Mi annoio...che faccio ? Un biotopo estremo !
Inviato: 03/05/2019, 20:08
Biotopi estremi per le piante.
Dopo averne provate di cotte e di crude ho deciso di inaugurare un piccolo sogno che covavo già da parecchio tempo ma che non potevo realizzare a causa della mancanza di attrezzatura tecnica tra cui, buone luci, diffusori di CO2 (oltre a quelli che già avevo) e pHametri fissi.
Come avete capito ho ribaltato la concezione della vasca in quanto non parto più dalle preferenze sull'ambientazione, sugli animali o sulle piante ma parto dai valori chimici.
Ho letto un manuale che si trova su Internet (publication at:
https://www.researchgate.net/publication/271907904) in cui si parla di pesci che vivono in biotopi estremi ma purtroppo non sono commercializzabili mentre forse sono un po' più alla portata di mano delle piante che possono crescere in condizioni estreme nei loro biotopi originali.
Gli ambienti che ho scelto sono:
pH estremo:
1) Un acquario iper alcalino con pH superiore a 9.
2) Un acquario (che già ho in funzione da 3 anni) in cui proverò a coltivare le Cabomba ed altre specie a pH 5 (o inferiore).
3) Un piccolo acquario salmastro dove ospito specie che possono sopravvivere in acqua iper-salina.
Per chi fosse più interessato all'argomento "pesci" i parametri chimico-fisici a cui gli animali possono vivere nei loro biotopi super specializzati sono:
1) Temperature estreme: -3° (pesci artici Nototenidi) o superiore a 40°, i Ciprinodonti del deserto (Cyprinodon diabolis).
2) pH estremi: pH 3,5 una specie che vive in un vulcano in Giappone e pH superiore a 10 i pesci delle saline del lago africano...(vi dirò meglio i nomi).
3) Pressioni estreme: pesci che vivono a 8.500 metri di profondità (impossibile da realizzare).
Quelli che vivono in ambienti anossici non li nomino nemmeno perché li conosciamo già in acquariofilia...
Dopo averne provate di cotte e di crude ho deciso di inaugurare un piccolo sogno che covavo già da parecchio tempo ma che non potevo realizzare a causa della mancanza di attrezzatura tecnica tra cui, buone luci, diffusori di CO2 (oltre a quelli che già avevo) e pHametri fissi.
Come avete capito ho ribaltato la concezione della vasca in quanto non parto più dalle preferenze sull'ambientazione, sugli animali o sulle piante ma parto dai valori chimici.
Ho letto un manuale che si trova su Internet (publication at:
https://www.researchgate.net/publication/271907904) in cui si parla di pesci che vivono in biotopi estremi ma purtroppo non sono commercializzabili mentre forse sono un po' più alla portata di mano delle piante che possono crescere in condizioni estreme nei loro biotopi originali.
Gli ambienti che ho scelto sono:
pH estremo:
1) Un acquario iper alcalino con pH superiore a 9.
2) Un acquario (che già ho in funzione da 3 anni) in cui proverò a coltivare le Cabomba ed altre specie a pH 5 (o inferiore).
3) Un piccolo acquario salmastro dove ospito specie che possono sopravvivere in acqua iper-salina.
Per chi fosse più interessato all'argomento "pesci" i parametri chimico-fisici a cui gli animali possono vivere nei loro biotopi super specializzati sono:
1) Temperature estreme: -3° (pesci artici Nototenidi) o superiore a 40°, i Ciprinodonti del deserto (Cyprinodon diabolis).
2) pH estremi: pH 3,5 una specie che vive in un vulcano in Giappone e pH superiore a 10 i pesci delle saline del lago africano...(vi dirò meglio i nomi).
3) Pressioni estreme: pesci che vivono a 8.500 metri di profondità (impossibile da realizzare).
Quelli che vivono in ambienti anossici non li nomino nemmeno perché li conosciamo già in acquariofilia...