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Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 0:33
di Humboldt
Sini ha scritto:
Humboldt ha scritto:
Sini ha scritto: :-q
Perché?
Hai paura di perdere iscritti? :D
:-$
@Sini fidati ;) se passa una cosa del genere fai/fate il botto :ymparty:
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Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 0:40
di Artic1
Humboldt ha scritto:
Sini ha scritto:
Humboldt ha scritto: Perché?
Hai paura di perdere iscritti? :D
:-$
@Sini fidati ;) se passa una cosa del genere fai/fate il botto :ymparty:
► Mostra testo
sul serio? @-)
Ma vogliono poi venderne di concimi e di condizionatori, di lampade e impianti??? :D

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 1:09
di Rox
Artic1 ha scritto: Invece di criticare le nostre opinioni fai la tua di proposta per risolvere se pensi sia migliore.
L'ho già fatto, nero su bianco, parecchio prima che tu ti iscrivessi ad AF.
Questo è il mio articolo sull'Egeria densa, datato 30 Settembre 2013, forse la prima pianta che ho descritto su AF:

Egeria.jpg
Più avanti, continua così:

Egeria2.jpg
In forme diverse, ho scritto cose simili sulle Hygrophila, sulle Cabomba, sul Pogostemon, sulla Proserpinaca, ecc. ecc...
Praticamente, non c'è una sola specie invasiva, da me trattata, su cui non abbia scoraggiato la dispersione delle potature in natura.

Ho mostrato l'Egeria solo perché risale "all'Antico Regno" (Micerino chi legge) ;)
Tu non puoi saperlo, ma scrissi quell'articolo ancora prima che esistesse AF; stava sul mio forum precedente, dal febbraio 2012.
E anche allora, già sull'altro forum, esortavo la gente ad evitare rischi di infestazione.
Quindi non accusatemi di non fare proposte, perché nessuno in questo topic ha fatto tanto quanto me, per sensibilizzare la gente sulle piante invasive.

Il problema va risolto da noi del settore: il negoziante, l'azienda, il forum, la rivista specializzata... ognuno con le armi che ha.
Io ero un articolista e l'ho fatto con i portali dei miei forum, perché la mia arma era quella.
I produttori potrebbero scrivere quegli avvisi sulle etichette, i negozianti potrebbero dirlo a voce ai clienti, le aziende di acquaristica potrebbero proporre macchinette per distruggere le potature, i forum potrebbero consigliare tramite i loro mod...
Se lo facessimo tutti, saremmo molto più efficaci della direttiva piovuta da Bruxelles.

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 1:19
di Artic1
Rox ha scritto: L'ho già fatto, nero su bianco, parecchio prima che tu ti iscrivessi ad AF.
Ok Rox, ma queste son tutte cose fatte sul sito, dove tutti noi cerchiamo di far lo stesso. Intendevo dire se hai proposte concrete per evitare disastri come quelli anche da parte di chi il sito non lo legge.
Voglio dire... io sarei il primo tra tutti a volere che i "consumatori" si informassero prima di fare cavolate, ma non penso che il solo sito, ad ora, possa evitarlo. Se obbligassero tutti ad iscriversi al sito... :ymdevil:
Rox ha scritto: Ho mostrato l'Egeria solo perché risale "all'Antico Regno" (Micerino chi legge)
=))
Rox ha scritto: Il problema va risolto da noi del settore: il negoziante, l'azienda, il forum, la rivista specializzata... ognuno con le armi che ha.
Concordo Rox ma è evidente che non basta! Perché tu hai mai trovato un negoziante che ne sapesse più di te????
Ti faccio un esempio personale... io ho fatto i lavori di casa un anno fa ed ho trovato un rivenditore di piastrelle che non sapeva come farmi fare i tagli per ottenere un disegno specifico di cui avevo già tutte le misure :-?? Ci credi che ho dovuto fare io i fogli dei calcoli di quante piastrelle prendere e di quante tagliarne e come??? :-??
Risultato?
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Rox ha scritto: Se lo facessimo tutti, saremmo molto più efficaci della direttiva piovuta da Bruxelles.
Quotone, ma la gente non è solo come me o te e come gli altri del sito purtroppo. Spesso pensa alle tasche proprie e se ne "sbatte"

