La vasca è stata acquistata in seconda mano, la marca è Aquatlantis modello Atlantis da 60 litri lordi.
Misure 60 * 30 * 38.
La vasca è in salotto… dietro al divano… esposta anche alla luce naturale di una grande finestra (c’è una tenda davanti quindi i raggi del sole vengono filtrati).
Quando il sole illumina la vasca in alcune mattine è uno spettacolo vedere il giallo poggiarsi sulle piante della vasca… questa fase dura generalmente poco ma adoro vedere l’acquario illuminato da luce naturale, i colori danno il meglio di se… secondo me è strepitoso!


Si tratta della prima vasca della mia vita… partendo totalmente da zero con i soli aiuti dei forum (ed in parte del mio negoziante che si è dimostrato preparato, nonostante tutto).
Numerosi i lavori in fai-da-te effettuati… mi piace ‘’ bricolare ‘’.
Durante questi mesi è stata cambiata la pompa … come pure il termoriscaldatore.
Illuminazione ampliata in maniera totalmente artigianale, materiali filtranti sostituiti rispetto a quelli di serie, installazione della CO2 e sistema venturi.
Il biotopo scelto è stato quello asiatico… poiché l’ho reputato più semplice per un principiante.
Mi sta dando molte soddisfazioni visto che dopo i primi mesi di ‘’fasatura’’ ora viaggia alla grande quasi senza manutenzione o cure particolari (se non la potatura delle piante e la somministrazione del mangime).
Ho iniziato a raggiungere determinati equilibri più o meno da settembre 2013… prima ho dovuto lavorarci molto, sono sincero!
Adesso cambio il 20% di acqua ogni 40/50 giorni… fino alla fine dell'estate ogni 15/20 al massimo!

La vasca ha passato indenne un periodo di ferie di 15 giorni ad agosto, in piena estate (oltretutto)… l’ho lasciata abbandonata a se stessa adoperandomi solo per l’installazione di una mangiatoia automatica e nulla d’altro: quello è stato il test definitivo poiché al mio rientro ho trovato un acquario perfetto, come prima di partire se non addirittura meglio!
In quel momento ho capito definitivamente che meno si mettono le mani in vasca e più ne giova l’ecosistema in modo totale… è il primo consiglio che darei!
Conclusione: dalla poca esperienza fatta ho imparato che le piante sono fondamentali ed in quantità abbondante sono quasi obbligatorie visto che stiamo parlando di una capienza di soli 60 litri dove il quantitativo di acqua presente è poco e l'ambiente piccolo!
I vegetali mi aiutano moltissimo nella dispersione del carico organico… se non ci fossero loro penso che potrei tenere molti meno pesci in vasca e dovrei effettuare cambi più ravvicinati di quanto non faccia... l'ossigeno poi non manca di certo!
Alghe ne ho sempre avute poche… se non pochissime (qualche puntiniforme su qualche foglia della ''rossa'' ma niente di più).
Cianobatteri mai!
Gli unici seri problemi avuti sono stati il decesso di qualche pinnuto durante i primi mesi dall'allestimento ma ho anche avuto l’immensa soddisfazione di vedere delle nascite a giugno!
I 3 piccoli di puntius titteya sono sopravvissuti… e stanno bene!
Sono felice di aver allestito questa vasca… partire da zero e vederla così dopo 12 mesi è per me motivo di grande orgoglio!


DATA DI AVVIO:
Fine Gennaio 2013… sta per compiere un anno!
SISTEMA DI FILTRAGGIO:
Filtro interno marchiato Tecatlantis, modello Minibiobox 2 composto da 4 piccoli scompartimenti (scatoline in plastica riempite del materiale).
I primi 2 sono composti da cannolicchi, il terzo da spugna grossa ed il primo da spugna fine.
La pompa, con pescaggio dal basso, ha una portata fino a 350 litri l’ora (la tengo al massimo nonostante il basso litraggio della vasca).
SISTEMA DI ILLUMINAZIONE:
La scarsa illuminazione di serie (composta da una lampada con una trentina di LED colore bianco ghiaccio)
è stata integrata con 6 strisce a LED SMD 5050 che hanno praticamente riempito il coperchio della vasca.
Ho utilizzato 2 strisce blu, 2 rosse, una bianco ghiaccio ed una bianco caldo per effettuare una mescolanza di colori similare alla luce solare.

