GiovAcquaPazza ha scritto:Concordo appieno, gestire un allofano in avvio su grossi litraggi può diventare un incubo
Io non parlavo di allofani! Ma fertili.
Allofani in avvio son duri da gestire.. Però dopo ti ricompensano!
Invece i fertili o substrati fertili, o stratificazioni del fondo, è facile che prima o poi ti facciano zone anossiche, e quando iniziano se sei sfortunato ti tocca addirittura riallestire.
Poi un inerte e un allofano son per sempre. Un terreno fertile perde il suo potenziale già dopo un anno. Se l'acquario è ben piantumato anche dopo meno di un anno. In più all'avvio, quando le piante non son pronte, qualcuno se li dovrà pur mangiare quei nutrienti.. E indovina chi sarà?
Io con l'akadama mi son trovato bene, non è tutta akadama perché volevo una zona sabbiosa e perché l'akadama costa. Nei negozi di acquari è il terreno che costa di più: 60€ 9 litri. Ma se lo prendi in negozio da bonsai il prezzo è ridotto (stessa marca, diverso size).
Se dovessi allestire un acquario di grandi dimensioni, non farei mai un plantacquario, lo vedo ora col 300 litri (380 lordi) che faccio fatica con l'illuminazione, non arriva sul fondo e non c'è abbastanza spazio per abbastanza lampadine. Mi sa che più avanti terrò l'acquario aperto e faccio una plafoniera che possa contenere abbastanza CFL. La struttura che c'è ora non mi lascia più spazio luci.
Comunque i costi di gestione son notevoli, il riscaldatore è 300w, le luci 150w efficaci, quindi circa 160 di consumo, acceso 7 ore al giorno (tra un po' saranno nove). Se non avessi i pannelli fotovoltaici e non lo accendessi di giorno sarebbe un salasso.
Se mai collasserà penso che lo rifarò con galleggianti e basta. Ma per ora son soddisfatto dei risultati.
Ah dimenticavo, io all'inizio non avevo la CO
2, le piante facevano pearling, quindi significa che non è così necessaria.