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 9:18
di Sini
Rox ha scritto: Il problema va risolto da noi del settore: il negoziante, l'azienda, il forum, la rivista specializzata... ognuno con le armi che ha.
:ymapplause: :ymapplause: :ymapplause:

Non mi piace un mondo nel quale la gente è obbligata ad essere virtuosa... :-q

Tra l'altro, ci hanno già provato diverse volte... :-s

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 9:31
di Azius
Non si tratta di rendere la gente virtuosa per forza, si tratta di punire chi crea un danno e prevenire il danno stesso. Non c'è bisogno di spiegare che liberando specie tropicali in ambiente locale si creano danni all'ambiente, rientra nella nozione di sapere comune che si da per assodato come sapere che non posso gettare l'immondizia nei fossi o nei terreni in campagna, serve prevenire il comportamento scorretto dettato dalla convenienza nell'immediato minacciando una sconvenieza futura, in pratica si sbilancia l'equazione vantaggi/svantaggi in favore degli svantaggi "tangibili" per scoraggiare chi se ne sbatte. È l'unica forma di tutela ambientale e sociale praticabile dalla legge

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 10:09
di Rox
E comunque, sulle piante infestanti, vi invito ad una piccola riflessione...

Il Ceratophyllum era già diffuso dappertutto nel 1700, quando Linneo lo descrisse per la prima volta.
Come ha fatto ad invadere tutto il mondo?
Il vento... gli uccelli... uno stretto tra due oceani... non lo sa nessuno, ma la natura dispone di parecchie armi.

La domanda che mi pongo è molto semplice.
Se un rametto di Cabomba, sviluppandosi, infesta un lago italiano, che differenza fa se ce l'ho buttato io o se ce l'ha portato un gabbiano?
Perché lui è considerato "fenomeno naturale" e io no?
Ovvero, perché il Ceratophyllum si può diffondere dove gli pare, mentre la Cabomba dobbiamo confinarla?

Cioè... intendiamoci...Ho già dimostrato di essere contrario alla dispersione di potature, ma qui non parlo di un comportamento da tenere; questa è più una domanda... Come dire?... "Filosofica".
In altre parole, chiedo opinioni.

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 10:16
di nicolatc
Sini ha scritto: Non mi piace un mondo nel quale la gente è obbligata ad essere virtuosa...
Faccio un esempio classico:
in Germania sulle autostrade non esiste un limite di velocità (se non in tratti specifici appositamente segnalati).
Eppure, nonostante sia tutto demandato alla responsabilità di chi guida, ci sono molti meno incidenti e meno morti che in Italia. :-o

Per dirla alla Cicerchia:
100 Km orari potrebbe essere anche un'andatura "lenta" per la guida di un quarantenne esperto di una Audi A8 nuova e ben manutenuta, mentre sarebbe un'andatura probabilmente pericolosa per un neopatentato o un anziano su un'auto di piccola cilindrata molto vecchia...

Per essere quasi certi di coprire anche il caso peggiore, dovremmo avere anche in autostrada un limite di 80 Km/h ad esempio. Ma risulterebbe un limite assurdo in altri casi.

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 10:33
di Humboldt
nicolatc ha scritto: Eppure, nonostante sia tutto demandato alla responsabilità di chi guida, ci sono molti meno incidenti e meno morti che in Italia
:-?
Appunto... Gente virtuosa =))
Off Topic
la questione è un po differente. Gli incidenti stradali avvengono in maniera molto ma molto superiore al difuori delle autostrade sia in Germania che in Italia. In Germania però i limiti e le regole stradali sono e vengono fatte rispettare mentre in Italia si corre più in città e sulle provinciali che in autostrada. Siamo meno virtuosi al volante.