Il Wattaggio totale è comunque appena sufficiente poiché raggiunge i 25 Watt che corrispondono a 0,5 Watt ogni litro, meglio di così non potevo fare perché sotto il coperchio non c’è spazio per installare niente altro che sottili strisce a LED ed all’epoca gli SMD 5050 erano i più accessibili e più utilizzati (nei svariati usi di illuminazione a LED).
Le fasi di illuminazione sono 5:
1) alle 13 alle 14 alba: accensione LED rossi e blu.
2) dalle 14 alle 22 giorno: accensione di tutti i LED.
3) dalle 22 alle 23 tramonto: accensione LED rossi e blu.
4) dalle 23 alle 23.30 crepuscolo: accensione di una sola striscia LED blu.
5) Dalle 23.30 in poi luna: accensione di una lucina a basso wattaggio (12v) di colore blu che illumina solo l’angolo frontale destro della vasca, si vede a malapena da fuori (ma i pesci hanno il riferimento, come in natura).
ALTRI ACCESSORI:
Termoriscaldatore da 100Watt.
Aeratore installato solo per sicurezza… non lo utilizzo mai (è stato utilizzato solo durante una epidemia di puntini bianchi, la primavera scorsa).
ALLESTIMENTO:
Il fondo è composto da materiale inerte: quarzite bianco il primo strato, ghiaino nero il secondo perché volevo scurire il fondo della vasca visto che il bianco poteva dare fastidio ai pesci.
Sulla destra è presente una roccia rosa/bianca composta da materiale inerte di cui non ricordo il nome ma è vera, niente resina o plastica.
Sulla sinistra c’è qualche stelo di bamboo essiccato e debitamente trattato con Plastivel per evitare che marcisca, lo utilizzo per dare un tocco di orientale e per fare da appoggio al microsorum.
MANUTENZIONE:
Attualmente l’acqua viene cambiata all’ incirca ogni 40/50 giorni, non effettuo più sifonature del fondo da diverso tempo.
L’unica manutenzione alternativa è la pulizia del vetro anteriore (che effettuo con spazzola magnetica ogni qualche settimana più che altro a causa della formazione di una ‘’ patina biancastra ’’ all’ interno ma raramente di alghe).
La manutenzione più seria e frequente è data dalla potatura delle piante… più o meno ogni 10/15 giorni!
FAUNA:
Nella mia piccola vasca vivono diverse comunità… probabilmente sono al limite (anche un pochino oltre) con il numero di pinnuti anche se c’è da dire che si tratta quasi esclusivamente di pesci di piccola taglia.
n° 6 puntius titteya (di cui 3 esemplari nati a giugno 2013 all’interno della vasca).
n° 7 rasbora eteromorpha.
n° 9 boraras brigittae
n° 1 Betta Splendens Half Moon maschio.
Le piccole comunità convivono pacificamente… il betta (che indubbiamente è il re della vasca) si diverte ogni tanto a rincorrere gli altri pesci ma senza mai attaccarli seriamente, li fa solo correre un po’ ma ormai tutti si stanno abituando alla sua presenza tanto da non esserne poi così intimoriti.
Acquistate un betta ed inseritelo in una vasca decente (al posto dei classici vasi) ed allora vedrete che sarà il pesce che percorre più chilometri degli altri: spazia in lungo e largo in continuazione, dal basso verso l’alto e viceversa… ed è un super-curiosone!


Le rasbora sono indubbiamente i pesci più tranquilli… se ne stanno sempre tutti assieme nella parte anteriore ed a mezza altezza: il classico banchetto!


I puntius girovagano d’appertutto… spesso pizzicando il fondo in cerca di cibo… e mi fanno morire dal ridere quando masticano il cibo!


Le boraras stanno quasi sempre in superficie, spesso fra le piante ma non solo!
Nonostante la vita di comunità non sono timide come spesso si dice.

