Il discorso è abbastanza complesso e, a mio avviso, la prima cosa da fare sarebbe quella di isolare la coppia con un divisore .....plexglass, vetro, rete, preferibilmente non trasparente.
Il fatto che la femmina mangia i propri piccoli è solo perchè si sente minacciata dai suoi coinquilini, che farebbero altrettanto, vedendo così svanire le possibilità di sopravvivenza della prole.
I ciclidi, ove disponibili, tendono a deporre in grotte anfore o qualunque cosa offra loro un minimo di protezione, dove la femmina cura le uova con una sorta di costante ventilazione, che fa con le pinne pettorali, mangiando le uova che diventano bianche, per non infettare le altre.
Dopo 4 gg le uova si schiudono (tardano di qualche giorno se la temperatura è inferiore a 26°, ma non è il caso dei discus). Le larve appena nate si nutrono del sacco vitellino fino ad esaurimento..... poi dovranno essere alimentati, preferibilmente con mangime vivo.
A questo punto è molto difficile e dispersivo provvedere alla loro alimentazione, quindi è più conveniente prelevare le larve o avannotti e metterli in una vaschetta, dove alimentarli diventa facile e con le dovute dosi.
E' importantissimo che la coppia segua i movimenti e la destinazione dei piccoli, continuando così a riconoscerli come figli propri, diversamente dopo 15/20 gg torneranno a bomba con una nuova nidiata, ignorando la prole, anche se a contatto visivo.
Con questo sistema si riuscirebbe anche a pilotare le nidiate, visto che la femmina tende ad indebolirsi ad ogni nidiata, con seri rischi di un abbassamento eccessivo delle proprie difese immunitarie.
Io allevo grandi ciclidi, con una coppia isolata in continua riproduzione nella stessa vasca e la loro prima nidiata fu un disastro, visto che non mi ero accorto. Il maschio appena si formò la coppia uccise 5 coinquilini, prima di essere isolato con la sua compagna, mentre la prole successivamente diminuiva giorno per giorno, finchè non sparirono tutti nel giro di 10 gg.
In tutte le nidiate successive ho prelevato i piccoli qualche giorno dopo la schiusa e gli allevamenti (col metodo descritto) andarono sempre bene.... ma durante le operazioni, la coppia ha sempre attaccato la mia mano nel disperato tentativo di difendere la prole...... mi rispettano solo finchè non metto le mani dentro, poi attaccano anche senza prole.
Di tanto in tanto, vista l'abbondanza da oltre un anno, continuo a provare a lasciargli i propri piccoli e non ne è mai rimasto uno.
Ultimamente, oltre all'evidentissimo calo numerico delle uova feconde, non mi danno neanche più il tempo di poterli prelevare...... li mangiano subito dopo la schiusa.
Le prime dieci nidiate sono avvenute dentro una brocca, che puntualmente prendevo e versavo nella vaschetta..... davvero facile, mentre in quelle successive hanno preferito una grotta scavata in una grossa roccia vulcanica (un messaggio per me), spostando la brocca all'ingresso della grotta.
Credo che la tua collega dovrà prepararsi e premunirsi dell'indispensabile se vorrà avere successo con gli allevamenti..... almeno finchè la coppia gli consentirà di farlo.
In realtà non sono certo che gli possa capitare la stessa cosa, ma l'atteggiamento dei ciclidi, anche se di specie diverse, potrebbe essere molto simile.