Etica e acquariofilia

Inviato: 06/08/2018, 16:34
di Humboldt
Rox ha scritto: Il Ceratophyllum era già diffuso dappertutto nel 1700, quando Linneo lo descrisse per la prima volta.
Dati paleontoligici e di biologia molecolare attestano che il Ceratophyllum demersum L. presentasse uno status da specie cosmopolita (cioè distribuito in gran parte delle aree idonee dei 5 continenti) già circa 2,5 milioni di anni fa. In Nuova Zelanda invece è stato rilevato a partire dal 1961.
Rox ha scritto: Come ha fatto ad invadere tutto il mondo?
Il vento... gli uccelli... uno stretto tra due oceani... non lo sa nessuno, ma la natura dispone di parecchie armi.
:-bd assolutamente vero, la natura ha molteplici meccanismi per la dispersione della specie. Nel caso del Ceratophyllum se ne possono elencare numerosi (da qui parte del suo successo distributivo).
Rox ha scritto: La domanda che mi pongo è molto semplice.
Se un rametto di Cabomba, sviluppandosi, infesta un lago italiano, che differenza fa se ce l'ho buttato io o se ce l'ha portato un gabbiano?
Bella domanda :ymapplause: forse di semplice formulazione ma con riposte multiple e non facili.
Allora, in teoria non c'è alcuna differenza se la Cabomba ce la butto io o Rox o il gabbiano.
Le differenze invece le troviamo in relazione al termine usato da Rox "sviluppandosi infesta" :-?. In pratica, come molti acquariofili sanno non è detto che se butto un rametto di Cabomba in acquario questo attecchisce al 100%. Sebbene le specie così dette invasive sono molto brave e adattate al farlo non è mai automatico l'inserimento in acquario (o lago, fiume, stagno, ecc) e la successiva crescita.
Quindi c'è differenza tra un trasporto accidentale e intrisecamente raro rispetto a potenziali continui rilasci di rametti di Cabomba da parte di una fiorente comunità di acquariofili %-(
Se pensate all'intero bacino idrografico del lago di Garda secondo voi quanti acquariofili gravitano intorno? e ancora peggio quante attività commerciali che importano, allevano, vendono Cabomba & Co? (la gran parte delle esplosioni di specie invasive partono da allevamenti, importatori e simili).
Tutto questo aumenta esponenzialmente le possibilità di sviluppo di una fiorente popolazione di Cabomba.
Rox ha scritto: Perché lui è considerato "fenomeno naturale" e io no?
Dai @Rox per la gran parte dei frequentatori di questo forum sei già un "fenomeno", non ti basta? :))
Ritorno serio... Per come la penso io l'uomo è un fenomeno naturale ed in quanto tale non ci sono differenze tra le azioni coscienti o meno di un gabbiano e quelle coscienti o meno di un uomo.
Però, l'uomo è maledettamente furbo, acaparratore, prolifico e intelligente da monopolizzare spesso quasi tutte le risorse a discapito delle altre decine di milioni di specie. Tende ad accelerare tutti i processi naturali esasperandone gli effetti e ciò gli porta vantaggi e svantaggi. Per carità lo farebbero anche i gabbiani ma il gioco per ora è impari.
Rox ha scritto: perché il Ceratophyllum si può diffondere dove gli pare, mentre la Cabomba dobbiamo confinarla?
Perché il Cerato già l'ha fatto prima che ci accorggessimo di lui, mentre la Cabomba ne sta approfittando ma suo malgrado da fastidio a qualche gruppo di umani.
Ritornando al Ceratophyllum demersum in Nuova Zelanda, li ora se ne stanno occupando perché crea problemi ai pescatori sportivi della bellissima isola del sud ricca di specie (indigene e non) molto apprezzate dall'uomo.
Rox ha scritto: Ho già dimostrato di essere contrario alla dispersione di potature
scripta manent

Alla pRox... :D