Fotoperiodo "alla Walstad"

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Humboldt
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Fotoperiodo "alla Walstad"

Messaggio di Humboldt » 16/05/2018, 21:58

Elisabeth ha scritto: Ciao...Scusate se mi intrometto :D Ma tutto questo è finalizzato solo ad accumulare CO2 nelle ore di break ? :-?
Secondo la Walstad si. I batteri eterotrofi del fondo dopati dall'ossigeno prodotto in abbondanza dalle piante nella prima fase di luce producono CO2.
Ma molte esperienze in giro non registrano questo accumulo :-??
Sarà per le piante? Per il fondo? O i batteri italiani sono scansafatiche? =))

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Elisabeth
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Messaggio di Elisabeth » 16/05/2018, 22:05

Humboldt ha scritto:
Elisabeth ha scritto: Ciao...Scusate se mi intrometto :D Ma tutto questo è finalizzato solo ad accumulare CO2 nelle ore di break ? :-?
Secondo la Walstad si. I batteri eterotrofi del fondo dopati dall'ossigeno prodotto in abbondanza dalle piante nella prima fase di luce producono CO2.
Ma molte esperienze in giro non registrano questo accumulo :-??
Sarà per le piante? Per il fondo? O i batteri italiani sono scansafatiche? =))
Ma questo accumulo è talmente significativo da fare tutta sta cosa di accendi e spegni luci? :-?
Boh...ma non crea problemi ai pesci o magari al metabolismo delle piante? Se si pensa allo scombussolamento che porta una eclissi, ripetere ogni giorno sta cosa non mi convince molto...Ma se poi ha gli acquari vicini a delle finestre, le piante non credo interrompano la fotosintesi...no? Ho detto una marea di cazzate? :))
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Messaggio di cicerchia80 » 16/05/2018, 22:38

Humboldt ha scritto: Sarà per le piante? Per il fondo? O i batteri italiani sono scansafatiche?
Sarà qualche copia ee incolla,per le alghe non sono d'accordo con lei/te

Il buio gli ha sempre fatto "male" che in questo caso è un bene :-? ...che ho detto non lo sò

.....lei proponeva cambi ogni tre mesi,dubito che abbia il fondo più sporco di metà di noi
Quindi stà cosa del ricarico di CO2 non la condivido

@nicolatc ri rispondo a braccio....

Nell'edizione italiana parla di 10-14 ore
Nell'articolo degli scampetti già passiamo a 10 più la pausa
nicolatc ha scritto: secondo me 14 ore totali sarebbero comunque troppe, e quindi sarebbero da limitare in qualche modo anche se la CO2 è sempre abbondante.
Secondo lei pure :-\
A un aquascaper italiano gli ha detto di non superare le 9 ore che facilita le alghe :-$

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Messaggio di gem1978 » 16/05/2018, 22:58

Un po confusa la signora.... :-?

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Steinoff wrote:Lo Zen e l'arte di aspettare che il silicone asciughi...
Monica said:Lo Zen e l'arte di aspettare che l'acquario maturi...
Trotasalmonata declared:Lo Zen e l'arte di farsi i c@...
Lo Zen è ammirare l'acquario

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Messaggio di Humboldt » 16/05/2018, 23:35

cicerchia80 ha scritto: Sarà qualche copia ee incolla,per le alghe non sono d'accordo con lei/te
Cioè?
Io non sono d'accordo con lei...
e mo... =))

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Messaggio di cicerchia80 » 16/05/2018, 23:39

Humboldt ha scritto: Cioè?
Io non sono d'accordo con lei...
e mo...
Sul fatto che il buio favorisca le alghe?
Allora siamo 2 contro 1
gem1978 ha scritto: Un po confusa la signora.... :-?
Non credo sia questo..... La scienza evolve,una volta c'erano i flaconi anti fosfati,ora compri l'integratore
Gli olandesi vacevano i fondi multistrato
Ira si sconsiglia perfino il fertile
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Messaggio di pantera » 17/05/2018, 1:29

Daniela ha scritto: con due ore di penombra non ho notato grosse variazioni !
dovrebbero essere 3-4 ore altrimenti non ha senso

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Messaggio di Daniela » 17/05/2018, 4:40

pantera ha scritto:
Daniela ha scritto: con due ore di penombra non ho notato grosse variazioni !
dovrebbero essere 3-4 ore altrimenti non ha senso
Io con 2 ore ho eliminato le Staghorn... le avevo sulle punte della Hygrophila Corymbosa, principalmente, ho iniziato lo spezzato con due di pausa ( non buio completo ) tra le 8 di luce piena e nel giro di qualche giorno sono sparite, pianta cresciuta meglio e sana.
Ero con un fotoperiodo pieno di 10 ore prima dello spezzato.
Io non lo so, riporto solo la mia esperienza :-??
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Messaggio di Alessandro.Drudi » 17/05/2018, 6:49

Humboldt ha scritto: Ci avrà messo un po'... ma poi si è aperta?
È sempre rimasta così fino allo spegnimento luci

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Chi dice che è impossibile dovrebbe smettere di disturbare chi ce la sta facendo Albert Einstein :ymapplause:

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Messaggio di nicolatc » 17/05/2018, 10:01

cicerchia80 ha scritto: Nell'edizione italiana parla di 10-14 ore
Nell'articolo degli scampetti già passiamo a 10 più la pausa
Provo ad interpretare il suo pensiero: la durata complessiva deve essere lunga, perché le piante devono "sentire" che la giornata è lunga, come in Amazzonia. Quindi dovrebbe iniziare alle 7 del mattino e terminare alle 9 di sera (14 ore). Poi poco importa se magari si alterna un'ora si ed una no (come in una giornata nuvolosa).
Quello che forse vuole dire è che illuminare dalle 7 del mattino alle 9 di sera ad ore alterne (esagero per far capire il concetto) è meglio che illuminare dalle 10 alle 17 in modo continuativo, nonostante le ore complessive di effettiva accensione luci sarebbe identico (7 ore). Questo perché nel secondo caso il periodo corto potrebbe inibire la crescita @-)
Scrive in merito:
The Siesta Regimen gives plants the long daylenght they need and save electricity.

Il Siesta Regimen fornisce alle piante la durata della giornata lunga che necessitano di avere, e permette un risparmio di elettricità.
E' chiaro quindi che lei distingue tra giornata lunga (determinata dall'ora di prima accensione e dall'ora di ultimo spegnimento) ed ore effettive di illuminazione: la prima dovrebbe essere di 14 ore, le ore effettive invece è meglio 10, per risparmiare elettricità, per ricaricare la CO2 nel break, ecc..
Torniamo a ragionare solo sulle ore effettive di illuminazione, ed ipotizziamone 10 (consecutive).
Se ho una piantumazione esagerata con molte rapide e non erogo CO2, dopo circa 5 ore la CO2 scenderà a zero. Le successive 5 ore serviranno più alle alghe che alle piante. Invece, se dopo 5 ore spengo per 2 ore e ricarico completamente la CO2 (ipotizziamo), darò alle piante altre 3 ore finali di luce e CO2, per un totale di 8 ore buone di "luce e CO2" contro le 5 ore del caso precedente.

Infine, nel secondo caso, risparmio anche corrente, riduco il surriscaldamento nel periodo estivo e tengo a bada le alghe.

Questo credo sia il suo ragionamento, e in certi acquari può funzionare.

Io però sono sempre per erogare 30 mg/l di CO2 e anche oltre, nel caso questa si riveli insufficiente per le piante che coltivo! Così favorisco al massimo le piante e posso gestire senza problemi un periodo di illuminazione continuativa, e non stresso i pesci. :-bd
Humboldt ha scritto: Questo aumento repentino è dovuto, secondo la Walstad, non alle piante , ma principalmente all'azione dei batteri del fondo che a seguito della forte ossigenazione dell'acqua, durante la prima fase di illuminazione, ricevono una forte spinta metabolica che ha come prodotto di scarto proprio la nostra amata CO2.
Anche in questo caso, se decidete di utilizzare il Siesta Regimen senza un bel fondo ricco di batteri e bello sporco i risultati potrebbero essere ben diversi.
Sull'importanza che lei affida ai batteri nella risalita della CO2 durante il break ho qualche perplessità: se così fosse, perché senza Siesta Regimen la CO2 scende a zero dopo qualche ora, e resta a zero fino alla fine del fotoperiodo nonostante il gran lavoro dei batteri "dopati" dall'ossigeno apportato dalle piante? :-??
Il motivo secondo me è evidente: i batteri lavorano sempre, e forse un po' in più durante la fotosintesi, ma il loro apporto sull'incremento di CO2 è trascurabile rispetto a quanta ne assorbono (o non assorbono nel break) le piante quando sono affamate! Basta rivedere il grafico per capirlo, quando le piante assorbono (luci accese) la CO2 scende a zero in 4 ore circa (e poi ci resta). Appena spegni le luci la CO2 risale (per riequilibrio) con la stessa velocità con la quale era scesa (vedi la pendenza delle linee). E' lo stesso che avviene quando apro o chiudo la valvola della CO2, in meno di un'ora la CO2 sale a 30 mg/l e quando spengo in meno di un'ora ritorna ai 5 mg/l iniziali (ad esempio). Che ci sia un fondo "sporco" o pulito, per me non cambia praticamente nulla su quegli andamenti mostrati nel grafico, che sono determinati dall'assorbimento o meno delle piante.
Un fondo sporco o meno "trasla" solo tutte le linee di quel grafico un poco più in alto (molti batteri) o un poco più in basso (pochi batteri), l'andamento è però identico.
Humboldt ha scritto: Perché difronte a tale diversità di comportamento ha fatto solo un test?
Lei in quella pagina scrive:
I obtained a siliar pattern with other tanks
Ho ottenuto un andamento simile in altri acquari
Quindi evidentemente reputa trascurabile la differenza di CO2 misurata in quei due giorni, mentre l'andamento generale è simile nei vari acquari testati.
cicerchia80 ha scritto: Non credo sia questo..... La scienza evolve,una volta c'erano i flaconi anti fosfati,ora compri l'integratore
Gli olandesi vacevano i fondi multistrato
Ira si sconsiglia perfino il fertile
Esatto! Come hai scritto nell'introduzione, i metodi si evolvono, ma resta interessante la filosofia sottesa ad essi.
Questi utenti hanno ringraziato nicolatc per il messaggio:
gem1978 (17/05/2018, 10:20)
Perle di saggezza dei negozianti: "i juwel sono pronti in 10 giorni, se aspetti troppo l'acquario si siede e devi ricominciare buttando via le piante e l'acqua"

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