CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
- cuttlebone
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CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
Esattamente uguali a quelli del tuo tutorial... una bustina più 300 gr di zucchero bianco...
Scherzi a parte, il livello supera di poco la metà ed i collegamenti sono quello ovvi.
La damigiana l'ho fatta sabato ma fino a ieri, ferme le regolazioni, la pressione oscillava incredibilmente: da flusso assente, mi trovavo con circa 40/60 bolle minuto; da quel flusso mi ritrovavo a zero.
È evidente che con quelle variazioni, complice l'aumentata efficienza della micronizzazione, il pH aveva delle oscillazioni troppo marcate, da poco oltre la neutralità fino a 6,5...magri sopportabile dagli Endler ma sicuramente meno dai Gasteropodi e Neo Caridina.
Ora voglio provare prendendo il regolatore suggeritomi, perché sarebbe un peccato, ora che consumo così tanta CO2, dover rinunciare a quella casalinga...
Scherzi a parte, il livello supera di poco la metà ed i collegamenti sono quello ovvi.
La damigiana l'ho fatta sabato ma fino a ieri, ferme le regolazioni, la pressione oscillava incredibilmente: da flusso assente, mi trovavo con circa 40/60 bolle minuto; da quel flusso mi ritrovavo a zero.
È evidente che con quelle variazioni, complice l'aumentata efficienza della micronizzazione, il pH aveva delle oscillazioni troppo marcate, da poco oltre la neutralità fino a 6,5...magri sopportabile dagli Endler ma sicuramente meno dai Gasteropodi e Neo Caridina.
Ora voglio provare prendendo il regolatore suggeritomi, perché sarebbe un peccato, ora che consumo così tanta CO2, dover rinunciare a quella casalinga...
Ultima modifica di cuttlebone il 18/06/2014, 17:21, modificato 1 volta in totale.
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- shiningdemix
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Re: CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
sicuramente 1 forbox + valvola e sei apposto, con il forbox fai una regolazione grossolana e con la valvola regoli di fino, io ero scettico perchè rox aveva provato quelle per aria compressa con scarsi risultati ma avendo il tuo stesso problema ho provato l'ultima spiaggia e mi è andata bene...certo non arrivo a regolare 4 bolle min ma a 8 ci arrivo e per un impianto fatto in casa non male devo dire
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- cuttlebone
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Re: CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
Speriamo. Io dovrei arrivare sulle 40 bolle/minuto...shiningdemix ha scritto:sicuramente 1 forbox + valvola e sei apposto, con il forbox fai una regolazione grossolana e con la valvola regoli di fino, io ero scettico perchè rox aveva provato quelle per aria compressa con scarsi risultati ma avendo il tuo stesso problema ho provato l'ultima spiaggia e mi è andata bene...certo non arrivo a regolare 4 bolle min ma a 8 ci arrivo e per un impianto fatto in casa non male devo dire
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Re: CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
40 bolle???cuttlebone ha scritto:Io dovrei arrivare sulle 40 bolle/minuto...
Forse volevi dire 40 mg/litro...
Se per averli ti servono 40 bolle, in poco più di 100 litri, quel reattore non è così efficiente come pensavo.
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Lapsus... neanche 40 ma 30 e mg/l non bolle...
A 40 bolle avevo i pesci che schizzavano fuori dalla vasca...
La fretta....
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Re: CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
Beh, insomma... se la Nynphaea lotus rimane sommersa...cuttlebone ha scritto:neanche 40 ma 30 e ppm non bolle...
Forse non sarebbe male arrivare a 40.
Ma parlarne qui sarebbe OT.
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Re: CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
Capisco il timore dell'OT ma ogni volta che la discussione si fa interessante bisogna aprirne uno nuovo... Non mi sembra proprio impertinente accennare qualcosa qui, o no?Rox ha scritto:Beh, insomma... se la Nynphaea lotus rimane sommersa...cuttlebone ha scritto:neanche 40 ma 30 e ppm non bolle...
Forse non sarebbe male arrivare a 40.
Ma parlarne qui sarebbe OT.
