se contiene materiale organico appunto.
Le esplosioni batteriche sono dietro l'angolo
Però c'è da fare una considerazione: il metodo Walstad originale senza filtro prevede sia il terriccio (possibilmente con humus) che tante piante rapide.
Ci ho provato e funziona abbastanza, dura almeno un paio di anni se non tre prima di dover mettere tabs sotto le Cryptocoryne, che all'inizio si sviluppano in maniera quasi esplosiva, ma vanno dette e fatte alcune accortezze.
Non so se ci sia scritto qualcosa nell'ultimissima edizione di "Ecologia dell'Acquario di Piante", ma sul forum dove scrive la Walstad di persona, hanno ideato un metodo per "pretrattare" il terriccio che va in vasca. La chiamano "mineralizzazione": consiste nel tenere il terriccio bagnato per 10-15 giorni, poi farlo seccare al sole e qualcuno lo cuoce anche in forno. In questo modo si dovrebbe formare una flora batterica che degrada le sostanze azotate, elimina l'ammoniaca e fissa i nitrati. Con l'essiccazione e la cottura si "ferma" il processo e ci sono meno rischi di esplosioni batteriche: a me non sono capitate.
A me e ad un altro utente del forum è invece capitato che anche muovendo il meno possibile il ghiaino inerte sopra il terriccio (e io ne avevo messo parecchio) venisse su parecchio limo melmoso e finissimo. Va evitato il più possibile di muovere le piante e il terriccio perché si alzano polveroni in vasca tremendi.
La stessa Walstad suggerisce di mettere un filtro meccanico (io ho usato un filtro Duetto Newa caricato a lana di perlon) per togliere il particolato in sospensione, ma è una seccatura.
Il terriccio andrebbe scelto e pretrattato con molta attenzione. All'epoca si parlava di terriccio per gerani con poca torba, senza fertilizzanti aggiunti, possibilmente adatto per coltivazione biologiche, sarebbe meglio se preso in un campo. Io ho usato un terriccio che ho scelto con quella che credevo cura, e mi sono trovato acqua estremamente ambrata da tannini per parecchio anche dopo la maturazione della vasca. Oltre al particolato che intorbidiva l'acqua.
Inoltre c'è il sospetto (non la certezza) che i terricci in commercio, anche e soprattutto quelli etichettati come "bio", contengano del rame o altre sostanze tossiche per gli invertebrati (
Caridina e alcune lumache).
Quindi si può fare, ma ci possono essere controindicazioni da tenere presente. Non credo lo rifarei così a cuor leggero, o andrei a cercare humus e starei più attento alla composizione della roba che metto, mai più terriccio in sacchetto preso al vivaio.