Ovviamente non poteva mancare la folta comunità di physa mormorata che si riproducono e si auto-regolano in base ai periodi.
Ne ho avute qualche decina come meno di dieci… il loro numero varia sempre ma non si azzera mai!
ALIMENTAZIONE:
Somministro il mangime una volta al giorno durante la settimana, 2 volte durante il week-end.
Alterno cibo in microgranuli proteico alle classiche micro-scaglie vegetali.
FLORA:
La regina della vasca è indubbiamente il pogostemon stellatus octopus… è diventata realmente una foresta poiché gli steli principali hanno emesso piccoli steli in continuazione tanto che ormai districarsi all’interno è diventato difficoltoso (forse anche per i pesci).
Adoro questa pianta, è la mia preferita.


L’Alternanthera reinikii rosaefolia è stata un errore da principiante… unica presenza amazzonica in un biotopo asiatico.
Ormai era stata piantata… non ho avuto il coraggio di levarla buttandola nella spazzatura.
La pianta si divide in 2: le foglie dalla metà alla superficie sono bellissime, rosse brillanti.
Dalla metà in giù perdono colore… poiché la luce che filtra sotto è minore.
Nonostante tutto cresce regolarmente e gli steli sono belli carnosi, ogni tanto ripianto le potature.


Le altre piante presenti sono 2 belle microsorum pteropus o felce di Java ai lati (una grande, letteralmente ‘’camminante’’ sulla sinistra ed una più piccola a destra).
La prima si sta espandendo sul lato in modo vertiginoso (per una pianta a crescita lenta) e raramente ne marciscono delle foglie.


Nella parte laterale posteriore c’è una rotala indica che non mi ha mai dato problemi di alcun tipo ma cresce meno di quanto mi aspettassi… nonostante ciò se ne sta li buona buona, si allunga in superficie e mi pare stia bene pure lei.

Qualche tempo fa mi è venuta l’idea di utilizzare del muschio come tappetino… cosicché è spiegata la presenza del muschio di Java sulla parte anteriore del fondo.
Non potevo permettermi il pratino verdino… ma questo lo rimpiazza alla grande anche se risulta più rustico,
purtroppo (ma già lo sapevo) dentro si depositano un po’ di sporco… però va bene così, è la natura!
FERTILIZZAZIONE:
Protocollo PMDD… a cadenza causuale!
Per 6/7 mesi ho fertilizzato regolarmente ed anche troppo, tanto che la conducibilità era alle stelle… ho capito che dovevo diminuire le dosi cosicché non ho più fertilizzato per un paio di mesi.
Ad un certo punto ho visto che qualche pianta dava qualche segno di carenza così ho ripreso a farlo ma in modo casuale, una tantum (e sembra andare bene così quindi proseguo con questa cadenza).
Inserisco una siringa di potassio ed una siringa di verde un paio di volte al mese, questo è quanto (ormai da qualche mese).
Somministrazione della CO2:
Sistema a damigiana con lieviti (8/10 bolle al minuto), d’inverno la ricarica dura circa 60 giorni (d’estate la metà).
Utilizzo il classico sistema venturi e le bolle ormai escono micronizzate in misura minuscola (certamente per merito delle alghette formatesi all’interno dei tubi).
VALORI DELL'ACQUA:
25° fissi (che d’estate si spingono fino a 28: non adotto refrigerazione se non tenendo aperto di qualche centimetro il coperchio durante i periodi caldi).
Vedo che funziona.
Utilizzo solo acqua di rubinetto, sempre (i valori sono idonei al mio biotopo e la sola somministrazione di CO2 è sufficiente per giungere al pH che voglio io: non faccio nessun’altra modifica di alcun tipo rispetto all’acqua del mio acquedotto).
pH 6.8/6.9 - GH 10/11 - KH 7/8 - NO3- 10/15 conducibilità la tengo intorno ai 550/650 µS/cm (quando sforo il valore, effettuo il cambio).
Spero di aver fatto un buon lavoro… anche se si può migliorare sempre !!!
Ciao a tutti!
Enea