Fertilizzando con dosi giornaliere, non riuscendo a determinare l'esatto fabbisogno delle piante, il rischio è quello di avere OGNI GIORNO un fattore limitante che rende inutilizzabili gli altri.
Risultato: squilibri, accumuli e scarsa crescita in una spirale che può diventare problematica.
Fertilizzando non più di due volte a settimana, invece, il quantitativo di nutrienti, essendo sicuramente almeno sufficiente, consente da subito di mettere a disposizione delle piante ciò che serve loro.
Il problema di qualche piccolo squilibrio permane (a meno di essere davvero bravi) ma i suoi effetti sono meno gravi, più limitati e più facilmente recuperabili, soprattutto una volta che si sia acquisita una certa pratica.
Per esempio, ora che so che gli OE sono spesso il mio fattore limitante, dosando anche abbondantemente gli altri, N e P, quando vedo la conducibilità fermarsi si che devo aggiungerli.
Almeno, questo è ciò che ho notato io.
E così, anche la mia dosometrica è andata in cantina...
