Re: Cubo per Medaka
Inviato: 23/11/2016, 15:54
Dettagli dall'alto.
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no, quella provoca un abbassamento del KH e non del GH: l'Egeria si nutre del carbonato (che e' misurato dal KH), ma lascia il calcio (misurato dal GH).Marugano ha scritto:fatta eccezione per un leggero abbassamento del GH dovuto presumo alla decalcificazione biogena dell'Egeria.
normalissimo! Anzi, a guardare le foto , non si vedono nemmeno!Marugano ha scritto:Ho avuto una sporadica comparsa di alghe filiformi in corrispondenza del 20° giorno dall'avvio.
A ho capito . Quindi, nonostante le dimensioni del cubetto, dovrei comunque utilizzare il protocollo aggiungendo macro e micro alla bisogna?Paky ha scritto:no, quella provoca un abbassamento del KH e non del GH: l'Egeria si nutre del carbonato (che e' misurato dal KH), ma lascia il calcio (misurato dal GH).Marugano ha scritto:fatta eccezione per un leggero abbassamento del GH dovuto presumo alla decalcificazione biogena dell'Egeria.
Se hai osservato un abbassamento del GH e' probabile che sia l'assorbimento del magnesio da parte delle piante. Aggiungiamo un pochino di solfato di magnesio?
normalissimo! Anzi, a guardare le foto , non si vedono nemmeno!Marugano ha scritto:Ho avuto una sporadica comparsa di alghe filiformi in corrispondenza del 20° giorno dall'avvio.
E complimenti, e' venuto un bel cubetto!!
I macro lo stai facendo con gli stick, e va benissimo. Il magnesio e i micro dovrai aggiungerli comunque, anche se il cubo e' piccolo... Quella egeria mangia!!Marugano ha scritto:Quindi, nonostante le dimensioni del cubetto, dovrei comunque utilizzare il protocollo aggiungento macro e micro alla bisogna?
Ho letto l'articolo e innumerevoli post sull'argomento, tuttavia non sono riuscito a trovare informazioni specifiche per i dosaggi nei nano acquario. Ho soltanto messo lo stick perchè testato dagli utenti e facilmente gestibile dato il lento rilascio.Comunque domattina vado in farmacia .Paky ha scritto:Il magnesio e i micro dovrai aggiungerli comunque, anche se il cubo e' piccolo... Quella egeria mangia!!Marugano ha scritto:Quindi, nonostante le dimensioni del cubetto, dovrei comunque utilizzare il protocollo aggiungento macro e micro alla bisogna?
per questo ci siamo noi tranquilloMarugano ha scritto:Quello che mi preoccupa è l'interazione con gli altri elementi, non avendo esperienza non saprei leggere eventuali squilibri. Certo è che fra poco tempo dovrò necessariamente integrare le carenze, tuttavia, vorrei evitare di dover fare cambi d'acqua per ribilanciare il tutt
Capisco! Ma li' il problema e' che ti ha fatto seguire una conduzione "classica", basata su tanta tecnica, su cui i negozianti e le case di acquariofilia hanno fondato il loro business.Marugano ha scritto:Ero diventato acquario dipendente, ma nel senso negativo, schiavo della manutenzione, senza contare le centinaia di euro che spendevo quasi a cadenza mensile. Mollai tutto e regalai l'attrezzatura, giurando che non mi sarei mai più azzardato a guardare un acquario in vita mia . Di quell'esperienza mi sono rimaste un paio di foto fatte con un cellulare di quegli anni.
Ho fatto questa lunga premessa perché non è facile per me affidarmi agli utenti del forum per gestire correttamente un acquario, dato che fino a poco tempo fa sapevo o credevo di sapere cosa davvero servisse per riuscirci.
A questo aggiungo che noi siamo qui con l'intento di spiegare come funziona l'acquario. Cerchiamo di evitare di fermarci a dare consigli tipo: "metti X di questo e Y di quello, fai cosi', non fare cola'...", ma cerchiamo di spiegare anche il perche' sia meglio fare in un modo al posto di un altro.L'avvento della tecnologia ha trasformato l'acquariofilia in un business, un passatempo per benestanti, capaci di valutare, il più delle volte, soltanto l'impatto visivo.
Concorsi, fiere, circoli elitari, raduni, convegni... sono ormai luoghi in cui si valuta un'acquario dal pesce più raro e costoso, dall'accostamento di colori tra piante che in Natura non esistono, dal numero di striature del discus e dalla lunghezza delle pinne dello scalare...
...con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti, e che si possono riassumere in un semplice confronto:
- Il più famoso acquariofilo dell'800 era Robert Warington. Professione: Biochimico.
- Il più famoso acquariofilo moderno è Takashi Amano. Professione: Fotografo.
La "mission" di questo forum è dare una casa a chi non accetta questa idea di acquariofilia.
Non rifiutiamo la tecnologia, ma riteniamo che vada utilizzata per seguire la Natura, non per contrastarla.
Riteniamo che questa impostazione offra anche un altro vantaggio.
L'acquario, inteso come ecosistema, porta ad un notevole risparmio di denaro, consentendo questo hobby a chi possiede soltanto entusiasmo e curiosità, e non necessariamente ingenti risorse economiche.
Non si tratta certo di sfiducia nei vostri riguardi anzi, se non fosse stato per il gruppo, non avrei mai anche pensato ti ricominciare (come peraltro ebbi a premettere nella mia presentazione).Quindi il mio non e' un invito a fidarti ciecamente di quello che diciamo, ma a fare tranquillamente tutte le domande che vuoi per poter tu stesso imparare a valutare quello che succede nella tua vasca. D'altra parte noi siamo a centinaia di kilometri da casa tua, e la tua vasca non la vediamo ogni giorno come fai tu...