La Lotus, da quando ho migliorato fertilizzazione e CO2, è ripartita bene e punta alla superficie ma, effettivamente, ora è un po' ferma. Dici che sia solo un problema di carenza di CO2? Le foglie sono di un bel mattone e pulite da alghe ma...non vuole affiorare...
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Re: CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
Però questo è un caso clamoroso.cuttlebone ha scritto:ogni volta che la discussione si fa interessante bisogna aprirne uno nuovo...
Non è sbagliato solo il topic, ma pure la sezione.
Comunque è la solita storia...
Trattasi di pianta rossa (quindi luce forte), che in natura accede all'atmosfera.
Lì trova 380 ppm di CO2, quindi sarà sempre rallentata in coltivazione sommersa.
Con tutte le piante palustri, semi-sommerse, la CO2 è come il pedale dell'acceleratore: proporzionalità diretta tra quanto spingi e quanto crescono.
Tanto, alle concentrazioni dell'atmosfera non ci arriva nemmeno l'acqua frizzante.
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CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
Ragazzi visto che si parla della ricetta per la CO2 mi sono sempre chiesto perché mettiate lo zucchero e così tanta acqua, per rigenerare i lieviti con l'impasto madre si mette ancora farina e acqua, questa sempre la metà della farina.
Certo lo zucchero viene scisso ecc ecc, ma nessuno ha mai provato con la farina?
Si potrebbe fare un tentativo mettendo acqua farina e lieviti, una volta iniziato il processo si può continuare a rigenerare il cibo per i lieviti inserendo ancora acqua e farina così da mantenere in vita i lieviti stessi. Ovvio che poi la damigiana si riempie o che i lieviti producano troppa CO2 rendendo difficoltosa la regolazione, ma cercando un compromesso si allungherebbe comunque la durata. Questo è quello che faccio con il lievito madre, magari si può applicare anche qua.
Stay hungry, stay foolish
Certo lo zucchero viene scisso ecc ecc, ma nessuno ha mai provato con la farina?
Si potrebbe fare un tentativo mettendo acqua farina e lieviti, una volta iniziato il processo si può continuare a rigenerare il cibo per i lieviti inserendo ancora acqua e farina così da mantenere in vita i lieviti stessi. Ovvio che poi la damigiana si riempie o che i lieviti producano troppa CO2 rendendo difficoltosa la regolazione, ma cercando un compromesso si allungherebbe comunque la durata. Questo è quello che faccio con il lievito madre, magari si può applicare anche qua.
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- gibogi
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Re: CO2 a lieviti (Rox) e diffusore integrato
Quello che dici Simo, ha ragione di essere perchè lo scopo è quello di fare lievitare il pane.
Ne metti da parte una piccola parte per rifare tutto il procedimento il giorno dopo.
Qua lo scopo è diverso, si sfrutta un procedimento di fermentazione alcolico.
I lieviti bruciano gli zuccheri producono alcool e come prodotto di scarto la CO2.
A noi interessa solo il prodotto di scarto.
Aggiungere farina andrebbe a scapito della fermentazione perchè ridurrebbe la quantità di acqua, potrebbe stratificare rendendo difficile il lavoro dei lieviti con lo zucchero.
Insomma è un pò come fare la birra artigianale, solo che non mettiamo malto orzo, ma solo zucchero e acqua, ottenendo alla fine una bevanda dolce leggermente alcolica, che ha un gusto un pò particolare, ma si potrebbe bere.
Ne metti da parte una piccola parte per rifare tutto il procedimento il giorno dopo.
Qua lo scopo è diverso, si sfrutta un procedimento di fermentazione alcolico.
I lieviti bruciano gli zuccheri producono alcool e come prodotto di scarto la CO2.
A noi interessa solo il prodotto di scarto.
Aggiungere farina andrebbe a scapito della fermentazione perchè ridurrebbe la quantità di acqua, potrebbe stratificare rendendo difficile il lavoro dei lieviti con lo zucchero.
Insomma è un pò come fare la birra artigianale, solo che non mettiamo malto orzo, ma solo zucchero e acqua, ottenendo alla fine una bevanda dolce leggermente alcolica, che ha un gusto un pò particolare, ma si potrebbe bere.
Se osservando una Harley vedi solo una moto, allora non stai guardando una Harley!
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