seconda ed ultima parte
date le sue abitudini migratorie,verrebbe un po’ complicato scegliere come allestire la vasca,diciamo che lo standard resta la solita soluzione con legni,muschi,fondo scuro…se no non le vediamo,oltre a
Takashi Amano un altro che le usa nei suoi allestimenti è il nostro amico
Tom Barr,direi che l’intolleranza ai fertilizzanti ha la puzza di leggenda metropolitana
in realtà il nome Caridina multidentata è sbagliato,dovrebbe chiamarsi
carro armato attrezzato piuttosto,data anche la sua resistenza a tutti i valori,viene spesso messa in un ambiente asiatico,come “contorno” ad un betta,potrebbe addirittura essere inserita in una vasca con dei ciclidi nani e starsene bella tranquilla(addirittura predandone le uova),tuttavia sempre di compromesso si tratta,perché comunque i suoi valori idonei sarebbero sempre medio basici,come la stragrande maggioranza dei gamberi appunto…ma tuttavia,è un compromesso che non ne compromette la longevità,e anche se hanno bisogno di Sali per il carapace dato che fanno la muta,riescono comunque a trovarne in acque neutro-acide,personalmente non andrei sotto pH 6.8
se proprio si decidesse di allestire una vasca solo per loro,cosa che dubito qualcuno farebbe mai,non scenderei sotto i 40 cm per poterne mettere un bel gruppo di almeno dieci elementi,salvo progambarus ed altri gamberi importanti trà le caridina sono comunque gli esemplari più grossi e non si perde dopo un cambio d’acqua la loro indole migratoria a spostarsi in un ambiente diverso da quello in cui si trovano
a proposito della muta,come sappiamo il loro esoscheletro non cresce insieme a loro,e quindi sono costrette a cambiarlo,in una sequenza che si può stimare più o meno così
nei primi mesi,fino al sesto,direi all’incirca una volta ogni settimana
dal sesto mese ad un anno,anno e mezzo una volta al mese o due,per poi invece mutare massimo 3 volte l’anno
in questo caso i rifugi sono essenziali,le sue doti da carrarmato vengono meno in questa fase(ovviamente vale per tutte le caridina)perché è come se fossero nude e quindi predabili da chiunque,puoi essere possente come
Vin Diesel,ma se ti sorprendono sulla tazza,o sotto la doccia difficilmente puoi correre ai ripari
ed ora arriviamo alla parte più complicata della faccenda
riprodurle
metto subito le mani avanti…nel dolce le possibilità di schiusa sono inferiori al 99%,casomai qualcuna ce la facesse…..l’1% sarebbe da riuscire a portare avanti
tuttavia sul forum qualcuno questa fortuna l’ha avuta
tutto parte dal corteggiamento,la femmina farà la muta e rilascerà i feromoni i maschi non ci capiscono più un c…cioè si muovono freneticamente in vasca,quando un maschio riuscirà a a far aderire le sue
spermatofore ,la femmina farà scendere le uova sotto ai
pleopodi nell’ arco di un paio di giorni
le uova all’inizio sono scure,per poi schiarirsi man mano,prendendo un colorito arancione/rosa
,questo processo arriva a durare da un mese a 5 settimane,sembra che con una lente possono essere visibili gli occhi degli embrioni
In questa fase la femmina va separata dalla vasca e messa in una nursery con ancora l’acqua dolce,i gamberi tollerano un alta salinità,ma le uova non si schiudono in acqua salmastra,una volta deposte le uova ovviamente bisogna togliere la femmina
Le uova si schiudono dopo qualche giorno,le larve appena nati hanno dimensioni di circa 2mm ,hanno un anomalo nuoto a testa in giù e successivamente assumono una posizione orizzontale, sono planctoniche,sono foto attive e si trovano nella forma dello stadio di
Mysid,in pratica un intermezzo tra un nauplo e una caridina,appunto nascono allo stadio larvale,non come le Davidii che sono mini caridina
Questi sono più “vermi”una volta passato lo stadio di Mydsid diventano bentoniche…ossia possono poggiarsi su supporti
In natura i gamberi vivono in torrenti di montagna,e le larve vanno a finire in mare,dove crescono mangiando plancton ,passate alla metamorfosi finale ,migrano di nuovo nei corsi d’acqua,ed è quello che dobbiamo replicare!
Quindi dopo la totale schiusa delle uova,che non avviene nello stesso momento per tutte,i naupli vanno messi in acqua con Sali di mare,senza troppi preamboli,non serve nessun tipo di acclimatazione ed è importante farlo prima che passi una settimana
Secondo la letteratura di Hayashi e Hamano la sopravvivenza è impossibile a 8.5 ppt(parti per mille),invece a 17 ppt si ha la sopravvivenza ottimale dell’ 80% e a 35 ppt una sub ottimale con solo l’11% di schiusa,sarebbe poi la piena salinità marina
Tuttavia esperimenti più recenti hanno riportato test ben diversi:sotto i 25ppt una resa minima(tre larve su 200),invece la maggiore riuscita si è verificata ad una salinità di 30-35ppt
Tuttavia dopo la metamorfosi a gamberetti non tollerano più l’acqua salata ed andrebbero riportati in acqua dolce,o meglio fare magari degli step portandosi a 17 ppt prima,e scendere a valori di acqua dolce poi
Le larve richiedono cibo finissimo,l’ideale sarebbe il fitoplancton o alghe verdi in genere,volvox,clorella
Tuttavia la tecnologia ci viene incontro con cibi di facile reperibilità,tibo il JBL nobifluid,sporadicamente lievito di birra e tutti i mangimi da 50-100 micron,non ho trovato riferimenti agli infusori…ma le dafnie sono già troppo grsndi,le larve non si nutriranno nei primi quattro giorni,dopo la prima settimana di nutrimento,che dovrebbe essere somministrata cinque volte al giorno si può passare ad un alimento più “grosso”tipo spirulina tritata finissima o qualche fioccato parecchio sbriciolato tipo il residuo che lascia il barattolo vuoto di mangime,vale il trucco detto all’inizio,….se hanno mangiato hanno l’intestino colorato
Ci vogliono ben tre mesi prima che i gamberetti arrivino ad una dimensione tale,circa 2,5 cm per poter esser rimessi in vasca
chiunque voglia provarci......auguri
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Ps.....per chi si stesse chiedendo cosa sono quei 17 p.p.t 30 p.p.t. e via discorrendo la sigla stà ad indicare part per thousand(parti per mille) % sto simbolo più uno 0 a pedice
Si misura con un densimetro
51gaSKrBRPL.jpg
questo strumento quà,il numero a fianco i vece è la densità espressa in g/l
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